la mia prima cima vera..il Piz Boè era il 1976, avevo 13 anni, mio figlio Sebastiano la farà a 5 anni nel 1998..
Molti anni fa, ero giovanissimo ed oltre ad andare molto in montagna e levarmi tante gioiose soddisfazioni, leggevo, anzi divoravo tutto quello che riuscivo a leggere sull'argomento alpinismo e affini, per farmi poi le mie idee, su quella che per me resta una bella e nobile arte, anche se adesso, la famiglia e i vari acciacchi dovuti all'eta' cominciano a farmi tirare un pò indietro.. ( a scanso di equivoci, però mi tocca precisare che ho si 50 anni, però in montagna , nelle escursioni e nell'entusiasmo, e a letto, dimostro ancora 20 anni..Emiliano ..docet..) Comunque di quegli anni ricordo molto bene un'articolo che allora fece grande scalpore , dal titolo I FALLITI..non ricordo più chi l'avesse scritto, solo che era un esponente importante del NUOVO MATTINO, un gruppo di scalatori che ha rinnovato su pareti fino ad allora insuperabili , l'idea di arrampicata ed ha portato aria fresca e nuova a tutto il mondo della montagna..
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la mia prima vera doppia..se non ricordo male alla Gran Fermeda nelle Odle.. L'autore dell'articolo si considerava un fallito perchè la montagna non gli aveva dato le risposte che cercava e finiva tristemente l'articolo affermando che l'arrampicata non risolve i problemi del vivere.. Posso essere d'accordo con lui, però se ripenso alla mia vita , mi chiedo come sarebbe senza il mio salir testardemente e appassionatamente montagne?' Io ricordo la salita alla grande di Lavaredo, quando , sullo spigolo Dibona, il parlare mi sembrava irrispettoso in quell'ambiente quasi sacrale, stessa sensazione provata a croce Carrel sotto al Cervino, porta d'ingresso per la salita al mio sogno più grande e bello, purtroppo mai realizzato e che forse non riuscirò mai.. Ripenso agli amici , che vengono ancora con me in montagna e a quelli che per vari motivi non ci sono più , ma che porto sempre nel cuore..
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nonostante quelli che pensano in molti, la montagna mi ha aiutato a crescere, mi ha insegnato ad essere forte per riuscire ad andare avanti, ad accontentarmi di poco nel mio vivere, a sognare e a fare di tutto per realizzare i sogni.. Io non mi sento fallito per il mio andare per monti, anzi realizzato anche per quello, se poi chi mi conosce , pensa e vuole dire il contrario , sene può parlare, però nessuno mi toglierà la bellezza e il gusto della gioia che ho negli occhi e nel cuore , quando i miei desideri e le mie montagne , diventano un bellissimo tuttuno col mio vivere..
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bellissimo....complimenti
RispondiEliminabravo,bel post..però quella roba li dei 20'anni..forse hai ragione solo "a letto",quando dormi;e poi il resto lo vedremo domenica..giovane!
RispondiEliminasaluti skywalker.