martedì 15 ottobre 2019

Introduzione EMOZIONI FASSANE.. quando mente e cuore volano all'unisono verso orizzonti infiniti

Prima di accingermi a raccontare le mie tantissime e credimi, favolose emozioni in Val di Fassa, permettimi qualche pensiero per far capire il mio amore per quel luogo incantato.  Io ne ho vissute di cime, credo non riesca più a contarle, ho ammirato in silenzio stupito panorami che mi hanno qualche volta commosso. Ho visto dal rifugio al tramonto, la mia Montagna il Cervino, colorarsi di un rosso acceso le sue pareti dal lato Italiano e quello Svizzero, con la cresta del Furgen, immenso bastione che sembrava voler sfumare piano piano la luce verso il cielo con tonalità sempre più accese e col buio che saliva dal fondovalle. Ho temuto a Macugnaga , sotto la Est del monte Rosa, l'immensa parete allora carica di ghiaccio e neve, che i miei compagni andassero troppo sotto i seracchi che scaricavano quasi ogni minuto poderose valanghe di ghiaccio e neve..ne ho provate di emozioni sotto le cime più alte delle nostre alpi, su una facile facile anche sopra. Alle Centrali e Appennini ho imparato che quasi mai l'altezza di una montagna equivale alla sua bellezza, anzi, in cima al Sagro, sopra Carrara , con molti e cari amici, mi sono emozionato nel vedere da una montagna, l'azzurro intenso e rasserenante del mare, per non parlare della scalinata di Monasteroli, faticosa e infinita, come le emozioni che si provano nel provare ad entrare in quel mondo magico di grige rocce e onde blu cobalto. In Dolomiti , non dimenticherò mai l'emozione di un fantastico tramonto sulle Nord delle Tre Cime, emozione che poi è diventata commozione quando , il giorno dopo , i miei piedi e le mie mani hanno rovistato fra quelle rocce per trovare appigli e appoggi per arrivarne in cima, lo spigolo Dibona alla Grande è , ancora oggi, uno dei miei ricordi più belli. Ho anche salito la Sud della Tofana di Rosez, una via tosta e bella sul terzo spigolo e chi la ammira da sotto, questa immensa parete , credocapisca la mia enorme soddisfazione..tra l'altro, non dimentico che il mio primo corso roccia, l'ho fatto sulle Odle, per me forse le Dolomiti più belle, con la mia prima cordata, a comando alternato sulla est della Gran Fermeda. Poi Presanella, Resegone, Breithorn, Carè Alto, Grignetta , Grignone, Presolana, Visolo, insomma un sacco di cime e di montagne tutte bellissime e degne di un emozionante ricordo.Eppure ??  Eppure per la Val di Fassa, ho un amore particolare, forse perchè nel lontano 1976 è cominciato il mio amore prepotente per l'artefantasica e per me oltremodo coinvolgente di salir montagne.  Ho scritto questi pensieri per farti capire che a me camminare o arrampicare in montagna piace dappertutto, ogni montagna, anche un semplice colle ha il suo perchè, per cui il fatto che io lodi la mia valle del cuore non esclude che io ami tutte le alte. E' come se al ristorante, dovendo scegliere dal menù una portata, io mi rammarichi tutta la cena per quelle che ho dovuto tralasciare, oppure se sentissi rimorso per amare alla follia una donna sola , che ho sposato molti anni fa, invece che magari molte altre che il destino, che in questo caso sarebbe stato cieco, mi avesse fatto incontrare. Permettimi di chiudere, nella speranza di avermi fatto perdonare questa passione Fassana,  con due emozioni che questa valle mi aiuta a vivere e a tenere strette. Tra i miei ricordi ho una foto proprio di qiel lontano 1976 , sul lungo Avisio, ci sono la mia mamma , il mio papà e mio fratello Pierangelo che erano venuti a trovarmi, ormai adesso sono tutti e tre andati via, però mi piace ricordarli così in quel periodo felice e in quel luogo per me magico. Se invece guardi sul mio blog ( sul cellulare devi cliccare versione web ) sulla destra in alto c'è sempre la foto di mio fratello seduto su un prato molto sopra il rifugio Sassopiatto. Si vede chiaramente che è felice, che veramente portandolo con me gli avevo fatto un immenso regalo, gli avevo donato un attimo di felicità, forse in quei preziosi momenti aveva lasciato da parte i problemi che gli devastavano l'anima e che l'avrebbero portato a togliersi la vita. Ecco , quando guardo quella foto un po' mi intristisco perchè non sapendo niente non ho potuto salvargli la vita, se solo l'avessi portato con me un poì di più..però sono anche contento di avergli fatto provare in que periodi bui un pò di gioia e di luce.


Leggi e poi dimmi con franchezza cosa ne pensi di questo libro che sto scrivendo con tutte le mie emozioni in valle..credo uscirà a febbraio per il mio compleanno e ci saranno raccontio itinerari e bellezze che ho colto nelle mie sempre troppo brevi vacanze. Ho solo una curiosità da chiederti, io vorrei fare un libro senza nemmeno una foto, a parte la copertina, perchè penso che forse chi ci è stato , oppure no, possano chiudendo gli occhi vedere e immaginare i luoghi che descrivo, troppo facile con le foto..
Cosa dici, è una bella idea o una gran cazzata ??

martedì 10 settembre 2019

LE CHIAMANO NOZZE DI PERLA.. e si fanno i confetti verdi, COMUNQUE SONO 30 ANNI DI NOZZE..



Ricordo benissimo come ci fosse il sole dopo un giorno di pioggia, le tante persone che per curiosità  o magari amicizia, erano fuori sul sagrato a fare da cornice al giorno il cui, le nostre vite arrivavano al bivio che le avrebbe trasformate. 
 In meglio o in peggio non lo so, io credo che tutti e due si sia cresciuti e migliorati, lo dico perchè, da parte mia , anche le mie montagne, che amo quanto te, o appena un filino meno, sono diventate più belle .
 Forse le cose, guardate con gli occhi felici dell'amore, hanno un colore, un senso diverso, più bello e completo..
insomma , starti vicino e sognare ancora le montagne , mi hanno reso un uomo più felice e forse completo. 
Sono passati trent'anni, forse tanti , ma se guardati con gli occhi del nostro vivere insieme, sono stati un attimo, un lieve refolo di vento che ci ha regalato refrigerrio nell'arsura della vita. 
Ne abbiamo avute di prove, abbiamo affrontato tanti problemi, però , ogni volta , con l'aiuto reciproco e la vicinanza di persone che ci hanno voluto bene, siamo andati avanti..e forse abbiamo aiutato qualcuno a farlo.
 Quel giorno , in chiesa,la preghierache avevo scelto diceva, 
SIGNORE , FA CHE NON SIAMO FELICI DA SOLI 
e forse in questi anni , qualcosa di buono, insieme, abbiamo fatto. 
 Per me sono stati anni bellissimi e spero ce ne siano altrettanti, l'unica tristezza mi pervade quando, guardando le foto di quel giorno, vedo volti amati o di amici veri, che non ci sono più e purtroppo aumentano sempre, spero solo che da lassù, ci siano vicini in questa bellissima avventura che hanno visto nascere e crescere. 
 Io, mai troppo amata moglie,  
ti ringrazio per come sai essere con me e credo da sempre che , nonostante le nostre differenze, spesso stridenti, 
credo che in pochi siano disordinati e distratti come me,
 Qualcuno , che Ci ha scelto e amato da ancora prima che nascessimo, abbia scelto davvero , per noi una vita felice, sperando di dispensare , col nostro amore un pò di speranza a chi fa fatica a trovare la luce in quello che è spesso il buio della vita, vivere soli e senza una persona che ti possa accogliere e amare così come sei, senza volere assolutamente cambiarti.semmai migliorarti un poco..
GRAZIE PER QUESTI BELLISSIMI 30 ANNI..

domenica 14 luglio 2019

VAL DI FASSA, appena tornato..e già mi manca

 Prima di iniziare a descrivere l'emozione che, ancora una volta , ho provate in questa valle, vorrei fare una precisazione per scansare  quelle che sono solo critiche , che sicuramente non fanno bene alla valle e ai suoi abitanti.. precisando che se anche sbagliassi, sono solo mie considerazioni.
Giovedi, scendendo dal rifugio Gardeccia, dopo un favoloso giro all'Antermoia, arrivato da Campitello a piedi, sempre a piedi ho raggiunto Pera e devo dire che ,secondo me, a parte la decisione politica che potrebbe essere discutibile, im località Regolina, dove c'era un bel ristorante, la strada non è accessibile per le navette, stretta, con alberi caduti sui bordi e una frande e profonda buca, per cui, le macchine stando attente ci passano , ma per i pulmini la vedo dura. 
Comunque , lasciando stare le polemiche, io dico sempre che la valle la amo a prescindere, posso raccontarti qualche emozione di questi pochi, ma intensi giorni..

Lunedi ,
 appena arrivato,un grande amico, Michele, da Ora mi ha portato in valle e ad ogni km il cuore si estasiava e saziava, oltre di una bella amicizia, di panorami sempre forieri di sensazioni nuove..
Tra l'altro, ho anche conosciuto la mamma e Antonella, sua simpaticissima sorella, che ha un bellissimo negozio di sport proprio sulla stupenda piazza di Moena, dominata dall'arcigna mole del Piz Meda..

Martedi,
Oggi si comincia a fare sul serio e con gli amici Sandra , Franco, Monica e il marito, sono salito al rif. Vallaccia e con Franco che però si è fermato alla forcella Costela visto il poco allenamento, sono salito in cima a punta Vallaccia , dopo di che, davanti ad uno strudel buonissimo, nel rifugio ho scambiato un bel po' di parole col, gentilissimo gestore e la sua famiglia. Anche questo, nonostante la fatica, credo sia un rifugio che non può mancare agli amanti della valle..la Marmolada sullo sfondo e tutte le cime che arrivano fino ai Monzoni meritano veramente.




Mercoledi,  
con gli amici di Caselle Landi ,im provincia di Lodi e il loro parroco, don Edmondo, dal Col Rodella siamo arrivati al rif. Sassopiatto e, dopo aver celebrato la messa in uno scenario che dire fantastico è poco, siamo scesi a Campitello per la Val Duron, anche qua , con i ragazzi , emozioni bellissime e vedere la gioia del bello nei loro occhi  stupiti dalla meravigliosa armonia del creato, è una emozione incredibile..



Giovedi,  L'apoteosi, 
l'escursione che sogno ogni anno , il mio luogo magico, l'Antermoia, con l'Amico Enrico di La Spezia, da Campitello, senzanavetta , per scendere ,come dicevo sopra, a Pera.. 
Che dire?? Chi mi conosce sa cosa c'è nel mio cuore quando ci arrivo, ma stavolta metto solo qualche foto , di scenari magici, ma anche di carissimi amici che ho conosciuto o incontrato..






Venerdi..d'accordo con mia moglie e per riposare un po' sono andato, a piedi da Pozza e ritorno, a vedere la Fiorentina a Moena e a salutare nuove amiche che ho incontrato per la prima volta qui in valle, Antonella e Cinzia..
perchè, se oltre alle montagne, i lagui, i torrenti , insomma gli scenari stupendi, si aggiungono persone speciali, il gioco è fatto, si è in un luigo meraviglioso..

Chiudo con questa frase che c'è sulla croce al rif. Vaiolet, credo sia davvero una sacra verità..e in ogni caso , prendo appuntamento con voi tutti, l'anno prossimo in valle..

                                                                           Emiliano..

mercoledì 29 maggio 2019

UNA DOMANDA DA FARE A TE, MALATO DI MONTAGNA..

Guardando le notizie dell'Everest di questi giorni, mi piacerebbe farti una domanda..

In roccia o su ghiaccio mi è capitato di farmi sorpassare da chi era più veloce di me, più che altro per non ingarbugliare le corde, come è capitato a me di sorpassare.
Ad esempio sulla Grande di Lavaredo , salendo lo spigolo Dibona, abbiamo sorpassato dei ragazzi Francesi che volendo godersi la via ci hanno impiegato 3 giorni con ben 2 bivacchi.


La mia domanda è questa e credimi è solo teorica..
SE FOSSI SULL'HILLARY STEEP , IN CODA E ATTESA PER ARRIVARE IN CIMA E REALIZZARE IL SOGNO DI UNAVITA, CON TANTO DI ATREZZATURA E OSSIGENO E ARRIVASSE UNA CORDATA SENZA OSSIGENO, COSA FARESTI ?? 
Tutti sappiamo che non è una scelta facile, però credo loro rischierebbero moltissimo un eventuale edema polmonare..
BHO , IO FRANCAMENTE NON LO SO..
E TU ??

Emiliano..

mercoledì 10 aprile 2019

RICORDI DI UN UOMO INNAMORATO..della vita e delle montagne..


C'è un silenzio qui, quasi sacro e l'anima non può che correre verso i ricordi più belli, quelli che spesso hanno dato un senso e forse orientato una vita.   Allora la mente corre ad un ragazzo con in mano un libro, con gli occhi estasiati a sognare le grandi montagne. Le parole scorrono veloci e quasi la paura diventà realtà,quando sui Dru o sul Gran Capucin, manovre mozzafiato, quasi al limite , portavano alla vittoria e alla realizzazione di qualche grande sogno.  Il terrore , poi purtroppo divenuto realtà di perdere Andrea e gli altri amici sul Pilone Centrale, poi l'amarezza delle critiche di chi, magari senza mai aver mai smesso gli scarponi pontifica su tutto e tutti, scuotendo solennemente la testa. Ma che ne sanno, certe persone, del senso vero di vivere al limite e di realizzare grandi sogni.  Le scariche micidiali sulle sperone difficile e infinito e l'angoscia di un bivacco, mai fatto prima, nella zona della morte , trattenendo una e più volte, il compagno e salvandolo damorte sicura..quanti èpensieri bui in quella notte eterna, gelida e scura e quanta delusione da chi , poi, non avendo capito, o voluto non capire, avrebbe posto l'oblio su tutto.  Quanta dolcezza in quello sguardo , stanco ma ancora volitivo, all'orsacchiotto di peluche che , per essere più leggero, dopo giorni e notti in quella parete difficile , sempre in ombra ma salita da solo, avresti voluto buttare ma che ha tenuto nello zaino per ricordare un amico..


Grazie amico , per i sogni che da ragazzo mi hai fatto fare, per aver aiutato la mia anima a non accontentarsi dei sogni, ma a provare a realizzarsi e qualcuno è diventato  un tenero e felice ricordo. 
Lontano, dove il blu cobaldo  dell'orizzonte, contrasta con l'azzurro zaffiro del mare, una piccola barca, a vele bianche spiegate, veleggia verso nuovi  lidi, magari verso un sogno..e la cosa mi fa nascere dentro una domanda..
Cosa è che a certe persone , il canto delle sirene , fa così effetto da dimenticare per qualche attimo Itaca, la casa, la vita sicura fra chi amiamo, gli amici , le persone che vivono con noi ?' 
Forse non lo saprò mai, perchè il sognare è diverso da cuore a cuore, ma oltre a questi pensieri , tra le mie labbra esce una silenziosa preghiera a chi, forse per troppo volare, troppo sognare, ma per me per troppo vivere, non è tornato più, facendoci capire, anche se con fatica, che non tutto quello che colgono occhi e mente, può bastare a vivere, ma spesso c'è molto altro che non tutti possono avere. 
Ciao Walter, ciao Friedl, Tom, Daniele 
e tutti gli altri
 che non hanno mai smesso di sognare e spero che per voi, dove state adesso, le montagne siano belle come quelle che in vita vi facevano luccicare gli occhi e che spesso, contro tutto e tuitti avete scalato..



Emiliano..

mercoledì 13 marzo 2019

LAUDATO SI O MI SIGNORE




Credo che questo mio video, sia da guardare, io trovo sia una delle mie emozioni più belle..e difficili..provate voi a scrivere foto per foto senza canovaccio.

mercoledì 6 marzo 2019

CI SCAMBIAMO PARERI SULLA BELLISSIMA ARTE DI SALIR MONTAGNE ??

Domenica, con molti amici, mi sono trovato in un posto bellissimo, Plose, davanti alle maestose Odle ad ammirare senza fiato la bellezza della natura. 


Ripensando poi a quei momenti, mi è venuto un dubbio..tutti aestasiati per la bellezza, ma io , a differenza loro, non vedevo solo il bello, ma ammirando Le Odle, con la slanciata Furchetta e il poderoso Sass Rigais coi loro magnifici versanti nord, immaginavo Solleder che saliva per la prima volta, o una delle prime, una diretta di sesto grado, proprio sulla Furchetta, oppure Messner che a 5 anni saliva il Sass Rigais per la ferrata.


Ecco la domanda che vorrei farti..
I GIOVANI, OGGI, SIA IN GHIACCIO CHE IN ROCCIA, VANNO FORTISSIMO, FANNO COSE IMPENSABILI PER NOI VECCHI..O ALMENO MOLTI DI NOI..
ma non ti sembra che manchi loro un po' della storia dell'alpinismo?? Quando alla GRANDE DI LAVAREDO, ho salito con Hans Kammerlander, lo spigolo Dibona, pensavo continuamente alla forza di uomini che aprivano vie grandiose su pareti impossibili e con mezzi forse  poco adatti..

L'altro giorno su un social, parlavo con unragazzo fortissimo che mi diceva che arrampica sul 8c+..alla mia domanda perchè non va a fare la Solleder o la Philiph Flamm in Civetta, mi ha risposto ..cosa è il Civetta?


La pensi come me che, nonostante la loro forza e bravura, molti giovani perdano in montagna il gusto del sapere??


Aspetto un tuo gradito parere..

domenica 17 febbraio 2019

I MIEI DUE LIBRI, INTERAMENTE SULLA VAL DI FASSA..se clicchi puoi leggerne liberamente un bel po'..non preoccuparti, non c'è l'obbligo di aquisto..


https://ilmiolibhttps://ilmiolibro.kataweb.it/libro/fotografia/408084/emozioni-



Una carrellata di foto, quasi tutte mie, sui posti che ogni volta, nonostante i tanti anni,mi fanno sobbalzare il cuore pieno di gioia..Una amica, molto più assidua di me sui sentieri Fassani, mi ha scritto che ha scoperto posti che non conosceva..e questo è il complimento più bello

istantanee/ro.kataweb.it/libro/narrativa/330125/non-dimenticatemi-vi-amero-sempre-2/


Una storia vera in molti casi, per fortuna non nel mio. Leggendo FASSA NEWS di qualche anno fa, in un articolo di Virna Pierobon , si raccontava di un padre che aveva assoldato una guida , per ripercorrere sul Catinaccio, se ricordo bene sulla via Steger, i luoghi dove suo figlio se ne era andato per sempre.  Scrivendolo , il racconto, il pensiero andava spesso alle guide , della valle e di tutte le montagne, che con passione e a proprio rischio di regalano gioie infinite..come non ricordare gli angeli, gli eroi del Natale che per tentare inutilmente altre vite, hanno preso la loro. Il complimento più bello?? a parte i tanti ricevuti, io che in treno leggendolo mi sono messo a piangere..

Emiliano..un innamorato delle emozioni Fassane..

lunedì 11 febbraio 2019

BENVENUTA PICCOLA BEATRICE..


Nonostante il freddo, tipico di questa stagione,
 nel mio cuore, nel cuore degli amici del tuo papà, come il sole caldo e confortevole di ogni nuova alba, ardeva una gioia infinita perchè sapevamo che eri arrivata, che avevi aperto gli occhi alla luce e stretto tra le tue piccole mani, i primi fili d'aria.
Mamma e papà , col loro immenso amore ti aspettavano ansiosi e curiosi di ammirare il frutto bellissimo del loro amore e sicuramente sapranno donarti ogni cosa che il tuo cuore, la tua voglia di vivere potrà desiderare. Il tuo babbo ti farà conoscere la bellezza della natura, con le montagne che spesso lo hanno fatto emozionare nello sforzo di salire in cima, lo hanno commosso nello scrutare un meraviglioso panorama, con molte volte dispettose nuvole che gli giocavano intorno. Ti porteranno al mare, a giocare con la sabbia e a correre verso le onde  capricciose e innocue che ti porteranno ulteriore divertimento e gioie banali, ma proprio per questo preziose.
Ma cosa più importante, i tuoi genitori ti sapranno amare e sempre , anche con magari fatica, accompagnare nel difficile cammino della vita, tenendoti per mano quando il giorno sembrerà buio e tetro e facendoti correre avanti quando , coraggiosa e speranzosa del futuro, vorrai provare a vivere come ogni persona merita, con un po' di pazzo coraggio nelle scelte da fare ma con sempre alle spalle, l'immenso amore che potrà darti chi ti ha chiamato alla vita..mamma e papà che, non dimenticarlo mai, per te ci saranno sempre.
Ciao Beatrice, benvenuta in questo, forse imperfetto, ma bellissimo mondo..


Emiliano

mercoledì 30 gennaio 2019

VAL DI FASSA FOR EVER


Ogni montagna ha il suo fascino, che sia un 4000 imponente e maestoso con i suoi bianchi ghiacciai , oppure una croda che altezzosa si alza all'improvvisa con la sua fuga di rocce  invitanti e verticali..o anche una bella montagna dalla quale si può ammirare l'azzurro di un lago o il blu infinito del grande mare..insomma, quello che importa è salire e arrivare dove le linee si baciano e il cuore rallenta per il sogno realizzato. Che poi io abbia un rapporto privilegiato con le cime della val di Fassa non è un segreto, ma io credo che le montagne siano tutte belle e abbiano tutte il loro perchè, basta mettersi in gioco, calzare gli scarponi e salire.

domenica 27 gennaio 2019

L'EMOZIONE DELLA MEMORIA..

Da qualche anno ormai, l'ultima domenica di gennaio, per festeggiare con gli amici del gruppo, il compleanno di molti che cade a cavallo di questa domenica, facciamo una escursione per le campagne della nostra terra, per poi trovarci a pranzo in una antica osteria e festeggiare insieme .
Da noi non ci sono montagne, proprio tutta piatta pianura, però credimi, i giochi  vivaci che la brina colora  sui campi e sui fili d'erba, regalano sempre sensazioni ed emozioni davvero belle.  Per non parlare del nostro fiume, quello che Renzo nei promessi sposi attraversa per scappare da don Rogrigo, quello che fa dire aLucia.." Addio Monti, sorgenti dell' Acque ",la nostra bellissima Adda, che placida e utilissima per i raccolti, attraversa le nostre campagne, creando in qualche punto, bellissime lanche e laghetti davvero spettacolari, specialmente se ghiacciati.  Comunque non èdi questo che ti vorrei parlare, ma di una emozione fortissima che ho provato a pranzo all'osteria, così intensa che mi ha fatto scendere qualche lacrima, fortunatamente non vista da nessuno. A fianco al nostro grande tavolo, eravamo in 14, c'era una famiglia con nonno , genero figli e nipoti e mentre mangiavo, forse per ancora nitidi ricordi, con gli occhi osservamo l'anziano signore e non so perchè il mio cuore si intristiva. Ad un certo punto ho capito il perchè..anche l'anno scorso c'era quell'anziano signore, ma quest'anno la mia anima notava una assenza, non c'era più la moglie. Il mio pensiero è corso subiton al mio anziano papà che, dopo 48 anni di matrimonio si era ritrovato improvvisamente solo, con l'unica compagnia, pur bella , ma mai completa, di noi figli con le nostre famiglie. Credimi, avrei voluto alzarmi ed abbracciare quell'uomo e davvero sentivo un peso nel cuore che mi faceva capire che prima o poi avrei pianto. Sai quando le lacrime mi sono scappate ?? A fine pasto ho visto il nonno frugare nel suo cappotto e con genti lenti e un po' impacciati, estrarre dalla tasca il portafoglio, togliere 20 euro e chiedere alla cameriera se avesse potuto darle 4 banconote da cinque euro. Una volta accontentato, ad uno ad uno le ha distribuite ai 4 nipoti. Ecco, in quel momento non mi sono più trattenuto e mi è apparsa proprio chiarissima l'immagine del mio papà che faceva lo stesso coi miei figli e nipoti e le lacrime non più trattenute sono scese copiose a bagnarmi un poco la faccia. Fortuna vuole che io sia molto raffreddato per cui nessuno si èaccorto di niente, però quell'emozione, quel gesto semplice e apparentemente banale mi torna continuamente in mente per cui ho voluto scriverlo per sfogarmi un po'. Perchè credo che spesso il senso della vita che si è scelto di intraprendere insieme con un'altra persona sia così berllo che il solo pensiero che un giorno finisca mi appare qualche volta intollerabile. Io ho vissuto vicino al mio babbo solo , per 19 anni, fino a quando non ha raggiunto la mia mamma, ho amici che vivono tuttora questo tormento e se ci penso più di tanto, anche una piccolacosa come oggi mi può commuovere fino alle lacrime. 
Sono un pò stupido?? 
Sono troppo sensibile??
 Probabile, il problema è che a volte la cosa fa molto male.


Emiliano

domenica 6 gennaio 2019

EMOZIONI FASSANE..la mia prima volta al lago Antermoia..da solo, meravigliato ed emozionatamente felice..


grazie a Simone Casella, del gruppo TREKKING MANIA, per questa splendida foto

In genere, quando mi viene chiesto un parere sull'escursione all'Antermoia, io consiglio, per la prima volta, di saliurci dalla val Duron,

 perchè, anche se non da sottovalutare, io la ritengo forse quella più alla portata di chiunque abbia un minimo di allenamento.


Io , invece , come prima volta, mi sono scelto un itinerario bellissimo , tosto ma di grande soddisfazione, ci sono arrivato dalla valle Udai, partendo da Mazzin e credimi ho ancora ricordi vivissimi ed emozionanti di quella splendida avventura, da solo e pieno di curiosità, perchè l'Antermoia lo sognavo fin da bambino.
Da Meida, dopo colazione, parto , già con calzatio gli scarponi , nonostante l'asfalto del Lungo Avisio, tanto sarà un attimo ad arrivare a Mazzin per immergermi in una valle tra le meno frequentate della zona. Credo che , come la val Grepa o la val Jumela, la valle Udai, sia il luogo che in estate vede meno visitatori e credo sia davvero un peccato perchè sono posti quasi magici. A proposito di magico, anche il lungo Avisio come bellezza non scherza, basta guardare oltre la propria testa e molti picchi Dolomitici si mostrano in sfumature molteplici.
Arrivato a Mazzin, inizio il bellissimo sentiero che entra nel lussureggiante bosco che , come al solito fa da splendida cornice, a mò di collier a rocce da sogno. All'inizio il fiato si fa grosso, ma la solitudine del luogo e la sua bellezza, compensano la fatica e le incertezze che mi colgono ad ogni escursione, fino a quando il passo prende davvero una forma regolare e la mente può vagare, insieme agli occhi, su meraviglie piccole e grandi che solo in montagna si possono cogliere..o forse credo, anche da soli, quando le parole non permettono distrazione ai pensieri.Arrivo alla cascata che, con un tuffo altissimo mi dicono scenda direttamente dal lago e mi vengono in mente le parole del cercatori di minerali Rizzi, di Vigo, che mi aveva consigliato di scendere in una grotta vicino a dove cade l'acqua per trovare cristalli di pirite, però sono solo, mi basterebbe una scivolata o un sasso caduto e potrei farmi male, quindi proseguo, oggi la mia meta è un'altra.



Ad un certo punto, il bosco finisce e mi trovo davanti ad una grotta bellissima, credo attrezzata per arrampicare visto i rinvii che pendono dal tetto, ma da qua il sentiero diventa verde , visto che supera prati , però s'impenna notevolmente. I muscoli però sono già caldi, la rotta è fatta, poi anche questo sentiero è caratteristico, perchè costeggia , fino a traversarlo, un torrentello che con salti e cascatelle porta a valle un po' di acqua che non so dove arrivi, ma porta al cuore col suo rumore continuo e mai fragoroso, veri fremiti di gioia. Inutile dire che qui i fiori si sprecano..insomma , come in un quadro di un grande pittore, sembra che ci sia una gara per suscitare meraviglia. Io credo di avere un grosso difetto quando vado in montagna da solo, vado troppo forte e infatti all'improvviso mi trovo sull'altipiano di Camelot, dove mi si aprono davanti agli occhi scenari che è poco chiamare meravigliosi.



Mi incammino verso passo Dona, accompagnato dal fischio delle marmotte e mi trovo davanti due sacerdoti che celebrano Messa in questo splendido scenario e penso che siano pochi i posti più belli di questo dove dare lode a Dio , per la Sua bontà e per la bellezza della Sua Creazione. Arrivo all'inizio per il passo e sulla destra noto passo Ciaregole, il sentiero che proviene dal Micheluzzi in val Duron e mi prefiggo di scendere la lì finita l'escursione..Poi andrà diversamente, però ti devo confessare un piccolo sogno che devo ancora realizzare. Da passo Ciaregole, parte una bellissima cresta , con roccia ed erba , che divide la val Dona dalla val Duron e finisce proprio sopra Fontanazza con una croce sopra una cimetta veramente esposta , quasi a vegliare su tutta la val di Fassa alta fino a Canazei, non è difficile ma da solo, ormai sono vecchio e stanco, mi fido poco.Prima o poi lo trovo un amico e questa cimetta sarà nostra.



Spinto dall'entusiasmo in un attimo supero passo Dona e visto che sono ancora fresco e ci ho messo molto meno dei tempi indicati, salgo anche la vicinissima, forse insignificante ma per me bella cima Mantel dalla quale però c'è una vista magnifica sui gruppi lontani, Odle, Pale, Monzoni e su cime che prima o poi dovrò salire, cima Uomo e molte altre , ognuna piùbella dell'altra. Probabilmente sono stupido a salire anche su piccole cime, però qualcuno che mi conosce dice che sono bulimico di cime..probabilmente hanno ragione.



Dal passo Dona, scendo velocemente al rifugio costeggiando bellissime e verticali pareti e arrivato mi viene un colpo, il lago non c'è, possibile che abbia sbagliato, il rifugio è giusto, si sarà mica prosciugato ?? Chiedo stupidamente ad un escursionista e questo mi rassicura, il lago c'è è solo dietro un piccolo promontorio che lo nasconde dal rifugio.. infatti lo trovo e non ci metto parole, solo alcune foto per farti capire l'emozione..









Mi mangio un panino con vista lago con la schiena appoggiata a mò di  poltrona su di un masso, con gli occhi sempre in cerca di visioni e sfumature sempre nuove, mi prendo un caffè al rifugio , perchè credo sia importante ricordare che i rifugisti sono i presidi di umanità in montagna e spesso il loro contributo è essenziale e mi appresto a scendere, però non lo faccio dalla val Duron, voglio una ciliegina sulla torta, salgo a passo Antermoia e scendo al rif. Principe, al Vaiolet e Gardeccia, poi sempre a piedi ritorno a Meida..



Se il racconto ti è piaciuto , più avanti descrivo la discesa, sul blog finita la lettura ci sono da cliccare delle caselle, fammi sapere se ti interessa il seguito..



                                                         Emiliano

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa