sabato 19 gennaio 2013

STORIE DI IERI....la mia resistenza...figlio di una guerra minore..

Il  6 marzo dello stesso anno ( 1944 ) , con marce forzate trasferimento a Belgrado  nel campo di concentramento  di Tocider e infine l'8 aprile, trasferimento a Petervaredin in Ungheria, a tagliare boschi, per il pregiato legno a sostegno della grande nazione germanica...
A parte la fatica degli spostamenti, che non erano proprio gite, i tedeschi , probabilmente, con queste fatiche contavano , e spesso ci riuscivano, di eliminare con lo sfinimento, quanti più prigionieri possibili..o perlomeno i più deboli...
Finalmente , il 25 agosto, in un caldo giorno d'estate, la svolta per me e per molti miei compagni..
Noi prigionieri, scortati dalle guardie tedesche,tornavamo stanchi e sfiniti dal duro lavoro, verso il campo, quando dai cespugli circostanti, cominciava  una tale violenza di fuoco che spargeva la nostra colonna nel caos più totale ...
Ovunque, intorno a me, gemiti e corpi che cadono e solo la mia fortuna e forse la prontezza di spirito nel gettarmi in un fosso asciutto, tanto somigliante a quelli della mia amata terra lombarda, mi ha permesso di salvarmi , ancora una volta, la vita da quel fuoco sconosciuto..( AMICO O NEMICO ?? )
Purtroppo trentadue miei compagni di prigionia e di sventura non sono stati abbastanza svelti o fortunati e ora riposano in pace, lontani dai loro cari e vivi solo nello struggente ricordo di chi li ha amati e non li dimenticherà mai, insieme ai nostri carcerieri, in quella triste radura dove sono morti per mano di coloro che volevano salvarli..
Rannicchiato in quel fosso, schiacciato più che potevo, con le pallottole che fischiavano intorno, in mezzo a quel macello di giovani vite, colpevoli solo di avere bandiere diverse, invocavo spesso la mia mamma e la Madre Celeste che ancora una volta mi dessero una mano nel poter vedere Castiglione la mia terra natale..

gruppo marmoreo posto nella chiesa parrocchiale , raffigurante l'Assunta..


Maria , la Madonna,  la madre di Gesù, è la patrona del nostro bel paese e in chiesa parrocchiale c'è una bellissima statua di marmo bianco che la raffigura assunta in cielo..Per noi Castiglionesi è un pò un simbolo e spesso, anche io , in montagna , nelle situazioni pericolose, penso a Lei come la mamma che si china per aiutare i suoi figli...

chiesa parrocchiale di Castiglione d' Adda...


Finalmente, spentesi , dopo un tempo infinito, le ultime raffiche di armi, e diradatasi gli ultimi fumi, vedo venire verso di medegli uomini abbastanza malconci, così malvestiti che sembravano dei briganti ma , con a loro capo una persona che dimostra di avere molto carisma e molto coraggio.
Il comandante ha i gradi da maresciallo  e comanda questi irregolari che hanno giurato  di servire la libertà e di combattere il fascismo in ogni sua forma e colore..
Si chiama Tito  e ci chiede personalmente di passare nelle sue bande di partigiani...

Io credo che non ci fosse molta libertà nella scelta,se anche il mio papà avesse scelto di non aderire, cosa avrebbe potuto fare in un paese che non conosceva, prigioniero e nemico di tutti???
La guerra ormai gli aveva fatto capire che quello che contava era portare a casa la pelle e poi forse gli ideali di questi uomini era diversi, forse migliori di quegli altri FORSE..???
Il futuro poi della vita di Tito non è proprio rose e fiori ..ma questo a mio padre non si può impuntare come colpa...o no ???


(  Emiliano 4 continua )

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa