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sentiero Bepi Zac, gli ultimi metri dalla cima della Campagnaccia, verso la cima Costabella |
Io scrivo spesso di montagne, sicuramente annoierò molti, ma mi piace e chi ha piacere di leggere le mie emozioni , anche se sono tante , puà farlo liberamente e spero con gioia e magari un poco di emozione...
Di solito racconto di salite finite bene , con la gioia della cima, ma è capitato anche che abbia dovuto lasciare perdere per vari motivi e girare le spalle alla vetta , col rimorso di non avercela fatta , ma col proposito di riprovare..il fatto è che delle sconfitte ne parlo troppo poco..
Già da ragazzo, mi ricordo di una salita alla vetta del Pizzo Stella sopra Foppolo..erano gli anni in cui non nevicava mai..( i più vecchi ricorderanno quei 4 o 5 inverni a cavallo degli anni 80, credo dal 78 al 81,in cui la neve non scendeva mai o era veramente pochissima , neanche sulle montagne, almeno le più basse, grigne e orobie ) per cui , da foppolo , visto che non andava la seggiovia ci siamo fatti a piedi , su neve scarsa crostosa e molto sottile, un sacco di metri di dislivello a piedi, un pò su neve , un pò su erba gialla e sacca, fino ad arrivare a circa 100 metri dalla cima..senonchè, un mio amico, forse perchè aveva legato troppo stretto lo scarpone, ha avuto dei leggeri congelamenti..massaggi ai piedi e sfrigolamenti con la grappa e poi, con grande dispiacere, discesa a valle..mancavano sie no 10 minuti, ma l'amicizia è più importante di qualsiasi cima...
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il Corno Stella m.2620 |
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il Resegone visto dai piani d'Erna.. |
la val S.Nicolò..il Costabella è la cima che si intravede a destra |
Ci troviamo su un immenso pianoro pieno di sassi , cominciamo a salire faticosamente , notando che il pendio , che sembra un sudario alla base di queste eccelse cime, è pieno di schegge arrugginite di bomba..probabilmente , questo pezzo scoperto era bersaglio facile della artiglierie poste sulle creste sopra..per un attimo il mio pensiero va alle povere vite lasciate , dalla stupidità umana , su quei sassi e su quegli ambienti così belli..ad un certo punto ci scappa anche l'avvicinamento di un capriolo..
Man mano che avanziamo, il salire diventa sempre più difficile..sotto il sentiero era segnato bene , con la vernice bianca e rossa, ma poco a poco calano i segni del sentiero e ormai è passato un pò dall'ultimo segnale che siamo sul sentiero giusto..La ghiaia adesso è diventata più fine ed instabile, ad ogni passo in salita , si scivola di due in discesa, guardo in faccia mio figlio e spero mi chieda di scendere, e lui fa lo stesso con me..e allora andiamo avanti..fai ancora 50 metri poi vediamo..più si sale più è peggio e anche se la cresta solida e sicura sembra a portata di mano, è sempre più difficile e pericoloso..se fossi solo , probabilmente rischierei e magari riuscirei a forzare il passaggio, ma siamo in due e uno dei due è una delle persone più importanti della mia vita..CREDO CHE NON RIUSCIREI MAI A PERDONARMI , SE CAPITASSE QUALCOSA IN MONTAGNA A CHI VOGLIO BENE E AI MIEI AMICI..per cui si scende..sarà per un'altra volta..il fatto curioso è che anche in discesa non abbiamo trovato altre tracce di sentiero per cui eravamo sulla strada giusta, quindi non ho ancora capito da che parte si passi per raggiungere la cima..
IO NON CREDO CHE QUALCHE AMICO ESPERTO O QUALCHE GUIDA, LEGGA LE MIE EMOZIONI E AVVENTURE, PERO' SE DOVESSE CAPITARE, NON MI POTREBBE CONTATTARE PER SPIEGARMI L'ITINERARIO , OPPURE SE LO TROVA IN QUALCHE LIBRO MANDARMELO ???'
Emiliano...
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