giovedì 31 gennaio 2013

STORIE DI IERI..la mia resistenza...figlio di una guerra minore


Ma più di tutto com'è bello il mio paese del quale intravedo il campanile dopo Terranova,dalla canna della bici del marito della Mangiapolenta.

Da noi c'è l'usanza, dalla notte dei tempi, di chiamare le persone col soprannome..adesso è un pò cambiato ,però per i vecchi è ancora così...Prova a immaginare la confusione quando sui manifesti funebri c'è solo nome e cognome...

 Questa vista mi commosse,era il 1 Luglio del '45 e mancavo da casa dal 20 gennaio del '42,quindi da più di tre anni e mezzo e ho fatto esperienze orribili.



Anche io, quando sto un pò via dal mio paese e vi ritorno, scorgo da lontano i quattro campanili che COME MANI ALZATE VERSO IL CIELO INDICANO L'INFINITO..come ebbi a scrivere in una mia emozione, mi si apre il cuore..perchè il posto dove sono nato, è per me unico e insostituibile...

Arrivato a Castiglione il compaesano che così gentilmente mi ha portato,mi lascia in Via della Vittoria(dove oggi ci sono i Carabinieri),perché voglio fare una sorpresa alla mia mamma.

Quante volte ho immaginato questa scena, mio padre e mia nonna che piangono nelle braccia uno dell'altro..è stato un pò come far rinascere un figlio che non c'era più..e sicuramente l'emozione era intensa e toccante..

Nonostante dall'8 Settembre del '43 fossi dato per disperso,lei non ha mai perso la speranza di un mio ritorno e infatti,avvisata a mia insaputa del mio arrivo da chi aveva aiutato,mi corre incontro con le lacrime agli occhi e mi abbraccia fino quasi a soffocarmi.

Ormai tutti questi non sono che dei ricordi,ma un giorno venni inviato al Consolato iugoslavo dove mi assegnarono una medaglia al valore con questa motivazione:





"Per la Sua partecipazione alla guerra di liberazione popolare dei popoli della Iugoslavia e per il Suo contributo alla vittoria comune sul fascismo e alla fratellanza e amicizia tra i popoli,conferisce al compagno di lotta la medaglia solenne in segno di riconoscimento e di gratitudine.
Belgrado,3 marzo 1981
Il Presidente



Nonostante tutto,i miei figli,nipoti,tutti i giovani non dovranno mai dimenticare che se oggi siamo liberi è grazie a tanti ragazzi come loro,chi più chi meno,hanno lottato e sofferto per dare a tutti un mondo migliore.

Il mio anziano papà, ha, come tutti del resto, molti difetti, ma ci ha sempre lasciati liberi di scegliere le nostre idee politiche ..infatti ognuno la pensa diversamente  dagli altri e a volte, quando ci si trova tutti, se si va sulla politica o sul calcio, è un cinema..proprio perchè non ci ha mai obbligati o condizionati a pensarla come lui e questo è un segno per  me di  democrazia e di onesta  semplice ma intellettuale..( lui non ha studiato ) e di questa libertà, come figlio gli dico grazie e volentieri la passo ai miei di figli perchè la sappiano  valorizzare come valore e principio per un  futuro migliore...

( Emiliano  8 continua )

mercoledì 30 gennaio 2013

VENT'ANNI..tanti auguri Sebastiano...

OGGI, COMPI VENT'ANNI E TUTTI A DIRTI...
SEMBRAVA IERI CHE...
E' VERO , SEMBRAVA IERI  CHE ARRIVAVI NELLE NOSTRE VITE COME IL SOLE CHE AL MATTINO FA RISPLENDERE TUTTO IL CREATO E RISCALDA ANCHE GLI ANGOLI PIU' FREDDI E BUI DELLA TERRA...
IN QUESTI ANNI SEI STATO LA NOSTRA GIOIA , IL MOTIVO DI UN AMORE PIU' GRANDE E VERO, LA SPERANZA IN UN FUTURO MIGLIORE...
FORSE , CON UN PO' DI DELUSIONE , HAI CAPITO CHE IL MONDO NON E' BELLO E FACILE COME TI SEMBRAVA DA PICCOLO, CHE I SOGNI SONO BELLI, MA A VOLTE VANI, CHE  NON SEMPRE LA FATICA DEL VIVERE HA , COME IN MONTAGNA, LA GIOIA DELLA VETTA A CONSOLARTI E AD ESALTARTI..
PER ME, PER NOI, FORSE PERCHE' TROPPO SENSIBILE, O FORSE PERCHE' TROPPO VERO, SEI SEMPRE STATO PIU' MATURO E RESPONSABILE DELLA TUA ETA'.. MA LA COSA PIU' BELLA CHE VEDO IN TE, E' IL TUO NON SCAPPARE DAVANTI ALLA SOLITUDINE E ALLA SOFFERENZA, SPECIALMENTE QUELLA DEGLI ALTRI..
TU HAI SAPUTO E SAI ESSERE OGNI VOLTA, AMICO PAZIENTE E VICINO E SE POI , ALLA FINE, QUANDO IL PEGGIO E' PASSATO , TI RITROVI SOLO, NON CAMBI  MAI LE TUE SCELTE E SEI SEMPRE PRONTO A RICOMINCIARE A VOLER BENE CON LA TUA PRESENZA...
HAI CAPITO , FORSE TROPPO PRESTO CHE, IL DIVERTIMENTO E LA FELICITA' SONO UN MEZZO E NON UN FINE DI QUESTA VITA E CHE L' ESISTENZA PIU' BELLA E' QUELLA SPESA , CON E PER GLI ALTRI...
GRAZIE PER ESSERE IN QUESTO MODO..FORSE DIFFICILE.....MA VERO E RARO COME UNA PIETRA PREZIOSA , DI QUELLE CHE CERCHIAMO INUTILMENTE SULLE NOSTRE AMATE MONTAGNE..
OGGI FAI VENT'ANNI...MA IO E' DA UNA VITA CHE SOGNO UN FIGLIO COSI'...


PAPA' EMILIANO...

sabato 26 gennaio 2013

IL MIO OLOCAUSTO..quando anche io sono responsabile dei dolori dell'uomo..

non riesco ad immaginare  certi posti, certi luoghi dove è esistito solo dolore, col sole...
per me ci sono posti e luoghi dove è sempre buio e la luce non risplende mai..
E qualche volta , uno di questi posti è il mio cuore..perchè, se anche mi sento a posto emi credo buono, sempre dalla parte giusta, molte volte, dentro di me , crescono e si moltiplicano i segni dell'odio...


Ogni volta che mi sento , solo io e pochi altri nel giusto, e non so vedere e capire il buono e il bello che ha dentro colui  che è diverso da me...
L'OLOCAUSTO STA METTENDO RADICI NEL MIO CUORE...

Ogni volta che giudico una persona dal posto dove viene ,senza capire che quello che conta è il posto dove si fa..e magari fare un pezzo di strada insieme, aiutandoci a vicenda..
L' OLOCAUSTO STA METTENDO RADICI NEL MIO CUORE...

Ogni volta che credo che il mio Dio, sia l'unico che possa esistere e non so cogliere l'amore che Lui, nella sua grande bontà,ha anche per chi non crede il Lui...
L' OLOCAUSTO STA METTENDO RADICI NEL MIO CUORE...

Ogni  volta che ai miei figli insegno le diversità senza cercare di capire o far capire che non essere uguali è una ricchezza e non un ostacolo a vivere lavita...
L'OLOCAUSTO STA METTENDO RADICI NEL MIO CUORE...

Ogni volta che chiudo gli occhi sulle ingiustizie del mondo...
che il mio troppo non mi basta mai...a scapito del niente che hanno in molti..in troppi
che il mio essere nato in un mondo più fortunato. mi fa sentire migliore..
che il mio vivere non ha pecche ne lacune ed è l'unico modo giusto..
L'OLOCAUSTO STA METTENDO RADICI NEL MIO CUORE....
 E SPERO CHE LA MIA INTELLIGENZA, PRIMA O POI ME LE FACCIA RINSECCHIRE..
PERCHE' LA VITA E' SOLE E LUCE...MA NON C'E' SOLE E LUCE NEI LUOGHI DOVE, ANCHE PER COLPA MIA  L' UOMO SOFFRE E MUORE...e nel mio piccolo, a volte per colpa anche mia...






EMILIANO...

DOMANI E' LA GIORNATA DELLA MEMORIA...io scriverò un'emozione , intanto leggi quelle degli ultimi due anni, ..PERCHE'..NON SI DEVE DIMENTICARE...




 LA MIA MEMORIA ...UN PO' OFFUSCATA..


c'era la pioggia,scendeva umida e fredda,
penetrava i laceri vestiti e i cuori delle donne e dei bambini,
spaventati dalla cieca solitudine di quella rotaia
che sembrava non finire mai e portare nel buio tremendo della notte...
I piccoli che non piangevano ,guardavano muti e rassegnati
i loro genitori ,con la speranza,sempre più vana,
di svegliarsi da un brutto incubo,come quando erano al caldo
nelle loro case e non al freddo pungente e mortale di questo immenso cortile..
Ma io dove ero quando il mondo bruciava persone innocenti???
Da che parte sarei stato in quegli anni bui e tetri??
Non è bello lasciare tutto ,gli affetti,i pochi averi sudati da una vita
la sicurezza ,sempre meno forte di una esistenza tranquilla..
essere additati ,squadrati e segnati a fuoco
solo per fare parte di un popolo che tutti indicano come la causa di tutto,
aver vergogna della propria storia ,del proprio essere ,della propria cultura
solo perchè qualcuno ,con una stella gialla ,ti ha marchiato
e maledetto a vita...la poca che poi saprà rimanere..
Ma io dove ero quando il mondo bruciava persone innocenti???
Da che parte sarei stato in quegli anni bui e tetri??
Fissare nella mente devastata e stanca,le immagini tristi dei volti cari
con neanche la più piccola speranza di rivederli splendere come una volta..
Avere la certezza ,nei frettolosi e crudeli saluti,
che quasi sicuramente sono gli ultimi in vita e che occorrerà
aspettare la terra che Lui l'Onnipotente ci ha promesso
e che ci donerà la felicità eterna e futura..
Cacciare e ingoiare le lacrime per dare a chi si ama,
una parvenza falsa e inesistente di speranza e di salvezza..
Chiudere gli occhi per non vedere gli ultimi passi
verso la morte delle persone che tanto si sono amate
e che non torneranno più..
Avere la speranza crudele ma vera ,di chiuderli al più presto
a questo mondo che non ha niente di umano...
Ma io dove ero quando il mondo bruciava persone innocenti???
Da che parte sarei stato in quegli anni bui e tetri??
Non so da che parte sarei stato e non c'ero ..
però di una cosa sono sicuro, farò ogni cosa che posso
affinchè nessuno dimentichi ,perchè dimenticare può diventare ,
col tempo che passa ,
un modo per ripetere e rinnovare l'orribile dolore,
un dolore che non deve esistere..
MAI PIU' ...MAI PIU' .. MAI PIU' .

Emiliano


RICORDARE SERVE A NON FAR SUCCEDERE...MAI PIU'





i lunghi filari di pioppi,che carichi di brina si piegano e sembrano cedere al peso dell'inverno,mi mettono malinconia e mi fanno andare ,col pensiero ,a cose successe molti anni fa,ma purtroppo sempre dolorose..
Mi vengono in mente le lunghe e tristi file di persone,uomini donne e bambini ,che scendevano dai treni per andare ,senza nessuna colpa ,verso sinistre costruzioni dove ,per la maggior parte di loro ,ci sarebbe stata la morte..
Quante volte ho pensato dove fosse Dio quando ,ancora una volta Caino alzava la sua mano omicida contro il povero Abele..quante volte ho capito che la libertà che il padreterno ci dà si può anche usare per fare il male...Se ascolto attentamente il lieve fruscio della brezza tra gli alberi ,mi sembra di sentire i lamenti di innumerevoli innocenti che salutano senza colpa questo mondo infame...e se guardo le foto dei mucchi di cadaveri buttati a casaccio mi sembra di vedere ,tra le facce dei bambini o degli altri innocenti la faccia del Cristo che ha pagato per tutti il male del mondo..
Io ringrazio il Signore di non esserci stato in quel pezzo schifoso di storia .
, ma mi sorge un dubbio insistente e fastidioso nella sua cruda verità...SE IO CI FOSSI STATO ,AVREI CERCATO DI FARE QUALCOSA PER LORO O COME TUTTI ,PER PAURA O PER CONVENIENZA AVREI FATTO FINTA DI NIENTE ?? una risposta non me la darò mai ,ma penso che,affinchè non capiti più , non bisogna dimenticare.. e stare sempre attenti che non si possano più tollerare situazioni in cui ,un uomo possa ucciderne un altro solo perchè è diverso da lui..e allora,il mondo ,questo nostro bellissimo mondo ,sarà un posto migliore per tutti ....

EMILIANO

venerdì 25 gennaio 2013

STORIE DI IERI..la mia resistenza..figlio di una guerra minore...



C'eravamo lasciati col giuramento contro il nazismo e ogni tipo di fascismo e da quel momento cambia la mia guerra..avrei combattuto volentieri per la mia patria, ma ne ero troppo lontano e comunque mi sembrava in ogni caso e giocoforza, di servire una causa tragica ma giusta...
Da quel giorno è stato tutto un susseguirsi di imboscate a Scatina(paese ustascia) dove la gente ci ha accolto come liberatori,o come a Virovitica dove abbiamo assaltato un convoglio di viveri per i tedeschi e con nostra grande gioia abbiamo messo qualcosa di decente sotto i denti. In quell'occasione mi ricordo che un mio comandante mi aveva dato come premio una pagnotta di un chilo con la raccomandazione di farla durare tre giorni;ebbene dopo due ore lo avevo già finito e ho dovuto stringere la cintura per il resto del tempo.

Pensavo spesso a queste parole in questi giorni, quando, in ospedale , dovevamo quasi obbligare il papà a mangiare perchè deperiva a vista d'occhio e guardandogli gli occhi umidi di commozione e di pianto mi immaginavo i tempi lontani in cui non mangiare era un obbligo  e non una scelta anche se causata dalla malattia..


Il resto della mia Resistenza porta i nomi di Giurgiuvac,dove abbiamo assaltato il comando di presidio dei nazisti,oppure Sirocopoli,Nasice,Morticina,Ossiec,Krisevac dove,tra attacchi a sorpresa,imboscate e distruzione di ponti ferroviari,la noia non la faceva mai da padrona. Ma la paura si.....quanta paura,se non terrore cieco di essere ucciso... proprio quando la guerra  stava per finire...almeno così si sentiva dire...quanto scappare ho fatto..a gambe e anche l'arma levate...



Quando siamo entrati a Trieste è stata l'apoteosi e ancora oggi la considero una delle città più belle che abbia mai visto...Che sia l'emozione dei ricordi ???



Intanto in Europa la guerra era già finita e noi ci trasferimmo a Marborg,in Austria,dove finalmente ci meritiamo il sospirato riposo:facciamo un mese filato a cantare,bere,mangiare e a ballare ogni sera. Questa pazza gioia però non potrà mai cancellare le atrocità viste e il ricordo di tante giovani vite,sia da una parte che dall'altra,stroncate inutilmente.
Alla fine,nonostante il dolce e meritato far niente,la nostalgia del mio paese prevalse su tutto e appena mi capitò di trovare un camion diretto in Italia,ci salto sopra senza neanche voltarmi a guardare la terra he nel mio piccolo avevo contribuito a liberare. A Trieste ringraziai il camionista e presi il treno. Verona,Brescia,Milano,Lodi,Casalpusterlengo. Com'è bella l'Italia e libera lo è ancora di più.
E permettimi, un pò, un cicinin è anche merito mio..

( Emiliano   7  continua )

mercoledì 23 gennaio 2013

IL SILENZIO CHE PARLA....attimi unici e indimenticabili...

TRA I TANTI MIEI DIFETTI, C' E' QUELLO DI AVERE TROPPE PAROLE..
DI NON SAPERE  FARE SILENZIO E DESERTO DENTRO DI ME..
PER GUARDARE MEGLIO IL GRIGIO E LA LUCE DELLA MIA ANIMA OPACA...
MA DAVANTI ALLO SPETTACOLO COMUNE  MA SEMPRE UNICO
DI UN TRAMONTO,
COI RAGGI ROSSI E CALDI CHE MI ACCAREZZANO DOLCEMENTE IL VISO, 
LE PAROLE SONO UN INUTILE SPRECO .
E DEVO SOLO IMPARARE AD ASCOLTARE , COL SUO BATTITO CONTINUO,
L'AMORE DEL MIO PICCOLO CUORE...
NON E' UN SILENZIO STERILE E POVERO,
MA RICCO DI EMOZIONI CHE SONO MUSICA PER LA MIA VITA...
IN QUESTO NON PARLARE, C'E' TUTTO L'AMORE , ANCHE SE E' SEMPRE TROPPO POCO,
CHE IL MIO VIVERE PRENDE DALLA VITA
E CHE IL MIO CAMMINARE FELICE E FORTE NELLA VITA, 
SA REGALARE AGLI ALTRI SOTTO FORMA DI COMMOZIONE...
QUESTO SILENZIO  E' RICCO DI PAROLE NON DETTE 
E DI FRASI NON FATTE  E ARRIVA DIRETTAMENTE
DALLA FONTE DELLA VITA, 
QUELLA CHE SA DARE UN SENSO A TUTTO
ANCHE AGLI ATTIMI CHE SEMBRANO INSULSI E INUTILI...
A VOI , MIEI AMICI, CHIEDO DI SAPERMI ACCETTARE 
CON TUTTI I MIEI DIFETTI
E DI SAPER CAPIRE CHE , ANCHE SE NON SEMBRA, 
A VOLTE ,. NEL PROFONDO DELLA MIA ANIMA...
DOVE C'E' SOLO AMORE, 
E' IL SILENZIO CHE PARLA,
NONOSTANTE LE MIE FRAGILITA' E DIFETTI
E A VOLTE FA SCOPRIRE NEL MIO NULLA ;
COSE GRANDI...



 EMILIANO...

martedì 22 gennaio 2013

STORIE DI IERI...la mia resistenza..figlio di una guerra minore..

A volte i ricordi, con l'eta' che passa velocemente e con la vecchiaia che avanza, sono un pò come l'arcobaleno..vivido e lucente subito dopo la pioggia, ma evanescente e delicato quando ritorna il sole...solo certi attimi vissuti, ti fanno tornare alla mente attimi dimenticati, un pò  come il primo fulmine nella notte che annuncia l'imminente temporale...
Molti anni fa, a Palma di Maiorca, insieme a mia moglie Maria..( la brunetta della cascina nell'emozione che mio figlio Emiliano mi ha scritto  AL PARTIGIANO NONNO BASSANO  ) già sull'aereo per tornare in Italia, viene segnalata un'avaria ad un motore e quindi un cambio di aereo......ebbene quel fatto mi ha portato alla mente la stessa cosa successa a Rodi , subito dopo l'armistizio, appena fatto prigioniero e salvato dal trasferimento in un campo di lavoro in Germania da un'avaria ai motori dell'aereo..se fosse andato bene , dove sarei ora?'?'


E allora affiorano alla mia mente altri ricordi, alcuni belli , altri brutti..come il caro Francesco ,un mio compaesano che adesso non c'è più , ma che in guerra, proprio a Rodi, essendo nella sanità , mi ha dato una preziosa mano, specialmente con viveri e compagnia..per andarlo a trovare  un giorno sono stato arrestato e ho è passato una notte in gattabuia , per poi essere liberato il giorno dopo..
Oppure Ascanio, che stanco della prigionia è voluto tornare al nostro paese Castiglione d'Adda fuggendo in mare su un bidone vuoto di benzina..povero Ascanio, in paese non sei mai arrivato e quando guardo il monumento ai caduti e non trovo il tuo nome e nemmeno quello di tuo fratello anche lui disperso, mi si stringe il cuore...


Come è strano il destino.. e cinico, dà e toglie a suo piacimento.. con Enrico di Mantova, si era in perlustrazione quando un gruppo di tedeschi ci ha visto.. io sono scappato per i fossi sfruttando le frasche degli alberi, invece lui ha preferito nascondersi in una stalla, in una mangiatoia , di quelle che nelle nostre cascine sono contro il muro...gli sembrava la scelta più sicura e logica..ho sentito degli spari scappando e non ho saputo più niente di lui...
Non so se ci sia una logica in tutto questo , se non che il fato è capriccioso e imprevedibile e io certe cose le posso ricordare e raccontare e altri , non meno meritevoli , ma senz'altro meno fortunati no.. e magari non hanno neanche un posto dover  riposare il sonno dei giusti, cullati dal ricordo di chi li ha amati...

Quando penso a tutte queste storie, mi viene in mente una famosa e bellissima canzone di Roberto Vecchioni..SAMARCANDA...
la nera signora dice al soldato che da due giorni scappa col cavallo più veloce che il re gli ha
regalato
TI ASPETTAVO QUI PER OGGI A SAMARCANDA, ERI LONTANISSIMO DUE GIORNI FA, HO TEMUTO CHE, PER ASCOLTAR LA BANDA NON FACESSI IN TEMPO AD ARRIVARE QUA..


il destino decide, ma ogni nostro attimo non è che un movimento in più verso le braccia della nostra meta finale...
 (  EMILIANO  6  continua  )

domenica 20 gennaio 2013

STORIE DI IERI....la mia resistenza..figlio di una guerra minore...

il mio ,allora giovanissimo papà..
arruolato , quasi a forza, nelle truppe di Tito, per mio padre comincia una nuova guerra..forse la vera guerra..i suoi ricordi sono tutti in quel periodo, forse perchè , col senno di poi , si sono rivelati gli anni della guerra più..non giusta, perchè la guerra è sempre sbagliata, ma forse più utile...

Chi non aderisce è libero di scappare dove vuole..Ma io, che non  conosco niente del paese che mi circonda, mi ritrovo in un attimo in testa la bustina con la stella...
In coscienza la consapevolezza che d'ora in avanti sarei diventato un irregolare..MA ORMAI COSA C'ERA DI REGOLARE IN QUEL CONFLITTO??' NON SI CAPIVA PIU' NIENTE..
minacciato dagli ustascia, dai nazisti  e dai fascisti...ma con nel cuore la certezza di essere un combattente di una causa che se fosse stata portata a termine avrebbe permesso a me e ai miei eventuali figli e nipoti e a tutti gli altri di vivere in libertà, tranquillità e finalmente in pace..si spera..

I giovani di oggi, che senza memoria inneggiano ad un roseo passato di cui non sanno niente,quando uno solo decideva vita e morte, dovrebbero ricordare queste cose...
Per questo oggi mi inalbero quando qualcuno inneggia con nostalgia al fascismo..

Comunque eccomi arruolato nei partigiani di Tito, nella Occeska brigata 12" divisione Treccia Armia, a fare sporadiche azioni di sabotaggio e una guerriglia sporca e insidiosa..
Devo convincere la gente del posto ad aiutarci o a seguirci, vedere i miei compagni e amici cadere sotto i colpi dei nemici  o anche dei nostri ( Anselmo ) , a colpire da lontano  e poi scappare più forte che posso..
Nei due giorni successivi non facciamo altro che scappare inseguiti spesso da aerei nemici  che intensamente ci mitragliano dall'alto..Non ho mai apprezzato così tanto  " le gabade " come chiamiamo noi le rive dei fossi asciutte, dove  era giocoforza buttarmi per sfuggire a quei colpi mortali...



Finalmente a Sernagore il giuramento..tutti allineati, sbarbati , freschi e puliti ad urlare, nelle nostre divise di fabbricazione Inglese, davanti al comandante Tito..
         SMIR     FASCISMU    E    SLOBODA   NANDI
               ( morte al fascismo e libertà ai popoli  )


il mio babbo adesso..

( Emiliano  5 continua )


sabato 19 gennaio 2013

STORIE DI IERI....la mia resistenza...figlio di una guerra minore..

Il  6 marzo dello stesso anno ( 1944 ) , con marce forzate trasferimento a Belgrado  nel campo di concentramento  di Tocider e infine l'8 aprile, trasferimento a Petervaredin in Ungheria, a tagliare boschi, per il pregiato legno a sostegno della grande nazione germanica...
A parte la fatica degli spostamenti, che non erano proprio gite, i tedeschi , probabilmente, con queste fatiche contavano , e spesso ci riuscivano, di eliminare con lo sfinimento, quanti più prigionieri possibili..o perlomeno i più deboli...
Finalmente , il 25 agosto, in un caldo giorno d'estate, la svolta per me e per molti miei compagni..
Noi prigionieri, scortati dalle guardie tedesche,tornavamo stanchi e sfiniti dal duro lavoro, verso il campo, quando dai cespugli circostanti, cominciava  una tale violenza di fuoco che spargeva la nostra colonna nel caos più totale ...
Ovunque, intorno a me, gemiti e corpi che cadono e solo la mia fortuna e forse la prontezza di spirito nel gettarmi in un fosso asciutto, tanto somigliante a quelli della mia amata terra lombarda, mi ha permesso di salvarmi , ancora una volta, la vita da quel fuoco sconosciuto..( AMICO O NEMICO ?? )
Purtroppo trentadue miei compagni di prigionia e di sventura non sono stati abbastanza svelti o fortunati e ora riposano in pace, lontani dai loro cari e vivi solo nello struggente ricordo di chi li ha amati e non li dimenticherà mai, insieme ai nostri carcerieri, in quella triste radura dove sono morti per mano di coloro che volevano salvarli..
Rannicchiato in quel fosso, schiacciato più che potevo, con le pallottole che fischiavano intorno, in mezzo a quel macello di giovani vite, colpevoli solo di avere bandiere diverse, invocavo spesso la mia mamma e la Madre Celeste che ancora una volta mi dessero una mano nel poter vedere Castiglione la mia terra natale..

gruppo marmoreo posto nella chiesa parrocchiale , raffigurante l'Assunta..


Maria , la Madonna,  la madre di Gesù, è la patrona del nostro bel paese e in chiesa parrocchiale c'è una bellissima statua di marmo bianco che la raffigura assunta in cielo..Per noi Castiglionesi è un pò un simbolo e spesso, anche io , in montagna , nelle situazioni pericolose, penso a Lei come la mamma che si china per aiutare i suoi figli...

chiesa parrocchiale di Castiglione d' Adda...


Finalmente, spentesi , dopo un tempo infinito, le ultime raffiche di armi, e diradatasi gli ultimi fumi, vedo venire verso di medegli uomini abbastanza malconci, così malvestiti che sembravano dei briganti ma , con a loro capo una persona che dimostra di avere molto carisma e molto coraggio.
Il comandante ha i gradi da maresciallo  e comanda questi irregolari che hanno giurato  di servire la libertà e di combattere il fascismo in ogni sua forma e colore..
Si chiama Tito  e ci chiede personalmente di passare nelle sue bande di partigiani...

Io credo che non ci fosse molta libertà nella scelta,se anche il mio papà avesse scelto di non aderire, cosa avrebbe potuto fare in un paese che non conosceva, prigioniero e nemico di tutti???
La guerra ormai gli aveva fatto capire che quello che contava era portare a casa la pelle e poi forse gli ideali di questi uomini era diversi, forse migliori di quegli altri FORSE..???
Il futuro poi della vita di Tito non è proprio rose e fiori ..ma questo a mio padre non si può impuntare come colpa...o no ???


(  Emiliano 4 continua )

giovedì 17 gennaio 2013

IL CORAGGIO ....E FORSE L'AZZARDO DELLA MATURITA'...'

A volte mi capita..
e ti confesso che mi vengono i brividi di freddo, 
 di sentire una mamma, parlando dei propri figli, 
 dire che i figli devono essere liberi
 e devono provare tutto , anche la droga....
A parte che , sempre secondo me, la libertà dei suoi figli, si deve fermare al limite di quella dei miei, altrimenti  è bullismo bello e buono, mi sembra che a questi genitori manchi  un pò il senso delle cose...
Essere liberi non è fare quello che si vuole, ma fare quello che è giusto.. e il fatto che qualcuno soffra e abbia dispiacere nel nostro comportamento, non mi sembra di fare le cose giuste...
IO NON VOGLIO INSEGNARE NIENTE A NESSUNO, MA CREDO CHE SPESSO LA NOSTRA VOGLIA DI CONCEDERE LIBERTA' AI NOSTRI FIGLI, NON SIA ALTRO CHE UN COMODO ABDICARE AL NOSTRO RUOLO DI EDUCATORI...
Certo che educare è fatica , specialmente oggi, però è imperativo di noi genitori farlo, senza continuare a lamentarsi dei tempi malati o continuare a dare colpe ad altri dei nostri momentanei insuccessi...
Mi piace chiamarli insuccessi e non fallimenti, perchè i conti si faranno alla fine e magari non saremo neanche noi a farli ma altri...A ME PIACE PENSARE DI ESSERE RESPONSABILE SOLO DELLA SEMINA E DEL CRESCERE DEGLI IDEALI, POI SARANNO ALTRI SPERO A RACCOGLIERE...
Per me educare è come fare una salita in roccia...
la parete è ripida, faticosa repulsiva, ma io che mi sento esperto vado per primo e provo i passaggi...
chi viene dopo di me,arrampica sicuro perchè se dovesse cadere è trattenuto dall'alto e non si farebbe male
però con questa certezza può provare, sempre seguendo la via logica, altre varianti, magari più logiche o più belle...quello che conta è che alla fine il cammino è già segnato ...E L'AVVENTURA DELLA VITA E' PIU' ESALTANTE....PERCHE' C'E' SEMPRE IL RISCHIO DI CADERE, PERO' E' MINORE QUELLO DI FARSI MALE..
MAGARI SBAGLIO , MA PER ME , LA BELLEZZA E LA FATICA DELL'EDUCARE E' QUESTO, POI MAGARI O SENZ'ALTRO LORO SARANNO MEGLIO DI ME...MA LA RETTA VIA L'HO INDICATA IO....E LA LORO LIBERTA' E' STATA PROPRIO QUELLA DI SEGUIRLA E VIVERLA FINO IN FONDO, PER POI SCEGLIERE LIBERAMENTE,IL SENSO VERO DEL VIVERE...

TU COME LA PENSI ???

EMILIANO...

mercoledì 16 gennaio 2013

IL MIO POSTO DI LAVORO...

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STORIE DI IERI..la mia resistenza, figlio di una guerra minore...


Da molto tempo si era già capito che la guerra per l'Impero non sarebbe stata ne facile ne sicura,per cui speravo di riuscire ad imboscarmi fino alla fine del conflitto.
Al diavolo il coraggio, credo che allora mi interessasse di più la vita che la gloria..ero una del milione di baionette, ma forse la mia e anche molte altre era spuntata...
Per la verità,io non sono mai stato molto propenso alle battaglie,abituato a lavorare fin da piccolo per la prematura scomparsa del mio papà,cercando di vivere la mia vita con dignità e lavorando sodo. Penso che al Creatore che mi giudicherà potrò mostrare solo le mie mani callose,il mio carattere un pò burbero e la certezza,nonostante tutto,di non avere mai,consapevolmente,ucciso nessuno (nel senso che non ho mai sparato a bruciapelo ad un uomo come me,anche se era mio nemico).
Tra l'altro un regalo della guerra è stata la svalutazione del denaro che mi era stato dato per l'incidente di mio padre,che se prima di partire erano un capitale(6800 lire nel '42),nel '45,al mio ritorno,sono bastati solo a comprarmi un cappotto.

Come in tutte le guerre, che pagano sono sempre i poveri, molti con la vita, altri con l'esistenza cambiata per sempre e segnata da ricordi e incubi..

Comunque a Rodi  si stava abbastanza bene nonostante il lavoro duro finchè,improvvisamente,l'8 settembre del '43 cambiò tutto il senso della mia guerra. A noi italiani venne chiesto di aderire alla nuova repubblica alleata coi tedeschi,e davanti al rifiuto di molti di noi(non tutti),fummo dichiarati prigionieri e internati in un campo di lavoro forzato. Non dimenticherò mai le facce di molti ex compagni liberi al di là della rete.

Poi nel dopoguerra sono entrati tutti nel calderone della guerra vinta, ma quanti aderendo alla repubblica sociale, hanno forse fatto durare più a lungo la guerra???

L'anno 1944 doveva essere l'anno cruciale per il mio destino,quello che forse avrebbe dato un senso(se ci può essere un senso) alla mia partecipazione al conflitto. Il 1 gennaio di quell'anno fui trasferito forzatamente ad Atene (Capodanno indimenticabile su barconi strapieni) e  il 2 febbraio trasferimento a  Raduska in Bulgaria,sulle chiatte che trasportavano farina,per lavorare in una miniera di ferro.

Emiliano ( 3 continua )

lunedì 14 gennaio 2013

STORIE DI IERI...la mia resistenza, figlio di una guerra minore...




avevo lasciato il partigiano Pietro, nonno Bassano per i miei figli e nell'introduzione spiego il perchè, nelle gelide acque di un fiume, preoccupato per il suo fucile e circondato dai nemici..ce la farà a uscire????
E' vero che la fortuna è cieca e che ognuno di noi ha il suo destino segnato, pensavo di non farcela a scamparla e invece...
Ogni tanto si sentono in lontananza colpi isolati e scariche sempre più vicine e,approfittando di qualche pausa del fuoco nemico,riusciamo a scappare attraverso i campi e ad arrivare in un paio d'ore in un posto più sicuro(avevo una fifa boia,tanto che nel correre mi si sono asciugati addosso i vestiti da capo a piedi).
Comunque l'arma è salva.
 Del mio gruppo di quarantacinque uomini,siamo rimasti in otto.
Quante giovani vite sprecate e spente per l'arroganza e la pazzia di qualche paranoico delinquente che se proprio vuole potrebbe farsela lui la guerra insieme a qualche suo simile,oh no?
COME SONO D'ACCORDO, LA GUERRA NON HA MAI RISOLTO QUESTIONI, ANZI LE HA AGGRAVATE, LASCIANDO SOLO SCIE TRAGICHE DI DOLORE E MORTE...
Io in guerra ci sono dal 20 Gennaio del '42 di stanza a Verona,dove speravo che la terribile tragedia che avvampava l'Europa mi passasse sopra senza toccarmi. Pia illusione! Il 6 Giugno del '42 partivo per la Grecia -Atene,Rafina,Maratona- ,dove mi aggregavano al 331 Fanteria della Divisione Brennero.
La guerra proseguiva senza azioni per il mio distaccamento,per cui chiedevo e ottenevo il 12 Settembre del  '42 il trasferimento all'isola di Rodi,50 Magazzino Speciale Genio

Emiliano ( 2 continua )

sabato 12 gennaio 2013

STORIE DI IERI....la mia resistenza...figlio di una guerra minore...

questi racconti che scrivo,in ricordo della sua guerra partigiana, il mio papà me li ha anche ripetuti nei giorni del delirio per colpa dell'ischemia, ricordava esattamente cose successe più di sessant'anni fa, per dimenticare che due ore prima era venuto a trovarlo in ospedale mio fratello....
Io racconto in prima persona immedesimandomi nel suo vissuto...

                                             
            SITUAZIONE QUASI ESTREMA....
                                   e comica...
Probabilmente la situazione in cui mi trovo,in altri frangenti,sarebbe comica (o da ricovero ) ma la guerra spesso, e questo è uno di quei casi,ci pone davanti a situazioni che sarebbe un eufemismo,(e di quelli esagerati ) chiamare paradossali....

Oggi è il 17 febbraio 1945 e da ore ormai,sono immerso nelle acque gelide e insopportabili, di questo fiume presso Morticina, ( SLAVONIA ) con le mani fuori dall'acqua per reggere il mortaio Bric...
Il corpo comincia e non vuole smettere, ad avere sussulti e dei brividi atroci di freddo, ma nei boschi intorno gli Ustascia Croati,con i loro amici nazisti, di cui sono fieri e crudeli alleati, ci hanno accerchiato e sono pronti a fare una strage passandoci tutti per le armi...
Vorrei buttare l'arma e scappare ma il ricordo di Anselmo e del Natale  "44 mi fa desistere da qesta tentazione folle e micidiale, anche se logica in altri tempi....
Prima della guerra , Anselmo, era un macellaio , mi sembra di Cremona , se la memoria non mi inganna,e dopo varie vicissitudini, simili alle mie e a quelle di molti altri, era entrato , come molti italiani, nei partigiani di Tito, che cercano di liberare questo bel paese che è la Yugoslavia...
Disgraziatamente, la settimana prima del suddetto Natale, per una fuga disperata e precipitosa, aveva perso il mitra e la sentenza del comandante di reparto era stata crudele e inflessibile, la fucilazione...quel mitra avrebbe potuto uccidere molti di noi...
Anselmo, davanti al plotone piangeva e piagnucolava come un bambino..( e come dargli torto ) e noi italiani che eravamo dovuto per forza assistere , per imparare dicevano,  ringraziavamo il Signore
sia pernon essere al suo posto, , sia di non far parte di chi avrebbe sparato...
GIA' LO SAPEVO, MA DA QUELLE LACRIME HO CAPITO, ANCORA DI PIU',CHE IN GUERRA, DA QUALUNQUE PARTE SI STIA, SI E' SEMPRE NEL POSTO SBAGLIATO...
Anche se combattevamo un nemico crudele e sanguinario, spesso molti di noi sapevano fare altrettanto, solo per la logica della guerra...



Emilano.... (  1 continua.. )

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa