Da molto
tempo si era già capito che la guerra per l'Impero non sarebbe stata ne facile
ne sicura,per cui speravo di riuscire ad imboscarmi fino alla fine del
conflitto.
Al diavolo il coraggio, credo che allora mi interessasse di più la vita che la gloria..ero una del milione di baionette, ma forse la mia e anche molte altre era spuntata...
Al diavolo il coraggio, credo che allora mi interessasse di più la vita che la gloria..ero una del milione di baionette, ma forse la mia e anche molte altre era spuntata...
Per la
verità,io non sono mai stato molto propenso alle battaglie,abituato a lavorare
fin da piccolo per la prematura scomparsa del mio papà,cercando di vivere la
mia vita con dignità e lavorando sodo. Penso che al Creatore che mi giudicherà
potrò mostrare solo le mie mani callose,il mio carattere un pò burbero e la
certezza,nonostante tutto,di non avere mai,consapevolmente,ucciso nessuno (nel
senso che non ho mai sparato a bruciapelo ad un uomo come me,anche se era mio
nemico).
Tra l'altro
un regalo della guerra è stata la svalutazione del denaro che mi era stato dato
per l'incidente di mio padre,che se prima di partire erano un capitale(6800
lire nel '42),nel '45,al mio ritorno,sono bastati solo a comprarmi un cappotto.
Come in tutte le guerre, che pagano sono sempre i poveri, molti con la vita, altri con l'esistenza cambiata per sempre e segnata da ricordi e incubi..
Come in tutte le guerre, che pagano sono sempre i poveri, molti con la vita, altri con l'esistenza cambiata per sempre e segnata da ricordi e incubi..
Comunque a
Rodi si stava abbastanza bene nonostante
il lavoro duro finchè,improvvisamente,l'8 settembre del '43 cambiò tutto il
senso della mia guerra. A noi italiani venne chiesto di aderire alla nuova
repubblica alleata coi tedeschi,e davanti al rifiuto di molti di noi(non
tutti),fummo dichiarati prigionieri e internati in un campo di lavoro forzato.
Non dimenticherò mai le facce di molti ex compagni liberi al di là della rete.
Poi nel dopoguerra sono entrati tutti nel calderone della guerra vinta, ma quanti aderendo alla repubblica sociale, hanno forse fatto durare più a lungo la guerra???
Poi nel dopoguerra sono entrati tutti nel calderone della guerra vinta, ma quanti aderendo alla repubblica sociale, hanno forse fatto durare più a lungo la guerra???
L'anno 1944
doveva essere l'anno cruciale per il mio destino,quello che forse avrebbe dato
un senso(se ci può essere un senso) alla mia partecipazione al conflitto. Il 1
gennaio di quell'anno fui trasferito forzatamente ad Atene (Capodanno
indimenticabile su barconi strapieni) e
il 2 febbraio trasferimento a
Raduska in Bulgaria,sulle chiatte che trasportavano farina,per lavorare
in una miniera di ferro.
Emiliano ( 3 continua )
Emiliano ( 3 continua )
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