domenica 19 novembre 2017

IL MIO PRIMO IMPATTO CON LA VALLE DI FASSA..ormai più di quaranta anni fa..


Ti spiego un attimo come è stato il primo incontro con mia moglie..continuando a leggere il post, capirai perchè..
Quella sera, in discoteca, amici comuni mi presentarono questa Paola, ragazza molto carina, con tutto al posto giusto e molto simpatica , visto che ci avevano lasciati soli, io avevo cominciato a parlare, fino a quando è uscita dalle casse una canzone bellissima..
LA MIA BANDA SUONA IL ROCK..di Ivano Fossati , al che la Paola mi ha chiesto di ballare, cosa che ho accettato con molta gioia e gusto.
""Ancora oggi mi chiedo come mai , poi non abbia più voluto che io ballassi..""
Comunque finito il ballo, lei mi saluta e se ne va..avrei saputo dopo , da lei, che le stavo sulle palle e che parlavo troppo..comunque , dopo che una sua amica mi ha dato il suo numero, adesso siamo sposati da quasi trent'anni..
Nel 1975, una vita fa, col seminario avevo conosciuto e visto in val d'Aosta, la MONTAGNA, più bella del mondo e avevo incominciato ad appassionarmi alla storia dell'alpinismo, senonchè scaduto l'affitto della casa in Valtournanche, i nostri superiori avevano trovato nel 1976 , una casa in val di Fassa, per l'esattezza a Pera. Partiamo col pulman, a proposito, una volta il viaggio era lunghissimo,non si usciva ad Affi, non c'erano le gallerie che tagliavano fuori tornanti interi dopo Ora, oppure Predazzo e Moena per cui il mio stomaco soffriva sempre un po'. Comunque arriviamo, scarichiamo i bagagli e da ragazzi giovanissimi ci mettiamo a giocare a calcio in un prato vicino all' Avisio, dove adesso c'è l'arrampicata sugli alberi per i bambini. Dopo cinque minuti mi prende un freddo intenso e mi metto a bordo campo coperto da 4 5 giacche a vento, ma il freddo non accenna a scendere , anzi tremo e mi battono i denti , nonostante il sole. Mi portano nella casa e scoprono che ho quasi quaranta di febbre, cosa che in vita mia sarà capitata 2 3 volte al massimo. Chiamano il dottore e mi prescrive un clistere, che però mi fa abbassare subito la febbre e mi fa stare bene..
e che sia capitato in un posto di merda?? Giammai , anzi nei giorni a venire e per tutto quel mese di luglio mi innamorerò di quei posti , adesso peer me così cari e preziosi..
Questo è stato l'inizio, adesso ti racconto qualche fatto di quell'anno così intenso, così se eventualmente tu fossi della valle mi aiuteresti a capire e a ricordare..
A  Pozza, dove adesso c'è la chiesa, c'era solo uno spiazzo di terra battuta  ( la chiesa era la bellissima chiesa di S. Nicolo' più in alto a Meida, per capirci dove adesso c'è Michele lo chef ) Una sera un concerto di un coro di montagna..impresse nella mia mente le parole di un canto  
ADESSO CHE GHEMO LA STRADA FERRATA, all'improvviso un rumore fortissimo, un ragazzo che ascoltava seduto su una tettoia di un capanno l'aveva sfondata ed era caduto, per fortuna senza farsi del male. Adesso quando in paese vado a Messa, dentro di me sorrido a quel ricordo .
Un giorno con i miei compagni, siamo andati a fare una passeggiata a Pera, in su verso Gardeccia e un mio compagno, devo confessare con non poca mia invidia, aveva trovato , vicino ad una cascata , una pietra piatta con stampata fossile l'immagine perfetta di un pesce, non ho più trovato o preso in mano un fossile così bello e nitido.
Ecco, saranno solo ricordi di un povero scemo, ma credimi, per me sono preziosissimi e nelle innumerevoli camminate che poi ho fatto in questo paradiso in terra, mi tornavano in mente e mi facevano nascere un sorriso. Anche perchè, come dicevo all'inizio, se il Cervino è LA MONTAGNA per antonomasia, queste Dolomiti sono quelle che mi hanno fatto scegliere che tipo di alpinismo fare  l'arrampicata su roccia da giovane e le lunghe camminate adesso che sono vecchio, su tante cime e monti anche in altre zone..( tranne il mio Cervino che è e credo resterà sempre un sogno ) ma con questi appicchi vertiginosi sempre nella mente e nel cuore..
Adesso, dopo qualche ricordo, magari stupido non importa, è mio dunque lo ritengo prezioso, una domanda a chi è della valle.
Mi sembra di ricordare a Pera, nella strada che poi incrocia la statale, una targa che ricordava la morte di TITA PIAZ. il mitico diavolo delle Dolomiti, pazzesco e mitico nella vita come nell'arrampicata, in questi anni l'ho cercata e non c'è più,
 MI SONO SBAGLIATO E RICORDO MALE                         sono passati più di 40 anni,
            OPPURE E' STATA SPOSTATA??
In ogni caso se vuoi parlare , oppure camminare con me e altri amici in Valle, la cosa non potrà che farmi piacere..contattami, per me montagne , Fassa e altre emozioni, equivalgono ad andare a nozze..

EMILIANO

sabato 4 novembre 2017

LA MIA SETTIMANA DI NIRVANA..Rif. Locatelli ..Luglio 1988


Emil  era un po’ frastornato dallo 

svolgersi degli eventi.

Per anni aveva sognato , quasi ogni 

notte quella mitica settimana, e adesso aveva un po’ di magone nel salutare gli amici che lo avevano accompagnato.  Spesso gli veniva alla mente la frase di un amico che gli ripeteva completamente  un mantra..

” tu puoi avere tutta la passione che

 vuoi, ma quando sentirai il profumo di

 femmina senza mutandine, svanirà

 ogni cosa e avrai altre priorità .”



La cosa lo faceva sorridere, però un 

poco di nostalgia di una persona che gli 

aveva completamente cambiato la vita, 

anche se da poco, la sentiva e in certi

 attimi, quelle montagne così belle e

 vertiginose, gli sembravano 

all’improvviso un ostacolo alla sua 

felicità.



  Certo, con una scusa avrebbe potuto

 rinunciare e andare al mare, come era 

capitato con il monte Rosa, ma qui la

 cosa era seria e i soldi, tanti, già 

pagati, quindi volente o nolente,

 bisogna arrampicare, sperando che

fosse arrivato presto il sabato.



  Sicuramente però, non poteva
 sfuggire  a Emil, così attento e appassionato, la bellezza dei luoghi e la superficialità di certe persone che, col naso all’insù, senza sapere un accidente, commentavano le imprese dei ragazzi che , appesi a minuscoli appigli, provavano a vivere la vita con un gusto nuovo. 

 Da parolacce di certe donne che sotto alla PICCOLISSIMA, osservando un alpinista solitario arrampicare sulla Cassin , sparlavano di gradini di ferro e chiodi come pioli di una infinita scala..certe volte la educazione impone di non offendere chi parla per niente. Tra l’altro, il nostro amico malinconico, poi troverà l’arrampicatore, un ragazzo cecoslovacco, al rifugio davanti ad una bella birra e scambiando qualche parola avrebbe capito che in lui non c’era nessuna traccia dei superuomini che agognavano le donne sul sentiero, ma solo un uomo forte e allenato con una passione immensa e una bravura non da poco, la Cassin non è proprio una via da prime lezioni di corso roccia e slegati non è poi così da buttare. 

 La settimana comunque non era stata poi così male, anzi, arrampicate una più bella dell’altra, con meditazioni e pensieri mattutini davanti allo splendore dell’alba, con passaggi su pareti storiche

 che avrebbero segnato per sempre i suoi ricordi con sensazioni e emozioni incancellabili e tanti nuovi amici. Il telefono funzionava pochissimo per cui Emil  si sentiva raramente con la persona che gli colorava i suoi giorni, però l’ambiente fantastico e le cime inimmaginabili per chi sa solo camminare sul piano, non alzando mai gli occhi verso l’azzurro del cielo, lenivano e di molto la sua mancanza temporanea di affetto. 

 Da brividi la sera che a cena, dopo aver accarezzato rocce per tutto il giorno, il sole , colorando le gialle pareti di rosso vivo, aveva svuotato la sala da pranzo per ammirare tutti , la bellezza mozzafiato delle nord rosse come solo la dolomia da regalare, fuori , solo silenzio e commozione, non volava una mosca e a qualcuno è scappata una furtiva lacrima.


 Alla fine della settimana, col senno di poi volata troppo presto, Emil era strafelice dei giorni passati e la malinconia iniziale era diventata una gioia infinita, 

qualche suo sogno, anche grande, era diventato un prezioso ricordo da tenere ben stretto per gli anni a seguire , nello scrigno del suo cuore.



P.S. All’amico che Emil citava all’inizio,

 poi lo stesso  ha risposto, 

E’ vero che il profumo di donna è

 fortissimo e suadente, ma, togliendo il

 fatto che una cosa non esclude l’altra,

 una passione , quandè forte e fondata

 e foriera di sogni e gioie infinite, può 

accompagnarti dolcemente per tutta la

 vita..




e Emil, dopo tanti anni di amore , 

infinito e pieno, per la 

sua donna e per le cime, in montagna 

ci va ancora e si diverte un sacco.


Curriculum settimanale..

lunedi..monte Paterno parete Ovest
                   via Holzer
martedi..piccola di Lavaredo
               spigolo Innerkofler
mercoledi..grande di Lavaredo
               spigolo Dibona
giovedi..cadini di Misurina, torre Wund
                   via Maggiorana
venerdi..torre Frida
                    via Comici


Emiliano..

mercoledì 1 novembre 2017

PENSIERI , IMMAGINI E PAROLE..



CREDO CHE QUELLO CHE CONTA IN MONTAGNA, NON SIA TANTO QUELLO CHE SI FA, MA QUELLO CHE RESTA..
è bellissimo guardare il cielo e immaginare o ricordare i teatri bellissimi dei nostri sogni ..
e la gioia che ci hanno regalato, regalano e                                      regaleranno..

Emiliano..

Post più popolari

ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa