Sarà una delle nostre solite bellissime escursioni, dove ognuno è libero di vivere la montagna come vuole, perchè , per me , sa amare la montagna anche chi cammina solo poco e si gusta una bella polenta concia e altre prelibatezze..io preferisco altro..ma come dicevo ognuno è libero..
Ci sono alcune cose che vorrei sottolineare a voi che mi siete amici..non per giustificare, ma per far capire come vivo io la montagna..La prima cosa è che , noi, il nostro gruppo, non si sostituisce al CAI, che è l'organizzazione più importante per vivere la montagna, anzi io consiglio sempre a chi mi segue , di fare la tessera ..( che poi io quest'anno, per motivi personali non l'abbia fatta , è un'altra questione )per cui, mi fa piacere andare con gli amici in montagna , ma col CAI , la si vive meglio..
Un'altra cosa, credo la più importante per me, è il fatto che chi si aggrega a me e ai miei amici in una escursione, ha le stesse possibilità di riuscire che ho io, a costo di farmi sputare sangue dalla fatica..
Sarà sbagliato per molti , ma io la penso così, per cui ci metto tre ore dove gli altri ce ne mettono solo due ma non stacco mai il braccio da una donna in difficoltà, oppure porto , nonostante l'età e la fatica , un piccolo bambino in groppa , fino a quando resisto..nessuno si chiede mai, quante volte io , un sentiero lo rifaccia avanti e indietro per guardare quelli davanti e portare su quelli dietro..del resto le persone ce le porto io e non tutti capiscono che si deve prendere sempre il passo dell'ultimo..
Infatti poi in cima , sono tutti contenti e non ci si ricorda più dei sacrifici fatti..del resto, io non sono guida , ma mi piace che i miei amici mi chiamino così e spero di infondere sempre in loro un pò di amore e rispetto per le montagne.
Poi se mi capita l'occasione scappo un attimo e salgo in cima dove molti altri non potrebbero..che soddisfazione guardare i tuoi amici , da solo , su una montagna di cui non conosci magari neanche il nome,
ma che sprofonda in abissi paurosi e sempre affascinanti.. a volte penso alla fatica di certi periodi passati e credo che non sarebbe neanche così difficile e doloroso lasciare tutto e tutti , lasciandosi semplicemente andare..
Ma adesso è presto non c'è motivo di questi pensieri, per cui, credo che Emiliano dei sogni lo sopporterete ancora per un pò..Vorrei solo ricordare qualche episodio che supporti questo mio modo di vedere e andare in montagna..
Anni fa, con un gruppo di ragazze, ho dovuto, vista la loro paura, in certi momenti puro terrore, fare la traversata del Resegone in sette ore, io e pochi altri , mentre il resto del gruppo festeggiava e mangiava al rifugio sotto dopo essere stati in cima..ma come dicevo prima, io la montagna la vedo così..
Idem al passo Antermoia dal Principe, con la salita al passo e la discesa verso lo splendido lago, fatta da molte quasi in ginocchio ..ed Emi c'era..come sempre..
Oppure in val d'Aosta, al Palon de Resy, dove nessuno ha fatto a caso al fatto che gli ultimi 100 metri di dislivello sotto la cima , io li ho rifatti quattro volte con tre zaini in spalla alla volta, però anche lì siamo arrivati in tanti in cima..
Ok , basta autoincensarmi, non è che sia poi una così gran fatica, penso lo farebbero tutti e probabilmente ha ragione chi dice che non so andare in montagna..però è strano..chi viene con me, lo fa molto volentieri e ci torna quasi sempre..o che sono un adone, un bellissimo uomo , ma non funzionerebbe per gli amici uomini, oppure che io e la montagna si abbia un rapporto speciale che gli altri sentono e approvano..
non lo so e forse non mi interessa saperlo, che conta è che chi mi segue nelle mie pazzie , sappia che io sono così..
Emiliano..
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