domenica 21 agosto 2016

DA GIOVANI SI E' UN PO' PAZZI..una salita che non ripeterò mai più..


A vent'anni si hanno tanti sogni, tante aspettative e anche io , che amavo arrampicare , nel mio piccolo volevo gustarmi il più possibile questa passione che mi bruciava nel cuore, che però mi ha formato come persona..credo nel bene e nel male. 
Francesco Guccini, in una suacanzone sui vent'anni, diceva " QUANTE PALLE SI HANNO IN TESTA A QUELL'ETA' " e io credo sia vero e spesso lo provavo nel mio fare alpinismo. Le due foto che ci sono sopra, sono riferite ad una mia salita,che avrei fatto in seguito, credo una mia pazzia che ho fatto nel gruppo delle cinque torri a Cortina, la salita in solitaria e senza corda sulla torre quarta bassa, una parete facile, ma verticale ed alta solo settanta metri, però ti assicuro, quando arrivi in cima e vedi che i tuoi amici sotto sono rimpiccioliti per la distanza, dentro di te ti dai una e più volte del cretino.

E' una torre che avevo salito diverse volte, sempre da primo e la cosa mi frullava in testa da un bel po', poi però arrivato il giorno e ammirandola da sotto, ti confesso che mi è venuta un po' di paura, se fossi scivolato non avendo la corda non c'era niente che mi avrebbe salvato da una morte quasi sicura, forse per me un po' esaltato gloriosa,ma per chi a casa mi amava, dolorosissima e stupida.
(la via è quella a destra, la quarta bassa..)
Cercavo un motivo , un qualsiasi motivo per rinunciare e i miei amici avrebbero tirato un sospiro di sollievo, ma ero e forse lo sono ancora, un cretino e volevo dimostrare loro e specialmente a me stesso , quanto fossi bravo..invece ero solamente un pirla.


Comunque mi sono lanciato e con una calma che non pensavo di possedere, piano piano sono salito, valutando ogni mio gesto con attenzione e solo quando la parete si è raddrizzata un po' di più , dentro di me è arrivato un attimo di panico, una breve sosta, un respiro profondo..ormai ci sono, devo per forza arrampicare gli ultimi dieci metri, e l'arrampicata continua fino in vetta.
Qui la gioia è stata immensa, la mia e quella dei miei amici sotto la parete..ed è stato  in quel momento che, guardando di sotto, ho deciso che , sarà anche bello, ti darà adrenalina , ma l'arrampicata in solitaria non fa per me, sicuramente chi la pratica è un arrampicatore eccezionale, ma io credo che la paura, quella volta e molte altre volte, mi avrebbe fatto capire che ho dei limiti ed è giocoforza rispettarli, se fossi voluto arrivare un po' avanti negli anni.
In seguito poi avrei fatto altre vie , anche molto più difficili , ma il panico che ho provato sul quel facile terzo grado, non l'ho provato mai più e credo che sia stato allora che ho imparato l'importanza della corda ma specialmente di un amico che se dovesse andare male, avrebbe la forza, tramite quella di riportarti a casa con le tue gambe.
C'è anche un ricordo che ho ancora di quella salita che mi fa sorridere, il giorno dopo , attaccando un'altra parete con un amico, passo sotto la quarta bassa e c'è un  papà che fa sicura al figlio ventenne che sta iniziando la salita  che io avevo fatto il giorno prima. Perso nei miei pensieri non mi accorgo che il  ragazzo fa fatica e dicendo a suo padre " è quasi impossibile" scende  si slega e rinuncia..ero stupido, però capirai che il sorriso che avevo stampato in faccia,, avrebbe potuto illuminare anche parti meno nobili.. o no??
Emiliano...

sabato 6 agosto 2016

LA NOSTRA PROSSIMA GITA..OROPA, MONTE MUCRONE..




Poi seguirà il volantino con tutte le informazioni, io intanto ti anticipo quello che faremo col mio gruppo , domenica 25 settembre, così se qualora tu fossi in zona o volessi partecipare alla gita, sai cosa offre la fantasia e la voglia di sognare dei PRIGIONIERI DEI SOGNI..


Col pulman, o più probabilmente con due pulman, arriveremo ad Oropa, nel bellissimo santuario e, dopo aver consumato una bella colazione insieme, col pane fatto da una panetteria del posto e il  nostro buonissimo salame nostrano, si prende la funivia per il lago Mucrone, dove il gruppo si dovrà per forza dividere. Chi ama la montagna , ma preferisce amarla comodo, con gli occhi e il cuore tranquilli, avrà a disposizione una guida turistica che illustrerà intorno al lago, bellezze naturali e geologiche , credo che la mezz'ora che servirà per godere appieno del luogo non sarà sprecata, ne troppo stancante, per cui molti aprofitteranno della cosa per poi scendere al santuario dove c'è una bellissima festa. Per chi invece , come me, la montagna è bellezza, sudore fatica e grandissima soddisfazione, l'itinerario prosegue per la cima del monte Mucrone a m.2335  una montagna che conosciamo in pochi , ma che credo possa riservate paesaggi ed emozioni bellissime ,come ogni montagna sa dare.E POI VUOI METTERE LA BELLEZZA E LA SENSAZIONE UNICA ED IMPAGABILE DI FARE UNA SALITA CON ME ??? Dicono tutti che io sia meglio dal vivo che nello scrivere, probabilmente merito della mia bellezza abbacinante oppure del fascino indiscreto della mezza età, comunque sarai tu a decidere se potrai stringermi la mano in vetta al Mucrone, sotto la croce oppure all'anticima al monumento a Quintino Sella. Non tutti lo sanno ma questo personaggio, oltre ad essere uno dei padri della nostra patria, è anche uno dei fondatori del C.A. I. il club alpino italiano , a Verzuolo nel 1863. Celeberrima la sua frase il 17 luglio 1865 , agli alpinisti delusi di ritorno dal Cervino, perchè , salendo dalla cresta del Leone avevano visto gli inglesi conquistarne la cima dalla cresta dell'Hornli..impose loro da Cervinia di tornare indietro e salire in cima. Anche se tre giorni dopo la prima inglese, però  la via Italiana al Cervino è molto più bella e difficile e il neonato club alpino aveva bisogno di un'impresa per farsi conoscere. 
Scusami ma quando parlo di montagne mi perdo un po', comunque noi ti aspettiamo e in zona, per farci godere meglio la giornata , ci saranno Riccardo, un uomo innamorato di quei luoghi, Roberta, una donna un mito, coi suoi due figli Raphael e Floriano, Ughetta una nuova amica conosciuta in dolomiti e Reana , una donna che ti fa emozionare dipingendo quadri magnifici. Sicuramente questi amici allieteranno la nostra giornata e il pomeriggio, scesi a nostra volta al santuario , una birra e qualche stretta felice di mano, suggelleranno la nostra amicizia..TI ASPETTIAMO, RICORDATI..DOMENICA 25 SETTEMBRE..
















EMILIANO..e i prigionieri dei sogni..

martedì 2 agosto 2016

QUALCHE MIA POVERA PAROLA PER AUGURARE UNA RINNOVATA E FELICE VITA INSIEME A CRISTINA E STEFANO..


Amare  è una delle cose più belle nella vita, anche se una tra le più difficili.
Farlo ogni giorno, presuppone il perdere un po’ di quello che siamo, di quello che abbiamo , per donarlo a chi abbiamo scelto in questo difficile ma delizioso cammino. Ogni giorno, l’alba di una nuova radiosa giornata, ci deve portare col pensiero e con la vita a stare vicino a chi abbiamo scelto come frutto dell’amore che  possiamo e sappiamo dare, per sostenerlo nel cammino verso  la meta finale ,  che ci aspetta insieme e  non è nient’altro che la gioia più completa è vera. Allora si che è realizzato il sogno, il desiderio di una vita intera, amare ed essere amati.  Ci saranno le cadute, i momenti in cui il buio sembrerà volerci fermare, ma l’amore vero, quello che viene dal più profondo del cuore e da ogni fibra del nostro corpo, saprà farci alzare e asciugato il sudore del cammino e il sangue di qualche ferita, ci farà guardare con occhi diversi, sempre avidi di felicità , verso il traguardo che insieme abbiamo scelto e che insieme , magari faticosamente, ma con la certezza di essere nel giusto , sarà la nostra grande e giusta ricompensa per l’amore che abbiamo saputo vivere.


IL NOSTRO AUGURIO E’ CHE IL VOSTRO AMORE POSSA ESSERE SEMPRE FRESCO E DISSETANTE COME L’ACQUA DEI TORRENTI CHE INSIEME A NOI QUALCHE VOLTA POTETE AMMIRARE.. E CHE IL VOSTRO PASSATO, CHE ORMAI E’ SEPOLTO , CON LA SUA PAURA NON CONDIZIONI MAI LA VOSTRA GRANDE SCELTA D’AMORE

 il vostro amico  Emiliano..

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa