mercoledì 14 giugno 2017

ARRAMPICARE..solo per diletto e buontempo, SOTTO LA PIOGGIA


NON SONO PIU' QUELLO DI UNA VOLTA E PIOVEVA, PERO' E' SEMPRE BELLO ACCAREZZARE LA ROCCIA  E TROVARNE LA PIU' INTIMA DIMENSIONE..E' UN PO' COME IL CORPO SINUOSO DI UNA BELLA DONNA, SE SAI TROVARE I PUNTI E I MOMENTI GIUSTI NE AVRAI ESTREMO GODIMENTO..
P.S. Comunque con una donna duro molto di piu'.


Emiliano..

venerdì 9 giugno 2017

I PRIGIONIERI DEI SOGNI SUL NUOVO LIBRO DEDICATO AL NOSTRO PAESE, CASTIGLIONE D'ADDA


E' di questi giorni la consegna del nuovo libro approntato dall'amministrazione comunale sulla storia del nostro paese , attraverso le sue associazioni.
Noi pur essendo un piccolo gruppo, abbiamo l'onore di esserci. Credo che il nostro scopo , AMARE E FAR AMARE la montagna nel modo più bello e pulito, sia ogni volta che si va in cita, centrato in pieno. Qualcuno esagera , anche se mi rende felice, dicendo che ha scoperto i monti grazie a me, però davvero camminare con questi amici regala sensazioni uniche, specialmente con chi ci va poco in montagna e scopre ogni volta qualcosa di nuovo e bello.



Noi ormai sono dieci anni che si va insieme in montagna e la cosa che ci inorgoglisce è il fatto che per stare con noi , certe persone arrivano da lontano, anche molto lontano..Sardegna, Piemonte, liguria e anche molti altri posti. Credo che oltre alle montagne belle, alla splendida compagnia, anche la nostra CASTIGLIONESITA', quel misto di paesanità ma unito a tanta disponibilità e voglia di fare che ci rende quasi unici.
 A proposito del gruppo, questa foto è dell'86 , ma guarda nella foto dopo chi , già allora , mi tostava i maroni , come lo fa oggi nelle varie uscite..
 Vediamo se indovini chi c'è sotto di me, quasi in vetta alla Grigna meridionale in quel lontano settembre 86. Il gruppo PRIGIONIERI DEI SOGNI  non c'era ancora , ma io ero già prigioniero di un incubo che ormai non passa più..


P.S. questi sono solo alcuni prigionieri, quelli che sfoggiano la nuovissima maglietta, ma ce ne sono tantissimi altri.
..e molti mancano ancora.
Emiliano..

domenica 4 giugno 2017

CREDO CHE PER UN PO' io debba smettere..


A volte ci sono cose che mi fanno sorridere amaramente. 
Quando dico che voglio smettere di scrivere , oppure la voglia di togliermi da facebook, in molti a dire che manco ,che porto emozione o che faccio molta compagnia.
 Poi ci sono le sere che sei in chat come un cretino  e avresti bisogno anche solo di una parola e nessuno ti caga, 
chiedi un favore per un tuo sogno idem, 
guardi il blog e non lo legge nessuno.
 FORSE MENO IPOCRISIA NON FAREBBE POI COSI' MALE. 
Come dico sempre io sono un operaio, non uno scrittore e tale resto,
 scusatemi se mi sono permesso di rompere le palle,
 però un MI PIACE o altri aiuti non li ho mai fatti mancare a nessuno..

 Emiliano

venerdì 2 giugno 2017

E COSA FACCIAMO IL MARTEDI 11 ?? IO CREDO SAREBBE BELLO VISITARE I LUOGHI DELLA STORIA DEL MIO LIBRO..DA CIMA 11 al PIZ MEDA..

Come dicevo nel post prima, il lunedi CREPA NEIGRA e il martedi vorrei percorrere con te, se ne avrai voglia, i luoghi in cui scorre la storia del mio libro : " NON DIMENTICATEMI..VI AMERO' SEMPRE. Credo sarà bellissimo camminare in quei posti, con la mente andare alla mia commovente storia e la sera ascoltare le mie considerazioni sul libro e scambiarci qualche parere..




Per spiegarti l'itinerario che ho in mente, ti faccio leggere una cosa scritta qualche anno fa, una escursione  lunga, ma facile e splendida..



TORMENTO ED ESTASI..IN UNA FACILE ESCURSIONE...



 in montagna ,in vacanza ,forse perchè c'è più tempo,ci sono quelle  mattine che non hai voglia di fare niente e andresti in giro per il paese a bighellonare e a far arrivare l'ora di pranzo senza fare fatica alcuna..ma io che sono un testone ,vado lo stesso a camminare nonostante la stanchezza  e i piedi un pò martoriati dalle escursioni precedenti..

Oggi però sono indeciso sul percorso ,perchè ho un sogno che mi tenta da mesi e però ho anche un pò paura ,perchè essendo solo ,anche l'itinerario più facile ,se lungo e magari un pò fuori mano ,può diventare pericoloso...Comunque da Pozza mi dirigo verso la malga crocefisso dove deciderò il da farsi..o il sentiero attrezzato che sale e traversa tutte le cime dei Monzoni ( è questo il mio sogno ) oppure ,vista la stanchezza e un piccolo dubbio  che ho sulle mie capacità,cima Vallaccia e cima11...


Il pezzo di strada asfaltata che porta alla malga ,anche se costeggiata dallo spumeggiante rio s.Nicolò,è abbastanza noiosa e lunga e ricordo sempre il profumo inebriante e forte del legno appena tagliato che è accatastato appena fuori paese..comunque arrivato a metà strada non ho ancora deciso cosa fare ,che cima salire..
Ogni volta mi dico che avrei deciso più su ,ma ogni volta rimando la scelta..da una parte un sogno e dall'altra un pò di paura..forse voglio dimostrare a me stesso che valgo ancora e che posso ancora sognare ,ma poi a chi e cosa devo dimostrare??
Il tempo è incerto e qualche nuvola mi fa sperare in un peggioramento così da non scegliere..addirittura ,dopo malga Monzoni , se vado verso il rif. Taramelli ,potrei risparmiare tre salite toste e tagliare per il bosco ,guadagnando tempo per la salita più complicata,ma decido di prendere per il rif. Vallaccia e le tre salite mi fanno quasi pisciare addosso dalla fatica e dal fiatone...

 Tra l'altro continuano a venirmi in mente varie situazioni ,come le reazioni del mio animo dopo la salita ...il problema è che devo ancora scegliere,anche perchè il tempo si è sistemato e c'è solo qualche nuvola sbarazzina  che però spesso ,con mia segreta speranza ,copre le cime che desidero..e così ,con questa indecisione e stato d'animo arrivo al rif. Vallaccia...


Non so se qualcuno ha letto il racconto di Guido Rey sulla cresta del Furgen,così bella e difficile ,ma diventata per lui un incubo..il poeta racconta che nella mente continua a canticchiare un motivetto musicale che anche quando vuole smettere ritorna sempre fino a dare fastidio...a me invece viene sempre in mente cosa fare...
Al rifugio guardo la forcella Costela ,200 metri sopra di me e penso che arrivato là deciderò se andare a sinistra sulla aerea e sinuosa cresta dei Monzoni o,come ho fatto molte altre volte ,girare a destra e salire punta Vallaccia.. Penso che però non possa, essendo già qui,non toccare la cima 11 con la sua bellissima stele alla Madonna, sempre bela nonostante ci sia stato un sacco di volte, quindi ci faccio una breve digressione che mi riempie di emozione e gioia..come al solito.



Poi comincio la ripida salita che dal rifugio porta alla forcella ,in ambiente solitario e maestoso,coi fischi delle marmotte che fanno ,insieme al vento ,da colonna sonora al mio faticoso salire..
Ma perchè parto sempre così presto e arrivo sempre per primo e solo nei posti dove avrei bisogno di parole che mi possano aiutare...???
finalmente sono arrivato,sono alla forcella " la Costela" e mi devo decidere,o per me l'ignoto ,essendo la prima volta ,della traversata dei Monzoni, oppure la solita salita su p.ta Vallaccia  .La cresta che mi piacerebbe fare è elegante e sinuosa vista da qui , e la prima vetta ,cima Malinverno non sembra nemmeno troppo difficile,nuvole poche e sparse ,per cui neanche la scusa del tempo..cosa faccio?' Poi c'è una cosa che secondo me è un brutto mio difetto ,siccome non riesco più a leggere le cartine senza occhiali e io non li porto ,non porto neanche le cartine,per cui devo affidarmi al mio istinto ,che poi essendo solo ,oggi non mi è di grande aiuto...
In fondo punta Le Selle ,dopo l'aerea cresta ,mi sembra chiamare.. al massimo ,se è troppo difficile potrei forzare la discesa su qualche roccetta e sul ghiaione verso il rif. Taramelli..ma oggi va così ,non me la sento ,ho paura e opto per punta Vallaccia...tanto non devo dimostrare niente a nessuno..a proposito di nessuno ,dicono che queste valli siano strapiene di gente ,ma io ho incontrato solo marmotte.. e punta Vallaccia  sia...

in cima ,foto di rito e giro panoramico con lo sguardo estasiato sui colossi dolomiti intorno e con un pò di delusione per la mia paura mi accingo a scendere...ad un certo punto però mi viene un'idea ...se invece di scendere da dove sono salito ,scendessi verso Soraga ,avrei la possibilità di salire ,minimo altre 4 cime ,facili ma di grande soddisfazione..Allora deciso ,scendo nella Busa de Baranchie e con un pò di facile arrampicata arrivo su una vetta senza nome ,( PROPOSTO CIMA DON ALBERIONE) dove una bianca madonnina sembra guardare con benevolenza tutta la valle..

Qui ,per la prima volta oggi ,incontro 2 persone ,sono due preti della comunità di don Alberione e con loro per 10 minuti ,parlo della bellezza di quello che ci circonda e del fascino del salire montagne..
Li lascio col piacere di aver  goduto della loro saggezza e scendo verso l'altipiano che con vari saliscendi mi porterà a Soraga ,mille metri più sotto..tra l'altro da qui posso osservare un branco di camosci che scorrazza liberamente in questi scenari da favola..Ormai i Monzoni sono solo un ricordo .. e così arrivo su una cima ,di cui non conosco il nome ,tra il sasso della croce e la Vallaccia..anche qui ,c'è il sentiero ,ma io scendo in linea diretta e mi trovo su roccette friabili e pericolose .che però ,con attenzione riesco a superare ,salendo ancora per 10 minuti mi trovo sul sasso della croce sopra Soraga e anche qui ,panorama stupendo sulla valle..



Adesso mi manca una cima sola ,e saranno 5 ,il Piz Meda ,che da qua ,col suo canalone di salita ,sembra molto difficile,ma come l'altra volta ,6 anni fa ,quando ci metti le mani risulta abbastanza facile ,con poi la bellissima cresta erbosa che porta in vetta e il vertiginoso appicco su Moena

finalmente sono in vetta .


e ora sarà solo discesa per un tranquillo e solitario bosco,che con molte svolte e con molta fatica ,data la lunghezza ,mi porta a Soraga e qui,contento della giornata ,forse i chilometri più faticosi, infatti essendo su asfalto non finiscono mai...alla fine arrivo in albergo e sono le 15 ,essendo partito stamattina alle otto ,non mi sembra male come escursione .. e per i Monzoni.. spero che prima o poi riuscirò a realizzare questo sogno,comunque oggi sono molto felice ,questa zona ,è poco frequentata ,ma è bellissima e ne vale veramente la pena. 
SE VORRAI INSIEME FACCIAMO QUESTA BELLISSIMA ESCURSIONE, POI LA SERA ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO NE PERCORREREMO LE EMOZIONI..


EMILIANO..

P.S.  TI ASPETTO MARTEDI 11 LUGLIO A POZZA DI FASSA..
           



                      


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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa