domenica 27 agosto 2017

RIFUGI O HOTEL ALL INCLUSIVE ?? Io sono un inguaribile romantico



INIZIO CON UNA DEDICA AD UN AMICO CHE NON C' E' PIU'..         
riposa tra i ghiacci eterni del MANASLU..
                                       CIAO FRIEDL..
NON SI POTEVA NON AMARE LA MONTAGNA DOPO AVERCI                               ARRAMPICATO CON TE..



 Un giorno, molti anni fa..ma molti davvero, con Friedl , dopo aver arrampicato sullo spigolo sud della PUNTA FIAMES, 



ci siamo fermati a mangiare un gelato in VIALE ITALIA a CORTINA e la gente ci guardava con un po' di diffidenza, vestiti male, un po'stanchi , magari sembravamo due barboni e si vedeva che non eravamo al nostro posto, ma l'amico ha insistito e dandomi di gomito , mi ha detto sottovoce..COMICI, lui mi chiamava così, le montagne sono nostre, noi stamattina abbiamo salito il cielo. 





Perchè ti dico questo ?? Ultimamente ho l'impressione che nei rifugi, che ormai sono diventati quasi di moda, gli intrusi siamo noi innamorati delle rocce , delle altezze e dell'aria sottile.  
Sono di questi giorni le notizie di chi si lamenta perchè al rifugio si debba pagare per andare in bagno. MA QUESTI SI CREDONO DI ESSERE A  CASA DOVE TUTTO E' DOVUTO E QUASI GRATIS?
Non riescono ad immaginare che i rifiuti reflui si debbano per forza venire a prendere perchè di sotto ..e giustamente non si possono portare?? Se proprio vogliono vadano al mare..e magari, vista l'educazione , ci pisciano anche dentro. 
Ho sentito ragazzi lamentarsi perchè la sveglia in un rifugio che per me è una cattedrale alla bellezza, la sveglia è alle 8..io potrei consigliare loro di provare una volta a guardare il sorgere del sole in una delle sue forme più belle, ma credo non capirebbero, spero solo che queste discussioni non le facciano nei rifugi sui ghiacciai, per poi magari andare a vedere i crepacci in infradito..altro classico di queste ultime estati.
Sento gente che si lamenta del cibo, è vero che qualche rifugio serve l'aragosta o un bicchiere di rosso a dieci euro, però permettimi di dire che in montagna il cibo è un fattore molto secondario, davanti a certi panorami anche un panino con prosciutto e formaggio , diventa una specialità da MASTERCHEF.

IO sono vecchio, antico, mi piace di più camminare che usare l'impianto e quindi permettimi di presentarti qualche rifugio della MIA VALLE DEL CUORE, LA VAL DI FASSA, che io considero ancora in linea con i miei canoni di bellezza e di rifugio. 
Spero che nessuno dimentichi che spesso il rifugio è l'avamposto della civiltà e che i gestori, che non hanno mai come primo punto l'interesse personale, sono un po' le sentinelle di queste splendide montagne. Chiedete alle guide del soccorso alpino che importanza hanno i rifugi e spiegate a chi non vuol capire cosa succederebbe se non ci fossero.


RIFUGIO ANTERMOIA..
Questo è il rifugio della mia anima,ogni volta che ci torno, da qualsiasi parte ci sia salito, il cuore si emoziona e la mente vola .

RIFUGIO PRINCIPE

Aggiungi didascalia
Anche questo è un rifugio che mi apre il cuore e ogni volta che ci arrivo, ho come l'impressione di ritrovare RE LAURINO che disperato cerca di nascondere piu' possibile il suo GIARDINO DELLE ROSE.
RIFUGIO RE ALBERTO
Anche a questo rifugio sono molto legato, ci sono stato a giugno e ancora, mentre ci sei dentro a riposare o a mangiare qualcosa, a volte hai l'impressione che debba entrare TITA PIAZ, di ritorno dalle sue mitiche scalate
Il Rifugio Vaiolet è l'ideale per chi senza troppa fatica, voglia iniziare ad entrare nel magico mondo delle DOLOMITI, con e sue rocce e i suoi colori a volte veramente indimenticabili.
Al rifugio RODA DI VAEL, manca il fiato per la commozione ammirando il panorama..e non può mancare la visita e un saluto alla signora  Roberta che gestisce egregiamente, anche se con fatica e rendendo indimenticabile un eventuale soggiorno,  questo luogo baciato dalla bellezza e accudito con amore e passione.
Al rifugio CONTRIN, oltre alla bellezza delle cime, non ultima la REGINA da sud, con la sua parete d'argento, è come se si sentisse passare addosso e regalarci emozioni, la grande storia.
Il rifugio al passo S. NICOLO', regala sempre , oltre alla soddisfazione di una dura ma soddisfacente salita, panorami mozzafiato da qualsiasi parte ci si volti.
Il rifugio VALLACCIA, può essere già un buon risultato per chi cammina essendo bello e panoramico, chi volesse può salire sulla Vallaccia o Cima 11, però già qua si gusta la bellezza e la gentilezza di luoghi e persone unici..a chi arriva c'è sempre una parola e un sorriso, oltre ad una cucina che soddisfa tutti.
il rifugio TARAMELLI, merita sempre una visita essendo veramente come un piccolo gioiello che appare all'improvviso nel verde del bosco..io lo dico sempre, è costruito con MONZONITE, un minerale che credo si trovi solo qui.

I rifugi BOE' e la CAPANNA FASSA , in cima al PIZ BOE' li metto insieme perchè ogni volta che entro in uno non posso non farlo nell'altro e questo da quarantanni, da quando appena quattordicenne salivo la mia prima cima, la prima di una lunghissima serie e ogni volta è come fosse la prima nonostante ci sia salito quasi venti volte.
Ecco, questi sono dei rifugi che visito , ma in valle e in tutte le montagne ce ne sono tantissimi altrettanto belli. Quello che io chiedo a te, che hai la pazienza di leggermi, è che ogni volta che entri in uno di questi posti ,dove sembra si fermi il tempo e che tutto ritorni come una volta, la tua passione per i monti unita alla gratitudine per le persone che col loro lavoro permettano che questa cresca , faccia sentire  il tuo animo, chi è con te  suo agio e voglioso di provare ad amare le cime come le ami tu e le hanno amate le persone che ti sono venute prima di noi.
ALLORA SI CHE IL RIFUGIO AVRA' ASSOLTO PER TE LA SUA ESSENZA VERA, FARTI AMARE LA NATURA NELLA SUA ESSENZA E FARTI DIVENTARE APOSTOLO DI UN MONDO PIU' BELLO E PULITO..

EMILIANO..un inguaribile e romantico nostalgico

mercoledì 23 agosto 2017

QUALCHE BREVE COMMENTO..qualcuno veramente emozionante sul mio libro..P.S. se qualcuno volesse controllare sono tutti su Facebook



Terminato! Tu lo sai vero la voglia che si ha di arrivare al rifugio o comunque alla meta dell' escursione...sempre avanti....ecco per me è stato proprio così...come leggere il tuo libro...l ho divorato!!! Bellissimo....emozionante mi è piaciuto un sacco! Bravissimo...complimenti davvero....e poi...beh la splendida cornice della val Trebbia....beh uaooo!!
 — rilassata.








Ieri sera ne abbiamo salita più di qualcuna di montagna insieme, Emiliano Ardigò ! È stata una di quelle presentazioni che rispecchiano il mio modo di leggere e andare dentro le storie. Non a caso eri partito da un mio vecchio articolo che ricordo benissimo. Un padre, una guida alpina, la via Steger per ritrovare le tracce del figlio. È straordinaria la vita, quando capisci che ti porta sempre là dove chiude i cerchi anche invisibili. Che ti sei commosso l'ho sentito dalla tua voce umida. È servito certamente per rendere la catarsi di quelle tue morti e croci che ora conosco. Continua a camminare, salire ed emozionarti perché il sogno ha sempre bisogno di nuovi passi anche per raggiungere il Cervino. Quando si è umili la montagna è sempre accogliente. Grazie per l'amore profondo che hai per la Val di Fassa!



".....però poi conoscendo la montagna e rendendomi conto che un monte potrebbe chiudere il paesaggio, ma se lo sali te ne apre innumerevoli, ho capito che i confini sono solo nel nostro cuore che spesso non è capace di sognare." Emiliano Ardigò


Ma che cosa trasmette quest'uomo?  👍🏻
















Veramente grande bravo Emiliano


















"Gesú piange solo due volte, su Gerusalemme e sull'amico Lazzaro appena morto, quindi se ha pianto Lui é comprensibile il nostro dolore, la nostra vacillante fede"...Emiliano Ardigò bellissimo passaggio per farci sentire piú vicini a Dio e fatti a sua immagine e somiglianza...
Grazie Emiliano per questo bellissimo libro, ricco di emozioni toccanti che fanno molto
riflettere






Buongiorno Emiliano, ho finito il tuo libro, mi ha molto coinvolta avendo vissuto la stessa tragedia con la perdita di mio fratello. Allora avevo dieci anni, la vita in famiglia fu totalmente sconvolta e nemmeno tre anni dopo ho perso un altro fratello, sempre diciottenne in un incidente stradale. Mia madre, come Luigi, ha scalato un mese dopo la morte di suo figlio la terza Torre per vedere dove era caduto e " in cui la vita lo aveva tradito".Ho trovato molto profonde le tue riflessioni e sopratutto la tua lettera: quando un amico se ne va..che rispecchiano la tua grande passione per la montagna. Continua a scrivere..



In una giornata con il tempo altalenante , pioggia, grandine ed infine sole..ecco sotto la Mole il tuo libro mi ha tenuto compagnia, Emiliano Ardigò
















Un libro dove i sentimenti toccano il cuore del lettore in un ambiente paradisiaco come la Val di Fassa
Finito! Letto tutto d'un fiato! 
Mi ha fatto emozionare tanto, forse perché amo le montagne: anche solo guardarle da valle o forse perché anch'io come 
Emiliano Ardigò ho tanti ricordi su quelle montagne e le sento un po' mie come Luigi. 
Consigliatissimo!


Sono sul treno per il mare e mi è successa una cosa stranissima. Credo di essere fuori di testa. Per passare il tempo mi sono messo a leggere il mio libro. Mi si sono riempiti gli occhi di lacrime credo di non essere normale . Comunque non sarà da premio Nobel , ma è davvero commovente ed emozionante.


Carissimo Emi,
fare una recensione al tuo libro è cosa assai restrittiva.
Sarebbe come limitarlo laddove invece lo spazio che occupa è infinito.
Avere il piacere di leggerlo è entrare in tanti mondi e in altrettante anime.
I personaggi posseggono una sensibilità delicata e toccante.
Ogni riga racchiude in sé emozione, forti vissuti e tanta Natura.
Credo che tutto ciò che hai fatto entrare nella tua opera abbia totalmente soddisfatto il desiderio di Tommaso!
Questo magnifico testo deve assolutamente viaggiare per i rifugi della Val di Fassa che l'ha partorito!
Grazie! 
Emiliano Ardigò! Sono una lettrice molto fortunata!
Lys
🌸

Complimenti per il gratificante traguardo letterario raggiunto. Una serata da istrione che ti ha visto protagonista assoluto nella tua disarmante spontaneità (leggasi: furbesca sagacia da contadino lodigiano).



 GRAZIE DI CUORE A TUTTI, NON E' FACILE  SCAVARE NELL' ANIMO SPESSO DILANIATO PER FAR USCIRE LE EMOZIONI PIU' PROFONDE E VERE..SPERO DI ESSERCI RIUSCITO UN POCO..



EMILIANO..


sabato 19 agosto 2017

UNA SALITA QUASI MITICA DI ROBERT , UNA GIOVANE GUIDA DELLA VAL DI FASSA, CON GIOVANNI UN ARZILLO OTTANTAQUATRENNE




            GIOVANNI, il cliente speciale e
  
     ROBERT  la giovane e bravissima guida..




Credo che spesso sia proprio strana la vita. Se i miei amici, i miei cari, chi mi conosce, mi vedessero come sono adesso, oltre che preoccuparsi mi direbbero parole poco gentili e sicuramente che sono un pazzo incosciente. Da quando mia moglie è andata via, lasciandomi completamente solo, mi ha preso questa passione di salir montagne, di respirare quest’aria sottile, di avere sotto di me un po’ di cielo e tantissimi splendidi panorami, forse per alcuno per reincontrarla dove è adesso, ma per me per vivere la vita con più intensità, più passione, più cuore, tanto non è che me ne rimanga molta. Certo che alla veneranda età di 84 anni  e per la prima volta mettere mano su queste rocce così ripide , non è una cosa da tutti i giorni, ma voglio mettermi alla prova.


Per farlo ho scelto una brava e giovane guida della valle, Robert  e guardandolo arrampicare su questo primo tiro obliquo , in leggera salita , mi fa sentire una sicurezza che non avrei mai immaginato. Osservandolo non posso non pensare che sicuramente giù in paese avrà un cuore , o più di uno, morosa e mamma come minimo, che pensano a lui impegnato in questo difficile e pericoloso lavoro, ma da come arrampica, dalla passione che ci mette , senza dubbio di grande soddisfazione. Molti evitano di assoldare una guida per una salita,ma cosa c’è di più bello che arrampicare in sicurezza, con gioia, senza il terrore continuo di cadere, con la felicità assoluta di quasi accarezzare gli appigli su questa immensa scala che sembra portare in cielo?? Certo io non mi faccio tirar su come un sacco di patate, mi voglio godere la salita e la bravura di Robert , le sue parole attente e dolci mi danno molto coraggio.


Oggi devo confessare che sono un po’ emozionato, nella mia carriera ho portato tanti clienti in roccia o in generale in montagna, ma il cliente di oggi, Giovanni, un attempato ma gagliardo signore di 84 anni , è una persona speciale, è la prova che spesso la vecchiaia anagrafica non ha senso, come dicono in molti, certi giovani sono già vecchi a 20 anni e certi vecchi sono ragazzini a 90. Ho appena concluso il primo tiro alla torre Delago, forse la cima più esaltata, grazie a questo spigolo aguzzo e infinito, delle famosissime torri del Vaiolet e mentre mi assicuro al chiodo , guardo in basso Giovanni che dovrà raggiungermi per questo tiro di corda, non difficile ed esposto, ma forse ostico perché è il primo. Quando l’anziano signore mi raggiungerà , potra’ vedere finalmente, essendo proprio sullo spigolo, l’immensa , terribile verticalità ed esposizione di questa via. Quasi la lama di una grandiosa spada a tagliare, a squarciare le poche nuvole che coprono l’azzurro del cielo.


Robert , col suo “vieni “ mi ha dato il via e parto lentamente, tastando ogni appiglio e appoggio per evitare figuracce proprio alla partenza.  Sicuramente dall’alto sembrerò goffo e la guida riderà di me, ma la distanza da terra aumenta e perché no, a dire la verità anche un po’ di paura per cui stringo forte gli appigli e con lentezza, almeno così mi pare, arrivo vicino a lui,  che invece di prendermi in giro mi loda e accoglie con un grandioso sorriso. Vabbè, ormai siamo in ballo e allora balliamo. Appena arrivato la guida parte , non prima di avermi assicurato saldamente e io guardo in basso dietro il filo di rocce dove sono arrivato e il cuore mi si blocca per un attimo. Sotto di me, al di là dello spigolo, lontanissimi ci sono prati verdi e tra loro e me , solo vuoto profondo e terrificante, ma perché stamattina non me ne sono stato a letto?? Mi calmo un attimo osservando il ragazzo esperto arrampicare . Sembra che danzi, con movimenti ritmici e flessuosi e all’improvviso mi sorge un pensiero, se non ha paura lui  che arrampica da primo, con la corda sotto di lui, a volte ciondolante nel vuoto, devo avere paura io che la corda l’ho sempre davanti e per di più sempre tesa da non farmi neanche scivolare di 30 cm ?? La cosa mi  rincuora assai, per cui aspetto l suo segnale per il prossimo tiro e già non vedo l’ora di calcare la cima, il luogo dove i sogni si spengono per farne nascere altri.


E’ proprio bello arrampicare con eleganza su queste via non troppo difficili, con l’esposizione che ad ogni passo, ad ogni respiro diventa sempre più profonda e dare anche un occhio di sotto a Giovanni che sicuramente arrivato in sosta sullo spigolo avrà avuto un attimo di terrore puro. L’ho osservato nell’arrampicarsi ed ho notato , a parte i primi passi , una certa sicurezza , una leggerezza che non gli avrei mai dato e spero che questa voglia di fare, questo entusiasmo gli restino fino in cima e sulle doppie per scendere e anche per tutta la vita, ci mancherebbe.


Come mi ha spiegato Robert , la scalata sullo spigolo è stata di 4  o 5 tiri, la memoria un po’ mi tradisce e devo dire che, esposizione e paura del vuoto a parte, mi sembrava di arrampicare su una scalinata tanto sono grossi gli appigli e gli appoggi. Se non fosse per il vuoto sotto i piedi la consigliere a chiunque.  A proposito un tiro di corda è la distanza tra una sosta e l’altra , almeno Robert  mi ha spiegato così e di solito è lunga sui 30 40 metri, poi dipende dalle difficoltà e dalla conformazione della parete. Comunque in cima una gioia immensa, non potevo credere di avercela fatta e se il primo pensiero  è andato alla mia povera e cara moglie , il secondo è andato a Robert, la mia mitica guida, uno splendido ragazzo che con fatica ed immensa passione mi ha regalato un sogno . Credo sia il suo lavoro realizzare e regalare sogni..bravo Robert  , ho le lacrime agli occhi mentre ti stringo la mano, ma mi hai veramente reso unico e felice nella mia bonaria pazzia. Adesso si scende e ci vuole ancora attenzione , perché non c’è la scaletta per andare giù, per cui ammiro le cime vicine che fanno parte del gruppo, la Stabler e la Winkler  e assicurato dalla mia bravissima guida, mi calo verso un enorme masso che sembra ostruire la discesa , ma che nasconde il chiodo per la seconda calata. Sarà così che con altre due calate metto i piedi sulla terra quasi pianeggiante..se così si può dire, dei ghiaioni sotto le torri e alzando lo sguardo verso la cima mi stupisco , della mia temerarietà, ma più ancora della bravura della guida , solo un vero professionista sarebbe riuscito..non dimentico che ho ben 84 anni..buttati via avrebbe detto mia moglie se fosse ancora viva.



Tutto è andato per il meglio, Giovanni sarà anche anziano ma ho avuto clienti bel più difficili. In cima mi sono commosso un poco anche io, vedere i suoi occhi increduli ma felici,ammirare il paradiso di queste montagne, mi ha colpito e credo che siano queste le occasioni, insieme a quando si riesce a salvare qualcuno in parete, che mi fanno gioire di aver scelto questo bellissimo lavoro, che poi non è altro che AMARE E VIVERE LA MONTAGNA, facendola amare e vivere a chi ha il cuore per capire e la mente per innamorarsi di questa natura così unica e bella da diventare indimenticabile..


Emiliano..dedicato a Robert, una guida Fassana davvero in gamba..


Post più popolari

ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa