sabato 25 luglio 2015

IL MIO TERZO LIBRO..LA PREFAZIONE..

                        PREFAZIONE
e sono arrivato al mio terzo  capitolo delle emozioni condivise...e mi permetto ancora di bussare alla porta della tua pazienza, per condividere con te, la gioia , ma anche la fatica del vivere..o del sopravvivere??
Anche questo è molto personale e metto in gioco parecchi miei sentimenti, moltissime emozioni che mi graffiano l'anima..e  ti assicuro spesso fanno male.  Ma per me, lo scrivere, è un modo per elaborare e accettare  lo svolgersi della vita , anche nelle sue occasioni tristi e dolorose. Io non speculo sul dolore e se , mettendomi in gioco, ci scrivo, è perchè  probabilmente è l'unico modo che ho io , quasi sempre, per sopportarlo. 
A gennaio, con il dolore bruciante e incredulo per mio fratello, ho scritto di getto delle emozioni , e solo leggendole alla sera , sono riuscito a piangere copiosamente , come avevo bisogno fin dal mattino.
In questa mia nuova pazza avventura ci sono tutto io, con le mie gioie , le mie ansie, i miei sogni, i miei amici, il mio mondo insomma, con tutti i suoi difetti e banalità, ma con la gioia e lo sforzo infinito dell'esistenza..
Vorrei che il mio libro fosse, per chi ne avrà la costanza di leggere, come un viaggio negli attimi della vita.  Della mia vita, ma a pensarci bene, forse la vita di ognuno di noi.  Ci sono i luoghi della mia anima, quelli che mi danno infiniti ricordi e quelli che mi fanno sentire vivo ogni volta che il mio pensiero vola per  respirare un pò meglio, sentire un pò di felicità. Ci sono le persone che mi sono vicine e quelle che mi hanno lasciato , regalandomi attimi di dolci periodi vissuti insieme, ma che mi hanno lasciato anche un vuoto doloroso.  Ci sono i miei amici e amiche di oggi , ai quali ho rubato una sfumatura per creare un'emozione e spero ne siano felici..poi  se anche una emozione è dedicata ad una persona, credo ci siano molte persone che ci si possano trovare..per cui è dedicata a tutti e a tutte  le persone che mi sopportano pazientemente. C'è la montagna e l'amicizia come valori assoluti  e ci sono tante altre emozioni che mi aiutano molte volte a non perdere la strada.  Questa volta ci sono anche alcuni miei amici  poeti Castiglionesi, del mio paese, che ho voluto invitare perchè ho sempre tutto da imparare da chi ne sa più di me e riesce spesso ad emozionarmi..la cosa bella è , che nessuno di noi è intellettuale, ma siamo tutti persone semplici, però capaci di dare un senso e un nome ai nostri sentimenti e una speranza sempre nuova ai nostri sogni. Insomma, come al solito c'è un pò di tutto. Ma la cosa più importante è che nelle mie emozioni ci sono persone per me grandissime, dal primo all'ultimo, che spesso sanno oppure hanno saputo asciugare qualche mia lacrima, sanare qualche mia ferita e questo vuole essere per me un grazie della loro amicizia.  Poi ci sono..ma credo sia meglio che ti inviti a leggere , pagina per pagina ..e buona lettura..o meglio..buon viaggio..


                                Emiliano

giovedì 23 luglio 2015

CUORE MIO...


cuore mio ,quante volte il peso non sempre leggero della vita,mi farebbe venir voglia di strapparti dal mio petto ,dove il tuo possente ma lento incedere regala alla mia esistenza attimi su attimi in questa avventura che è la mia esistenza..
Non sempre il tuo agire è andato di pari passo col cervello e per colpa tua ,di come sai essere tenero ed amare , mi sono trovato in situazioni spiacevoli..
Avrei potuto evitare di dare la mano alla persona che mi stava vicino,perchè col cervello sapevo che non sarebbe cambiato niente ,ma tu hai continuato a farmi insistere per essere presente ed aiutare anche chi non lo meritava..
Nel mio lungo girovagare per le montagne,i miei sogni più belli ,mi hai saputo dare sensazioni che il pensiero neanche immagina,mi hai fatto capire l'importanza del fiore che ,coi suoi splendidi colori ,magari vive solo un giorno ,però regala un anticipo di paradiso..
Mi hai fatto capire che la cima è bella ,solo se poi mi sa caricare e mi resta nel tuoi anfratti più profondi per farmi guardare l'azzurro del cielo con occhi e mente diversi..

Mi hai dato la gioia di offrirmi tutto e per sempre ad una persona che mi ha aiutato e mi aiuta a vivere e fin dal primo momento hai capito che era lei la mia cima più ambita ,quella che mi avrebbe reso felice..Cuore mio ,nonostante tutti i difetti che hai ,che poi sono i miei difetti...non ti cambierei mai con nessun altro perchè mi hai insegnato che quello che conta nella vita è solo amare...anche senza essere corrisposti ,ma l'amore regala alla vita linfa nuova..

lunedì 13 luglio 2015

I CENTO CINQUANTANNI DELLA PRIMA SALITA AL CERVINO..



150  anni fa, il 14 luglio 1865, la mia montagna magica, IL CERVINO, accoglieva sulla sua cima , per la prima volta i piedi di sette intrepidi uomini..quattro di loro non torneranno da quella  impresa, ma il sogno loro realizzato, avrebbe poi accompagnato il vivere di molti altri..dedicata a CROZ, HUDSON, HADOW e Lord FRANCIS DOUGLAS..



IL MIO CERVINO, la montagna del mio cuore..


qualcuno , in passato, ti aveva  giudicato  lo scoglio più nobile d'Europa e se anche così non fosse, per me sei la montagna, la cima più bella di tutte,quella che sogno spesso la sera e che ho sempre anelato di salire. Sei stata, come montagna, il sogno più bello dei tanti che ho avuto..e uno dei pochi che non ho mai potuto far diventare un tenero e bellissimo ricordo..e credo che ormai resterai solo un sogno irrealizzato. Già dalla prima volta che ti ho visto, ed ero un ragazzino, mi ha colpito la tua possente mole che, nascosta da altri rilievi faceva vedere poco ad ogni altezza raggiunta, per cui si doveva ricominciare a salire, in una miriade di fiori, in cima ad un'altra  collina per vedere sempre di più la tua bellezza mozzafiato..


Un pò come una bella donna che si spoglia lentamente per eccitare fino allo spasimo il suo uomo. Poi , passati gli anni, ho ascoltato con confuso timore, le valanghe e le frane di sassi che i tuoi impervi fianchi scaricano ogni giorno e sui terreni sassosi dell'Oriondè, ammirando la tua smisurata mole, ho capito che eri una cima speciale, una di quelle per cui vale la pena di vivere e sognare.   Una volta ho provato ad entrare, silenziosamente e con rispetto, nel tuo ambiente e a croce Carrel, un pò l'entrata più bella verso la tua esaltante cima, ho ascoltato, in riverente e quasi sacrale silenzio, la voce delle tue rocce, delle tue creste , dei ghiacciai che ti fanno da cornice, quasi ad ammonirmi su come entrare rispettosamente in quella cattedrale della natura. 




Come è stato bello e dolce in questi anni, sognare la tua cima, esposta ed affilata, che , come tanti vassali, domina incontrastata , le montagne intorno e che sembra, nella sua arditezza, lanciare una sfida a chi, come me, non si accontenta del  vivere  materiale, ma cerca qualcosa di bello e assoluto, anche se inutile.  Quante volte, preso a schiaffi dal mondo, con la mente ho toccato , uno dopo l'altro i tuoi appigli, i tuoi spigoli verticali e dannatamente belli, per far sorgere il sole anche nel mio animo lacerato.



Io poi, per i casi della vita, ho frequentato altre montagne, approdato in altri porti, realizzato molti altri sogni, qualcuno anche impensabile allora, ma mi manca sempre l'abbraccio caloroso e le lacrime su quella croce che tante volte ho sognato nei momenti bui..una croce illuminata dal sole e calda di vita , a dare ristoro al mio animo ferito e qualche volta scoraggiato.  Anche adesso che ho capito che rimarrai solo un sogno, che forse saresti troppo per me, tante volte , al buio della notte, col sonno che non arriva, la mia mente vola sempre  sulle tue pareti e mi immagina vittorioso e felice di ritorno dall'avventura più bella della mia vita, la salita che sicuramente darebbe un senso più vero e compiuto al mio già speciale salire le montagne..


Emiliano..
p.s.  non fate caso alla sigaretta..sono 11 anni che ho smesso..

domenica 12 luglio 2015

UN ASSAGGIO E QUALCHE SUGGERIMENTO PER LA PROSSIMA NOSTRA GITA..il 27 settembre a Oropa ( Biella ) sul monte Camino..


Sarà una delle nostre solite bellissime escursioni, dove ognuno è libero di vivere la montagna come vuole, perchè , per me , sa amare la montagna anche chi  cammina solo poco e si gusta una bella polenta concia e altre prelibatezze..io preferisco altro..ma come dicevo ognuno è libero..
Ci sono alcune cose che vorrei sottolineare a voi che mi siete amici..non per giustificare, ma per far capire come vivo io la montagna..La prima cosa è che , noi, il nostro gruppo, non si sostituisce al CAI, che è l'organizzazione più importante per vivere la montagna, anzi io consiglio sempre a chi mi segue , di fare la tessera ..( che poi io quest'anno, per motivi personali non l'abbia fatta , è un'altra questione )per cui, mi fa piacere andare con gli amici in montagna , ma col CAI , la si vive meglio..

Un'altra cosa, credo la più importante per me, è il fatto che chi si aggrega a me e ai miei amici in una escursione, ha le stesse possibilità di riuscire che ho io, a costo di farmi sputare sangue dalla fatica..


Sarà sbagliato per molti , ma io la penso così, per cui ci metto tre ore dove gli altri ce ne mettono solo due ma non stacco mai il braccio da una donna in difficoltà, oppure porto , nonostante l'età e la fatica , un piccolo bambino in groppa , fino a quando resisto..nessuno si chiede mai, quante volte io , un sentiero lo rifaccia avanti e indietro per guardare quelli davanti e portare su quelli dietro..del resto le persone ce le porto io e non tutti capiscono che si deve prendere sempre il passo dell'ultimo..

Infatti poi in cima , sono tutti contenti e non ci si ricorda più dei sacrifici fatti..del resto, io non sono guida , ma mi piace che i miei amici mi chiamino così e spero di infondere sempre in loro un pò di amore e rispetto per le montagne.
Poi se mi capita l'occasione scappo un attimo e salgo in cima dove molti altri non potrebbero..che soddisfazione guardare i tuoi amici , da solo , su una montagna di cui non conosci magari neanche il nome, 

ma che sprofonda in abissi paurosi e sempre affascinanti.. a volte penso alla fatica di certi periodi passati e credo che non sarebbe neanche così difficile e doloroso lasciare tutto e tutti , lasciandosi semplicemente andare..
Ma adesso è presto non c'è motivo di questi pensieri, per cui, credo che Emiliano dei sogni lo sopporterete ancora per un pò..Vorrei solo ricordare qualche episodio che supporti questo mio modo di vedere e andare in montagna..
Anni fa, con un gruppo di ragazze, ho dovuto, vista la loro paura, in certi momenti puro terrore, fare la traversata del Resegone in sette ore, io e pochi altri , mentre il resto del gruppo festeggiava e mangiava al rifugio sotto dopo essere stati in cima..ma come dicevo prima, io la montagna la vedo così..

Idem al passo Antermoia dal Principe, con la salita al passo e la discesa verso lo splendido lago, fatta da molte quasi in ginocchio ..ed Emi c'era..come sempre..


Oppure in val d'Aosta, al Palon de Resy, dove nessuno ha fatto a caso al fatto che gli ultimi 100 metri di dislivello sotto la cima , io li ho rifatti quattro volte con tre zaini in spalla alla volta, però anche lì siamo arrivati in tanti in cima..

Ok , basta autoincensarmi, non è che sia poi una così gran fatica, penso lo farebbero tutti e probabilmente ha ragione chi dice che non so andare in montagna..però è strano..chi viene con me, lo fa molto volentieri e ci torna quasi sempre..o che sono un adone, un bellissimo uomo , ma non funzionerebbe per gli amici uomini, oppure che io e la montagna si abbia un rapporto speciale che gli altri sentono e approvano..
non lo so e forse non mi interessa saperlo, che conta è che chi mi segue nelle mie pazzie , sappia che io sono così..
Emiliano..

sabato 4 luglio 2015

RICORDI DELLA VAL DI FASSA...

IL VALORE DI ESSERE AMICI..




molte volte ho salito una montagna, il sogno ricorrente dei giorni precedenti e non ho trovato l'apice del sogno che avevo a lungo immaginato...
In quel lembo di terra ,che spesso ha la capacità di farmi impazzire, ho guardato la maestosità e bellezza del paesaggio ,seguendo gli altri monti ,svettanti e fieri della loro tetra bellezza,fin verso la linea un pò sfocata dell'orizzonte...ma non sempre ho trovato la risposta alle mie domande sulla vita o a placare la sete inestinguibile che il mio cuore inquieto continua a sentire..


Certo , ho vinto su me stesso,sulle mie debolezze sulla comodità che il mondo cerca di farmi sentire ed ho ascoltato solo il mio istinto che mi porta a mettermi in gioco,molte volte contro tutti e tutto ,anche qualche volta contro le persone che mi vogliono bene...
Ma dopo tanti anni ,guardandomi sempre più dentro ho capito che ,ogni montagna con tutte le sue emozioni mozzafiato ,

ogni tramonto in riva al mare ,quando il sole gioca a colorare le onde ed esplode in miriadi di colori, hanno senso solo se possono essere godute e condivise da chi,spesso solo o con pochi altri ,ha saputo starti vicino , godendo della bellezza con te ,oppure asciugandoti le tante lacrime che la fatica del vivere fanno versare...
La gioia della cima è bellissima e ti rende la vita ,per molte ore felice ,però aver avuto accesso al cuore di un amico e sapere che lui c'è sempre ,non ha nessun paragone ...e io per lui ,per i molti amici che ho avuto la fortuna di incontrare,sarei pronto anche a fare pazzie..



se poi ,i miei amici ,mi seguono anche nel mio zingarare montagne , vuol dire che nonostante tutto ,la vita non solo è bella ..ma vissuta con queste persone che hai la fortuna di avere accanto,
è unica e tremendamente affascinante..da vivere ogni secondo con la gioia e la speranza che il tempo che passa ,è per te e per loro un arricchirsi personalmente sempre più..


EMILIANO


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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa