martedì 15 ottobre 2019

Introduzione EMOZIONI FASSANE.. quando mente e cuore volano all'unisono verso orizzonti infiniti

Prima di accingermi a raccontare le mie tantissime e credimi, favolose emozioni in Val di Fassa, permettimi qualche pensiero per far capire il mio amore per quel luogo incantato.  Io ne ho vissute di cime, credo non riesca più a contarle, ho ammirato in silenzio stupito panorami che mi hanno qualche volta commosso. Ho visto dal rifugio al tramonto, la mia Montagna il Cervino, colorarsi di un rosso acceso le sue pareti dal lato Italiano e quello Svizzero, con la cresta del Furgen, immenso bastione che sembrava voler sfumare piano piano la luce verso il cielo con tonalità sempre più accese e col buio che saliva dal fondovalle. Ho temuto a Macugnaga , sotto la Est del monte Rosa, l'immensa parete allora carica di ghiaccio e neve, che i miei compagni andassero troppo sotto i seracchi che scaricavano quasi ogni minuto poderose valanghe di ghiaccio e neve..ne ho provate di emozioni sotto le cime più alte delle nostre alpi, su una facile facile anche sopra. Alle Centrali e Appennini ho imparato che quasi mai l'altezza di una montagna equivale alla sua bellezza, anzi, in cima al Sagro, sopra Carrara , con molti e cari amici, mi sono emozionato nel vedere da una montagna, l'azzurro intenso e rasserenante del mare, per non parlare della scalinata di Monasteroli, faticosa e infinita, come le emozioni che si provano nel provare ad entrare in quel mondo magico di grige rocce e onde blu cobalto. In Dolomiti , non dimenticherò mai l'emozione di un fantastico tramonto sulle Nord delle Tre Cime, emozione che poi è diventata commozione quando , il giorno dopo , i miei piedi e le mie mani hanno rovistato fra quelle rocce per trovare appigli e appoggi per arrivarne in cima, lo spigolo Dibona alla Grande è , ancora oggi, uno dei miei ricordi più belli. Ho anche salito la Sud della Tofana di Rosez, una via tosta e bella sul terzo spigolo e chi la ammira da sotto, questa immensa parete , credocapisca la mia enorme soddisfazione..tra l'altro, non dimentico che il mio primo corso roccia, l'ho fatto sulle Odle, per me forse le Dolomiti più belle, con la mia prima cordata, a comando alternato sulla est della Gran Fermeda. Poi Presanella, Resegone, Breithorn, Carè Alto, Grignetta , Grignone, Presolana, Visolo, insomma un sacco di cime e di montagne tutte bellissime e degne di un emozionante ricordo.Eppure ??  Eppure per la Val di Fassa, ho un amore particolare, forse perchè nel lontano 1976 è cominciato il mio amore prepotente per l'artefantasica e per me oltremodo coinvolgente di salir montagne.  Ho scritto questi pensieri per farti capire che a me camminare o arrampicare in montagna piace dappertutto, ogni montagna, anche un semplice colle ha il suo perchè, per cui il fatto che io lodi la mia valle del cuore non esclude che io ami tutte le alte. E' come se al ristorante, dovendo scegliere dal menù una portata, io mi rammarichi tutta la cena per quelle che ho dovuto tralasciare, oppure se sentissi rimorso per amare alla follia una donna sola , che ho sposato molti anni fa, invece che magari molte altre che il destino, che in questo caso sarebbe stato cieco, mi avesse fatto incontrare. Permettimi di chiudere, nella speranza di avermi fatto perdonare questa passione Fassana,  con due emozioni che questa valle mi aiuta a vivere e a tenere strette. Tra i miei ricordi ho una foto proprio di qiel lontano 1976 , sul lungo Avisio, ci sono la mia mamma , il mio papà e mio fratello Pierangelo che erano venuti a trovarmi, ormai adesso sono tutti e tre andati via, però mi piace ricordarli così in quel periodo felice e in quel luogo per me magico. Se invece guardi sul mio blog ( sul cellulare devi cliccare versione web ) sulla destra in alto c'è sempre la foto di mio fratello seduto su un prato molto sopra il rifugio Sassopiatto. Si vede chiaramente che è felice, che veramente portandolo con me gli avevo fatto un immenso regalo, gli avevo donato un attimo di felicità, forse in quei preziosi momenti aveva lasciato da parte i problemi che gli devastavano l'anima e che l'avrebbero portato a togliersi la vita. Ecco , quando guardo quella foto un po' mi intristisco perchè non sapendo niente non ho potuto salvargli la vita, se solo l'avessi portato con me un poì di più..però sono anche contento di avergli fatto provare in que periodi bui un pò di gioia e di luce.


Leggi e poi dimmi con franchezza cosa ne pensi di questo libro che sto scrivendo con tutte le mie emozioni in valle..credo uscirà a febbraio per il mio compleanno e ci saranno raccontio itinerari e bellezze che ho colto nelle mie sempre troppo brevi vacanze. Ho solo una curiosità da chiederti, io vorrei fare un libro senza nemmeno una foto, a parte la copertina, perchè penso che forse chi ci è stato , oppure no, possano chiudendo gli occhi vedere e immaginare i luoghi che descrivo, troppo facile con le foto..
Cosa dici, è una bella idea o una gran cazzata ??

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