venerdì 31 agosto 2012

I MIEI MITI.... R. MESSNER, il più grande di tutti...

io , un po' strano lo sono e ha volte , per scelte personali , mi concedo il gusto di andare controcorrente , anche facendo scelte scomode o non di moda..A militare , negli armadietti , tutti avevano foto di donne nude , io invece avevo le foto di tre personaggi che erano e lo sono ancora dei veri miti..

FRANCESCO DE GREGORI..

quello che  resta per me, il poeta più grande nella musica italiana, io sono cresciuto sulle sue canzoni

PAPA PAOLO VI..papa Montini


il nocchiero della barca di Pietro  forse nel momento più difficile..

E GRANDE E MITICO REINOLD MESSNER


l'alpinista per me più grande di tutti..Molti dicono che non è simpatico e magari sarà vero , ma mica lo devo sposare e poi , io ho arrampicato con gente che faceva salite con lui, kammerlander e altri e devo dire che tutti lo stimano moltissimo..Lui ha spostato avanti anni  , l'alpinismo e se alle torri del Sella , sotto le nord  , guardo gli esili appigli della sua via sulla nord della seconda, mi vengono i brividi e resto incantato da tale genio..Nel 70 ha salito la parete più alta del mondo ,LA RUPAL al Nanga e per problemi contingenti è sceso per il versante DIAMIR, una cosa fuori da ogni immaginazione , poi il destino gli ha strappato suo fratello Gunther e tutti a dargli addosso...ma dopo 42 anni non so se qualcuno ha rifatto una cosa del genere..A parte le vie in Dolomiti , veri capolavori di logica e arimento , ha salito , per la prima volta ,un 8000 in due in stile alpino, nel 78 l'Everest senza ossigeno e nessuno gli credeva , oggi lo fanno in molti  ma nessuno ricorda, Il Nanga Parbat e l'Everest in solitaria, la traversata con Hans di 2 ottomila e c'è ancora chi mette in dubbio la sua grandezza..Sai quante volte ho sognato con in mano i suoi libri??? Ce ne è uno , settimo grado che è perfino rovinato dalle volte che mi ci sono buttato a capofitto...Messner è  e sarà sempre un mito..Il degno erede di Bonatti che poi ha decisamente superato..
Sai qual'è il mio cruccio più grande??? Non di avere avuto una donna sola , oppure di non avere ancora salito il Cervino...Il mio cruccio più grande è non averci ancora parlato e sai qual'è il mio rimorso??'
al mio primo corso roccia con la sua scuola , ci si trovava a Funes alle 16, alcuni amici mi hanno dato uno strappo fino a vicenza , poi col treno arrivo a Bolzano verso le 11..Potevo andare subito a Funes , ma per non fare la figura del provinciale , come un cretino , ho aspettato fino alle 15 , in sala d'attesa a Bolzano, per arrivare a Funes alle 16...Immagina la mia rabbia e il dispiacere quando mi hanno detto che Messner era appena andato via , da circa mezz'ora..Da non dormire la notte..e dal rimpiangere l'occasione mancata..

EMILIANO

giovedì 30 agosto 2012


I CERCATORI DI STELLE..e conquistatori dell'inutile..

ci sarà qualcosa ,che mi fa alzare la mattina ,quando è ancora buio e quasi tutti riposano nel sonno più bello,per seguire il primo raggio di sole che indorandola mi sembra indicare la via??'
Ci sarà un senso nel mio respirare pesantemente come un mantice ,su  pendii o roccette infinite,fino a farmi maledire il gesto inconsulto di alzarmi e lasciare il letto caldo e accogliente??
Perchè con tutto il bello che posso avere comodamente ,mi vado sempre a cacciare in queste situazioni che a volte mi fanno dubitare della mia intelligenza ???
E' vero che la vita è fatica,ma andarsela proprio a cercare??
Eppure ,penso che non sarei felice con la monotonia e il piatto della vita moderna.
Considerato solo come un numero che produce,e magari anche poco, mi sento vivo,coi riflessi dell'alba sulla faccia madida di sudore,con le mani sanguinanti ,con le gambe stanche per il tanto camminare,col cuore che batte all'impazzata ,ma con un senso vero alla vita...
Sarà banale ,ma io amo sentire nelle narici ,il profumo dei fiori mischiato a quello della mia fatica,mi piace guardare il loro alzare la testa ,coperta di colori sgargianti,per porgere un saluto a chi ha fatto la fatica di salire e si è messo in gioco ,solo per vederli sbocciare..
Sarò un illuso ,un idealista,ma le stelle sulle montagne ,per me sono più luminose e belle .. e gli amici che condividono con me la fatica ,sono rimaste per sempre nel mio cuore,insiame ai momenti indimenticabili vissuti a cercare un altro modo ,più profondo e vero di vivere...
EMILIANO...

mercoledì 29 agosto 2012

sabato, dopo una lunga attesa, andrò finalmente in montagna..questo è un mio augurio..

A ME E  A TUTTI VOI... SEMPRE BUONA MONTAGNA , NELLA RICERCA DEL NOSTRO IO PIU' BELLO E VERO...   


                                                EMILIANO

martedì 28 agosto 2012

A TUTTI GLI AMICI...

QUESTA E' LA PROBABILE RETRO COPERTINA  DEL MIO PROSSIMO LIBRO...
il posto è  sopra il rifugio Pastore ad ALAGNA VALSESIA.. ma non me lo ricordo , ricordo solo che ho scattato la foto che io trovo bellissima...





Il mio Seba, sempre ad Alagna, era il 2006 , era più piccolo , ma già seguiva il suo papà un pò matto...

lunedì 27 agosto 2012

ALLA PICCOLA BEATRICE...


mi sono stufato, tutti aspettiamo Beatrice e qui non viene neanche un goccio d'acqua...la vera Beatrice , la migliore è una bambina bellissima , ultima arrivata, circa un anno fa, nel gruppo dei prigionieri dei sogni..Fra poco arriveranno nuovi amici , ma intanto questa è per lei...



BENVENUTA BEATRICE....
ogni bimbo che nasce è un segno che Dio non si è stancato ed ama ancora il mondo,anzi che con la speranza in queste piccole e nuove creature,vuole cambiare in meglio questo mondo così invitante ma anche così opaco..
Tu sarai ,per chi ti ha aspettato per molto tempo,come il raggio di sole che colpendo l'acqua, crea nuovi e meravigliosi giochi di luce che colorano di nuova linfa l'ambiente intorno..
Sarai come l'arcobaleno che ,dopo la pioggia ,fa sperare gli occhi ed il cuore in un sole foriero di caldo ravvivante e sicuro...
Adesso muovi le tue piccole manine,come se volessi prendere per mano tutto il mondo e con gli occhi guardi il nuovo che ti si presenta ed intorno a te hai le persone che già ti vogliono bene e che sognano un tuo futuro radioso ,proprio come il sole che ha portato il tuo arrivo...La tua mamma ed il tuo papà che ti hanno immaginato tante volte bella come sei , ameranno ancora di più la vita che fanno insieme ,perchè ,ogni giorno ,mattina e sera ,tu sarai per loro una ragione in più per vivere meglio e per sempre il loro amore...Benvenuta e cerca di crescere presto ,che le montagne ,che i tuoi genitori amano ,ti aspettano per fantastiche avventure...

EMILIANO

domenica 26 agosto 2012

GENTE DI MONTAGNA...




mi piace immaginare,oppure ricordare ,con i miei amici di montagna,nel tenue tepore di un bivacco,con la luna che alta e silenziosa quasi si può toccare,così grande,bella e coinvolgente che ti passa perfino la voglia di dormire,col pensiero che,complice l'atmosfera così intima,corre a casa,vicino a chi ti ama e che magari la sta guardando con un pò di preoccupazione per te e per i tuoi amici...
Mi sembra di vedermi camminare velocemente per le vie della città,con la famiglia o con gli amici,guardare con noia e distrattamente le vetrine dei negozi,per alzare gli occhi,verso l'azzurro del cielo,cercando di capire se quella nuvola così strana,è sopra o sotto le quote che io amo in montagna..
In valle quella nuvola prometterebbe neve,ma qui,in questo moderno e caotico via vai,chi vuoi che faccia a caso ad una nuvola anche se originale e bellissima??
Mi sembra di ascoltare i miei discorsi ,noiosi e inutili per i profani,per chi sa vedere solo il mare ed in un certo modo, ma carichi di significato per chi sa parlare ,a ragion veduta,di strapiombi, placche,crepacci e cime bellissime, se potessi guardarci da fuori ,vedrei negli occhi ,miei e di chi ascolta e parla,un luccichio a me molto caro e conosciuto,il desiderio di lasciare tutto e correre dove ci si sente ,per una volta veramente vivi...


Mi sembra di sentire la mia e loro ansia,il nostro desiderio di vera libertà e di cielo,quando mi vedo guardare una parete di roccia ed immaginare fantastiche ed uniche linee che portano in cima...
A volta vorrei capire la ritrosia che viene spesso nel raccontare il nostro paradiso terrestre,specialmente a persone che sappiamo benissimo non capiranno,oppure l'ansia, a volte incontenibile di raccontare a tutti il  senso bello e speciale della nostra vita...
E' soprattutto vorrei capire perchè,il salire montagne,mi fa così felice e regala un senso compiuto alla mia altrimenti grigia e monotona vita..????


  Emiliano                                         




sabato 25 agosto 2012

L' AMORE PER LA NATURA NON DEVE MAI FINIRE...




DOVE SONO I MIEI SOGNI ???
COSA NE HO FATTO DEGLI IDEALI GIOVANILI  ???
Vedete l'ansa di questo fiume ???  Una  volta  la vegetazione era ricca di alberi , di fiori  e noi bambini , con gli occhi sognanti e luccicanti per la gioia , venivamo  sulle rive , coi piedi nell'acqua  a guardare il volo  delle anatre  che sembravano giocare sul pelo del fiume , a bagnarsi a vicenda...
Adesso è tutto brullo, le carpe che riempivano  le buche sulla spiaggia , sono solo un pallido ricordo di quando non avevamo ancora messo mano , noi uomini , con la  nostra sete inestinguibile di soldi e potere , in questo angolo di paradiso..
MA IO DOVE ERO  QUANDO I  MIEI SIMILI  ROVINAVANO IL PARADISO  ???


E questi campi , giallastri e secchi, con l'erba che stenta ad uscire , una volta erano coltivati a frumento che in giugno colorava d'oro le campagne, coi campi  imperlati dal rosso dei papaveri e le spighe che si alzavano ritte e feconde verso il  caldo del sole...Io piccolino , coglievo una spiga e con le dita prendevo i chicchi che mangiavo masticando con voracità..
Adesso invece troppo  grano ne abbassa il prezzo ed è meglio far marcire malinconicamente i campi  con erbacce e colture che non sono nostre..ma che rendono di più..
MA IO DOVE ERO  QUANDO I MIEI SIMILI  ROVINAVANO IL PARADISO  ???


Il mio augurio per voi è che , nonostante tutto non vi stanchiate mai di guardare il cielo , che , anche se non sarà pulito come una volta , mantiene l'azzurro rilassante e incoraggiante di sempre.. e se nella frenesia della vita , vi capita di distrarvi e di perdervi  nel rosso acceso e vivo di un  accecante tramonto, lasciando per un attimo da parte tutte le preoccupazioni e i problemi, è segno che forse nel vostro cuore , c'è ancora una fiammella di speranza , che però dovete coltivare , per rendere migliore il mondo e per non pentirvi , come me, dei sogni e degli ideali  non realizzati...

Emiliano

venerdì 24 agosto 2012

E ANCORA 10 ANNI DOPO ,IN MONTAGNA ANCHE LA FAMIGLIA




SPESSO IL DESTINO CI RISERVA CONCLUSIONI INASPETTATE…
Sono passati ancora dieci anni e le mie aspettative di vita sono cambiate. Io sono uguale a prima ma la mia scala dei valori è cambiata. Nel passato, ormai psicologicamente remoto, ciò che contava veramente non erano le ragazze, con tutto quello che implicava la loro compagnia … discoteca, feste, corteggiamenti vari, notti perse a sospirare amori finiti o più spesso mai cominciati… ma le montagne con le loro pareti più o meno ripide, con le loro vie di salita qualche volta facili (ma mai banali, almeno per me che stando sempre attento non ho quasi mai avuto incidenti ) ma anche impegnative e in ogni caso sempre belle e di sicura soddisfazione.
Tutto filava liscio come una corda nel rinvio, finché un giorno non mi capita l’incontro fatale con la persona che, col senno di poi, ha saputo riempire il vuoto che tanto arrampicare non aveva colmato.
Conoscere questa ragazza, frequentarla e poi sposarla è stata una scelta logica e felice, nonostante nei primi anni di matrimonio le montagne le guardassi solo in fotografia.
Guardando queste foto sognavo, poco convinto, nuove avventure con improbabili compagni che ormai avevano preso altre strade ed ero consapevole che erano soltanto sogni per tacitare quella parte di coscienza che, caparbiamente, nei rari istanti che la interrogavo, mi ricordava tutte le mie salite e tutti i miei bellicosi propositi giovanili.
Anche la notizia della morte del mio amico della Tofana non mi è stata di molto aiuto…


E’ per questo che trovo strano il momento che sto vivendo, su questo ghiaione che dalla forcella Pordoi sale sulla vetta del Piz Boè, la cima più alta (3152m ) del bellissimo gruppo del Sella.
Tanto per cambiare sono ancora in Dolomiti, ma queste montagne hanno su di me e su molti un fascino irresistibile.
Con me ci sono, per questo è strano il destino, mia moglie e la mia impresa più bella, mio figlio che ha cinque anni…(la mia impresa più bella per ora perché dopo qualche anno arriverà una splendida bambina..).
Il mio erede ha già il piglio del montanaro autentico ed è più fortunato di me semplicemente perché, se io ho iniziato a undici anni,lui ha su di me un notevole vantaggio…se poi penso che l’anno dopo la Val
d’ Aosta e i famosi alpeggi di Cheneil, ho salito il Piz Boè come mia prima cima, il quadro è completo.
Convincere mia moglie a venire in montagna dopo molti anni di solo mare, è stata dura quanto una salita ma come per il raggiungimento di una vetta, la soddisfazione è grande anche il risultato finale di queste fatiche non è male,visto che,da quella volta, siamo sempre andati in montagna.
La salita di questo bel balcone panoramico su tantissime cime dolomitiche è per i neofiti faticosa ma per niente difficile e un po’ in groppa e un po’ tirati su a forza e fatica, siamo arrivati, tutti e tre sul punto più alto.
La nostra fortuna, secondo me, è il cielo totalmente sgombro dalle nuvole e la vista stupenda e impareggiabile su molte di quelle che sono per me le montagne più belle del mondo.
Inoltre l’alpinismo moderno tende qualche volta ad ignorare la cima ma secondo me, senza quegli attimi di frenesia e godimento dati dal risultato ottenuto, non ci sarebbe gusto…
In discesa sembriamo dei sopravvissuti da una spedizione all’Everest ma, sotto le lamentele di rito per la stanchezza immane, per le gambe doloranti e le solite lamentele degli inesperti, sentivo palpabile la soddisfazione di aver fatto qualcosa di bello e di importante, almeno per noi.
Per le lamentele poi, mio figlio morente di fatica sotto la cima, subito
dopo al parco di Canazei si è sfogato e sembrava fresco come una rosa.
Per me una delle gioie più grandi ed esclusive è condividere la tua passione con chi ti sta vicino, per vedere nei suoi occhi la gioia e la gratitudine nei tuoi confronti per avergli svelato forse una parte di te che non aveva mai visto e tantomeno immaginato.
Anche con molte altre persone, come spiegherò in seguito, mi capiterà questa emozione ma vissuta con chi quotidianamente ti sta vicino è certamente indimenticabile.
Comunque il destino ha deciso che da oggi la montagna ha due appassionati in più, semplici escursionisti per ora, ma sempre amanti del bello…



EMILIANO...



mercoledì 22 agosto 2012


PERCHE'  AMO , ALLA FOLLIA,  IL MIO ANDARE IN MONTAGNA...


a volte, la salita è dura , il fiato manca e la parte razionale del tuo cervello , continua ad ogni passo, ad ogni sforzo immane di voltare il culo e andartene, a darti del coglione ,  perchè fare tanta fatica , ansimare , sputare sangue, per una cosa inutile e stupida come una vetta..
E se fosse proprio il non senso della fatica a farmi scegliere di continuare??? A  valle, nella cosiddetta vita normale , il fare fatica ,  ha un senso concreto e vero, si lavora duro e di più , per guadagnare meglio e di più..E se io , come un pirla lo facessi apposta di faticare inutilmente??
Mi piace , e chi mi conosce lo sa , fare il bastian contrario , se penso che quello che faccio sia giusto e non faccia del male...E poi ti devo dire la verità, in cima , sento meno l'odore di merda che la vita di ogni giorno , con i suoi compromessi, le sue bugie, i suoi tradimenti mi fa sentire e magari sarò io la colpa di tutto questo letame , però lassù , con la faccia verso valle , verso la miseria della vita normale , coi suoi valori a volte stupidi , io mi sento migliore.. ma non nei confronti degli altri , ma di me stesso , che per una volta ho saputo alzarmi  e provare a volare..
Un' ultima cosa , in vetta ho notato che l'erba che c'è dietro il monte dove sono salito , è verde uguale a quella di casa mia ....che chi sale dall'altra parte è uguale a me e gode anche lui della bellezza del mondo.. che da lassù il panorama è più bello e aperto e che il cuore si gonfia d'amore verso tutto e tutti...Sbaglio  ???  Sono un idealista illuso ???  Può darsi ma a me piace e  la penso così e se ti capita di incontrarmi su per i nostri monti, alla mia corda c'è sempre un posto per un amico, per provare insieme  la bellezza di un gioco che mi fa più bella la vita...

Emiliano

LAUDATO SI O MI SIGNORE

martedì 21 agosto 2012


IL GRANDE FIUME.... IL PO

il vento è fortissimo,le chiome degli alberi ondeggiano furiosamente sotto le raffiche rabbiose e sembrano fischiare e ululare al cielo scuro,mentre l'acqua ,scura e limacciosa corre senza freno con un brontolio di tuono,verso la calma del mare...
Le persone sull'argine guardano preoccupate le gocce di pioggia che non smettono mai di cadere,aumentando l'ansia e la paura della gente del fiume...
Il fiume,il nostro grande padre che già dove nasce,dal Re Di Pietra,nonostante sia poco più che un ruscello sa far vedere quella che sarà la sua missione,rendere feconda e fertile la terra dove passa ..
Quanti ricordi  per la gente che ti è vissuta vicino,quante gioie ,quanta vita hai regalato ai popoli che 
hanno beneficiato del tuo passaggio..
Una volta eri un fiume molto pescoso e i contadini,spesso,finito il lavoro dei campi,frequentavano le tue rive in cerca di carpe,di pesce persico e spesso la sera anche di anguille...quante famiglie hai sfamato,con le tue acque e con le anatre che nei tuoi canneti trovavano riparo dal caldo fino alla stagione per emigrare...Sulle tue rive chissà quanti amori sono nati,tra giovani ragazzi che ammaliati dalla bellezza delle tue rive ,facevano progetti di vita insieme...??? E' bellissimo vicino alla riva , sotto le foglie dei salici ,che toccando l'acqua creano graziose rive ad incresparla,ammirare estasiati il volo velocissimo del martin pescatore che repentinamente si tuffa per prendere i pesci ..oppure quello solenne e maestoso dell'airone che il larghi cerchi atterra vicino alle rive...Probabilmente fra poco ,grande fiume, tornerai nel tuo alveo naturale che noi abbiamo troppo lasciato andare , sperando che il cemento ti potesse tenere imbrigliato,senza fare i conti con la tua forza selvaggia...ma senza guardare alle nostre mancanze che quasi ti hanno distrutto ,non avendo rispettato quello che la natura aveva creato  con sapiente bellezza...Tu che hai permesso a noi popoli tuoi vicini di crescere,di avere le tue ricchezze,di sfruttare la tua grande bellezza,per questa volta e per le altre ,chiudi un occhio e nonostante la pioggia,resta tranquillo e torna in quello che è il tuo corso normale, per farci ritornare ,con le tue copiose acque ,a vivere tutto il bello e buono che ci sai dare..


                                               EMILIANO

GITA AD ORTISEI, IL MIO SENTITO GRAZIE

domenica 19 agosto 2012

amare la montagna




qualche volta mi capita ,dopo una salita ,magari faticosa,di avere strani pensieri
che però a pensarci bene,poi tanto strani non sono..
per me salire una montagna è un pò come fare all'amore.
Non so se hai presente, quando , girando per il mondo incontri e conosci una ragazza nuova..
La trovi molto carina e nel tuo io , capisci che forse è la persona giusta..
Per i giorni seguenti fai di tutto per rivederla e i tuoi pensieri sono sempre a quello che starà facendo lei..
Poi magari la cosa  va male , infatti sai con quante mi è capitato, ma tu intanto hai sognato e la tua vita , per degli attimi bellissimi, è stata un continuo immaginare e sognare un senso più bello..
Ci vorrebbe però un pò più calma nelle cose , meno fretta e più attenzione..


Quando si è giovani si è esuberanti e se ogni attimo è buono per arrampicare,in parete ,come a letto ,qualche volta la frenesia della giovinezza , fa perdere un pò il gusto e il bello delle cose.


aumentando invece l'esperienza e la pratica la scalata sa dare sensazioni sempre
nuove e uniche,non importa se la cima è sempre la stessa,ciò che conta è l'impegno e la passione che si mette nelle cose.
Anche a letto,far l'amore non è semplicemente un ripetere meccanicamente gesti usuali,
ma cercare di dare a sè e all'altra persona la gioia unica di certi momenti indimenticabili



..
per me arrampicare e fare all'amore sono,sotto certi punti di vista ,la stessa bellissima cosa e sono convinto che se ne fanno troppo poche di queste immersioni nel nostro io più profondo.
poi,alla fine ,quando si è in cima ,stremati ma felici,ci si rende conto di aver fatto ,la cosa più bella e naturale del mondo e di essere pronti a ricominciare perchè il nostro essere più profondo si è saputo elevare a vette incredibili...
L'importante nella vita è fare ciò che si sogna e amare ciò che si fa

Emiliano

sabato 18 agosto 2012

CURIOSITA' 10 ANNI DOPO...dopo le prime escursioni mi sono tolto molte soddisfazioni


E’ più di mezz’ora che aspetto assicurato in questa fessura che accoglie a malapena un piede e una mano col resto del corpo nel vuoto. Il barcaiolo sul robusto chiodo tiene, per cui non sono preoccupato e controllo attentamente il nodo di sicura del mio compagno che, sopra di me di circa venti metri, prova diversi passaggi per evitare i gialli e molto repulsivi, tanto sono ripidi, strapiombi.
Siamo sulla sud della Tofana di Rozes, una parete storica e affascinante che attira lo sguardo di chi sale da Cortina verso il passo Falzarego o di chi, dalle Cinque Torri la può ammirare in tutta la sua maestosa e selvaggia bellezza.




Ci sono pareti molto più famose in Dolomiti, la nord del Civetta, gelida, alta e immensamente strapiombante; la sud della Marmolada che, forse perché illuminata spesso dal sole, ti chiama invitante ma ti dà del filo da torcere quando ci metti mano, con le sue placche lisce, i suoi oscuri colatoi e le sue poderose canne d’organo.
Per non parlare poi della fantastica trinità, le nord di Lavaredo, della nord della Forchetta, sinuosa e ammaliatrice e della est del Catinaccio che sembra una conchiglia rovesciata … insomma, quanti sogni e quante speranze.
Anche la sud della Tofana è famosa per qualche via che ,definire da pazzi è un eufemismo ma noi l’abbiamo scelta soprattutto perché è la parete che vediamo ogni mattina appena alzati.
Io non sono un rocciatore da vie estreme come la Costantini-Apollonio col suo famosissimo e adrenalinico passaggio chiave, però questo terzo spigolo, una via se non sbaglio di Alverà, non è male e stranamente poco ripetuta.
Adesso finalmente il mio compagno ha trovato la fessura giusta e si prosegue in arrampicata abbastanza facile e divertente.
La bravura di molti alpinisti del passato era trovare su una parete difficile una via di salita logica e con difficoltà commisurate ai tempi e su questa parete, per me l’apritore è stato molto bravo anche perché non tutti i passaggi sono di facile lettura anzi, per stare nel facile spesso bisogna fare lunghi giri.
Poi, specialmente in Dolomiti, l’arrampicata ha preso strade diverse: qualcuno ha aperto vie sempre più difficili ma col rispetto di un certo stile pulito e con una certa etica; invece qualcuno, a quei tempi forse la maggioranza, ha forzato le cose aprendo con tantissimi e vicinissimi chiodi vie che di logico non avevano niente, tanto che allora si usava dire che si poteva salire dappertutto.
Comunque oggi i nuovi arrampicatori sorridono di queste cose e salgono in modo leggero e pulito dove i loro padri mettevano un chiodo dopo l’altro.


Ma queste sono divagazioni di un malato di montagna che, non contento di salire su montagne una più bella dell’altra, divora anche i libri che parlano di questa esaltante passione…….
Il passaggio che più mi è rimasto nitido e indimenticabile è quello sopra la grotta, che si usa anche come bivacco in piena parete, un traverso di un tiro di corda non difficile ma alquanto esposto (esposto in questo caso è un eufemismo perché sotto di me, tra i piedi, vedo chiaramente i ghiaioni della base che saranno circa 700 metri più sotto )….
Ma un altro ricordo nitido e commovente è pensare che il mio amico da quella volta non lo vedrò mai più perché due o tre anni più tardi, su una delle cime più alte della Terra, un fulmine porrà fine alla sua vita.
Non dimenticherò mai la tua faccia mentre mi recuperavi alla fine dell’ultimo tiro difficile o i tuoi simpatici scherzi quando non c’era pericolo.
Come per le colline di Cheneil, sotto al Cervino (certamente poi ho fatto salite più belle e magari più difficili), ma sarà per l’esposizione,sarà per il ricordo del mio amico oppure sarà perché la Tofana è stata uno dei primi sogni realizzati, a livello emotivo, non ho più provato quelle sensazioni …. è vero che ne ho provate molte altre, ma mai in modo così specifico e appagante.
Una sensazione che mi ricordo e che forse era sbagliata, era quella di poter disporre di tutto e di tutti, perlomeno in montagna, e di non rendere conto a nessuno delle mie scelte.
Per me in quel periodo, forse per molte delusioni … le ragazze erano un capitolo chiuso almeno a livello serio, e su una mia eventuale vita a due futura pesavano, perché troppo preso dalle scalate …. seri se non serissimi dubbi.




EMILIANO


venerdì 17 agosto 2012

UN AMICO NON SI DIMENTICA...MAI...



a te ,devo molto,mi hai saputo far capire ,con la tua schietta amicizia,che in montagna ,come nella vita del resto ,non c'è solo il bianco o il rosso ,ma c'è anche il rosa ..e con diverse sfumature ,date dalla sensibilità di ognuno...
Tu ci hai lasciato sul Manaslu,un 8000 bellissimo e difficile ,ma solo il fulmine poteva fermarti tanto eri forte e tanto era sicuro il tuo salire sempre più in alto..
La cosa che mi ha sempre stupito di te ,era la modestia ,quante volte al rifugio volevano intervistarti e tu rispondevi impacciato per la tua timidezza e anche perchè non pensavi di essere così importante..
Invece sulle rocce con me e con molti altri ,  sembravi danzare e la cosa ,a me che faticavo moltissimo ,mi stupiva e mi lasciava estasiato..tu danzavi sulla verticale..e con una leggiadria incomparabile..
Ed il bello è che poi ho saputo che in ghiaccio eri più forte ancora...
Per me ,quel fulmine ha portato via una speranza concreta dell'alpinismo..oltre che un amico sincero..
L'ultimo ricordo che ho di te ,fra i tanti ,è l'ultima sosta ,dopo il grande e spaventevole traverso,sulla tofana di Rozes,versante sud ( terzo spigolo ..via Alverà) ..io stavo per ripartire da secondo e tu eri appena arrivato da primo e  stavi assicurando il tuo compagno su quel tiro che ha un'esposizione proprio mozzafiato..Mi hai sorriso come sempre ,mi hai fatto i complimenti accompagnati da un fischio di approvazione ed hai seguito i miei primi movimenti che. mi portavano in cima..In vetta poi non ci siamo visti perchè voi avevate fretta e quindi discesa veloce e io al rifugio con l'altro amico e voi a casa dalle vostre famiglie..
Mi resterà sempre impressa la tua figura che in bilico sopra il vuoto fa correre la corda per assicurare il tuo amico e compagno di cordata..
Adesso che sono passati molti anni ed ho anch'io moglie e figli, salendo  montagne ,capisco la tua ansia di scalare cime sempre più belle e difficili ,ma anche la tua indecisione e tristezza ,al pensiero di lasciare la tua famiglia per andare in paesi lontani a rischiare la vita  per un sogno..
Quando ,nelle sere in cui col sonno che non arriva ,penso alle mie esperienze di vita ,non posso dimenticare la persona ,con la quale forse ,ho toccato con mano, il senso vero della vita..credere in se stessi e nei sogni che anche se si realizzano raramente ,però danno un senso vero e vivo alla vita..
Addio Friedl  dove sei adesso e sulle montagne che sali, tieni un capo alla tua corda ,affinchè almeno una volta si possa ancora salire insieme verso l'infinito del mondo e della nostra anima..


                                EMILIANO

giovedì 16 agosto 2012

RICORDI DOLCISSIMI




ho amato il lento cercare,tra le rughe nascoste della roccia,
con le dita stanche e dure per trovare l’appiglio giusto e
issarmi con uno scatto nervoso ed elegante per uscire dalla
parete ripida,buia e pericolosa,verso la vetta inondata dal sole.
Ho amato le fredde sveglie mattutine al rifugio,con i preparativi
Frettolosi per la salita e i controlli del materiale da scalata,
accompagnati dal leggero ma continuo brusio di molti altri,
condannati,come me,a cercarsi su queste magnifiche cime.
Ho vissuto e amato ogni tipo di tempo e di colori su queste
Cattedrali di roccia e ghiaccio che sembrano sfidare l’infinito.
Ho amato e amo tuttora,il lento camminare che la ripidezza
Del sentiero mi impone e l’arrivare,ancora dopo molti anni
E stupirmi della imponente magnificenza del creato.


Ho imparato ad ammirare il dissolversi lento delle nebbie mattutine,
il rialzare la testa dei fiori ,carichi di rugiada e ad apprezzare
il profumo acre e selvatico del bosco.
Amo tantissimo il rumore unico e sconcertante del silenzio,rotto
Soltanto dal battito del mio cuore e dall’ ansimare dei miei polmoni
In cerca di aria.


Ho amato e amo le montagne,per quello che mi hanno dato e per
Ogni attimo felice che ho vissuto con loro,impegnato a mettere
In gioco le mie sicurezze e la mia personale idea di comodità.
Amo pensare che la natura mi abbia aiutato a vivere e che,chi verrà
Dopo di me,la troverà,come se io non fossi passato,integra e pronta
A regalare a molti altri,la consapevolezza,oggi più che mai indispensabile,
Di essere vivi e di cercare dentro a se stessi ,il senso delle cose della vita.

EMILIANO

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa