Come dicevo nel post prima, il lunedi CREPA NEIGRA e il martedi vorrei percorrere con te, se ne avrai voglia, i luoghi in cui scorre la storia del mio libro : " NON DIMENTICATEMI..VI AMERO' SEMPRE. Credo sarà bellissimo camminare in quei posti, con la mente andare alla mia commovente storia e la sera ascoltare le mie considerazioni sul libro e scambiarci qualche parere..
Per spiegarti l'itinerario che ho in mente, ti faccio leggere una cosa scritta qualche anno fa, una escursione lunga, ma facile e splendida..
TORMENTO ED ESTASI..IN UNA FACILE
ESCURSIONE...
in montagna ,in vacanza ,forse perchè c'è più
tempo,ci sono quelle mattine che non hai
voglia di fare niente e andresti in giro per il paese a bighellonare e a far
arrivare l'ora di pranzo senza fare fatica alcuna..ma io che sono un testone
,vado lo stesso a camminare nonostante la stanchezza e i piedi un pò
martoriati dalle escursioni precedenti..
Oggi
però sono indeciso sul percorso ,perchè ho un sogno che mi tenta da mesi e però
ho anche un pò paura ,perchè essendo solo ,anche l'itinerario più facile ,se
lungo e magari un pò fuori mano ,può diventare pericoloso...Comunque da Pozza
mi dirigo verso la malga crocefisso dove deciderò il da farsi..o il sentiero
attrezzato che sale e traversa tutte le cime dei Monzoni ( è questo il mio
sogno ) oppure ,vista la stanchezza e un piccolo dubbio che ho sulle mie capacità,cima Vallaccia e cima11...
Il pezzo di strada asfaltata che
porta alla malga ,anche se costeggiata dallo spumeggiante rio s.Nicolò,è
abbastanza noiosa e lunga e ricordo sempre il profumo inebriante e forte del
legno appena tagliato che è accatastato appena fuori paese..comunque arrivato a
metà strada non ho ancora deciso cosa fare ,che cima salire..
Ogni volta mi dico che avrei deciso più su ,ma ogni volta rimando la scelta..da
una parte un sogno e dall'altra un pò di paura..forse voglio dimostrare a me
stesso che valgo ancora e che posso ancora sognare ,ma poi a chi e cosa devo
dimostrare??
Il tempo è incerto e qualche nuvola
mi fa sperare in un peggioramento così da non scegliere..addirittura ,dopo malga
Monzoni , se vado verso il rif. Taramelli ,potrei risparmiare tre salite toste
e tagliare per il bosco ,guadagnando tempo per la salita più complicata,ma
decido di prendere per il rif. Vallaccia e le tre salite mi fanno quasi
pisciare addosso dalla fatica e dal fiatone...
Tra l'altro continuano a venirmi in
mente varie situazioni ,come le reazioni del mio animo dopo la salita ...il
problema è che devo ancora scegliere,anche perchè il tempo si è sistemato e c'è
solo qualche nuvola sbarazzina che però spesso ,con mia segreta speranza
,copre le cime che desidero..e così ,con questa indecisione e stato d'animo
arrivo al rif. Vallaccia...
Non so se qualcuno ha letto il racconto di Guido Rey sulla cresta del
Furgen,così bella e difficile ,ma diventata per lui un incubo..il poeta
racconta che nella mente continua a canticchiare un motivetto musicale che
anche quando vuole smettere ritorna sempre fino a dare fastidio...a me invece
viene sempre in mente cosa fare...
Al rifugio guardo la forcella Costela ,200 metri sopra di me e penso che
arrivato là deciderò se andare a sinistra sulla aerea e sinuosa cresta dei
Monzoni o,come ho fatto molte altre volte ,girare a destra e salire punta
Vallaccia.. Penso che però non possa, essendo già qui,non toccare la cima 11
con la sua bellissima stele alla Madonna, sempre bela nonostante ci sia stato
un sacco di volte, quindi ci faccio una breve digressione che mi riempie di
emozione e gioia..come al solito.
Poi comincio la ripida salita che dal
rifugio porta alla forcella ,in ambiente solitario e maestoso,coi fischi delle
marmotte che fanno ,insieme al vento ,da colonna sonora al mio faticoso
salire..
Ma perchè parto sempre così presto e
arrivo sempre per primo e solo nei posti dove avrei bisogno di parole che mi
possano aiutare...???
finalmente sono arrivato,sono alla
forcella " la Costela" e mi devo decidere,o per me l'ignoto ,essendo
la prima volta ,della traversata dei Monzoni, oppure la solita salita su p.ta
Vallaccia .La cresta che mi piacerebbe
fare è elegante e sinuosa vista da qui , e la prima vetta ,cima Malinverno non
sembra nemmeno troppo difficile,nuvole poche e sparse ,per cui neanche la scusa
del tempo..cosa faccio?' Poi c'è una cosa che secondo me è un brutto mio difetto
,siccome non riesco più a leggere le cartine senza occhiali e io non li porto
,non porto neanche le cartine,per cui devo affidarmi al mio istinto ,che poi
essendo solo ,oggi non mi è di grande aiuto...
In fondo punta Le Selle ,dopo l'aerea cresta ,mi sembra chiamare.. al massimo
,se è troppo difficile potrei forzare la discesa su qualche roccetta e sul
ghiaione verso il rif. Taramelli..ma oggi va così ,non me la sento ,ho paura e
opto per punta Vallaccia...tanto non devo dimostrare niente a nessuno..a
proposito di nessuno ,dicono che queste valli siano strapiene di gente ,ma io
ho incontrato solo marmotte.. e punta Vallaccia sia...
in
cima ,foto di rito e giro panoramico con lo sguardo estasiato sui colossi
dolomiti intorno e con un pò di delusione per la mia paura mi accingo a
scendere...ad un certo punto però mi viene un'idea ...se invece di scendere da
dove sono salito ,scendessi verso Soraga ,avrei la possibilità di salire
,minimo altre 4 cime ,facili ma di grande soddisfazione..Allora deciso ,scendo
nella Busa de Baranchie e con un pò di facile arrampicata arrivo su una vetta
senza nome ,( PROPOSTO CIMA DON ALBERIONE) dove una bianca madonnina sembra
guardare con benevolenza tutta la valle..
Qui ,per la prima volta oggi
,incontro 2 persone ,sono due preti della comunità di don Alberione e con loro
per 10 minuti ,parlo della bellezza di quello che ci circonda e del fascino del
salire montagne..
Li lascio col piacere di aver goduto della loro saggezza e scendo verso
l'altipiano che con vari saliscendi mi porterà a Soraga ,mille metri più
sotto..tra l'altro da qui posso osservare un branco di camosci che scorrazza
liberamente in questi scenari da favola..Ormai i Monzoni sono solo un ricordo
.. e così arrivo su una cima ,di cui non conosco il nome ,tra il sasso della
croce e la Vallaccia..anche qui ,c'è il sentiero ,ma io scendo in linea diretta
e mi trovo su roccette friabili e pericolose .che però ,con attenzione riesco a
superare ,salendo ancora per 10 minuti mi trovo sul sasso della croce sopra
Soraga e anche qui ,panorama stupendo sulla valle..
Adesso mi manca una cima sola ,e
saranno 5 ,il Piz Meda ,che da qua ,col suo canalone di salita ,sembra molto
difficile,ma come l'altra volta ,6 anni fa ,quando ci metti le mani risulta
abbastanza facile ,con poi la bellissima cresta erbosa che porta in vetta e il
vertiginoso appicco su Moena
finalmente sono in vetta .
e ora sarà solo discesa per un
tranquillo e solitario bosco,che con molte svolte e con molta fatica ,data la
lunghezza ,mi porta a Soraga e qui,contento della giornata ,forse i chilometri
più faticosi, infatti
essendo su asfalto non finiscono mai...alla fine arrivo in albergo e sono le 15
,essendo partito stamattina alle otto ,non mi sembra male come escursione .. e
per i Monzoni.. spero che prima o poi riuscirò a realizzare questo
sogno,comunque oggi sono molto felice ,questa zona ,è poco frequentata ,ma è
bellissima e ne vale veramente la pena.
SE VORRAI INSIEME FACCIAMO QUESTA BELLISSIMA ESCURSIONE, POI LA SERA ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO NE PERCORREREMO LE EMOZIONI..
EMILIANO..
P.S. TI ASPETTO MARTEDI 11 LUGLIO A POZZA DI FASSA..