domenica 6 gennaio 2019

EMOZIONI FASSANE..la mia prima volta al lago Antermoia..da solo, meravigliato ed emozionatamente felice..


grazie a Simone Casella, del gruppo TREKKING MANIA, per questa splendida foto

In genere, quando mi viene chiesto un parere sull'escursione all'Antermoia, io consiglio, per la prima volta, di saliurci dalla val Duron,

 perchè, anche se non da sottovalutare, io la ritengo forse quella più alla portata di chiunque abbia un minimo di allenamento.


Io , invece , come prima volta, mi sono scelto un itinerario bellissimo , tosto ma di grande soddisfazione, ci sono arrivato dalla valle Udai, partendo da Mazzin e credimi ho ancora ricordi vivissimi ed emozionanti di quella splendida avventura, da solo e pieno di curiosità, perchè l'Antermoia lo sognavo fin da bambino.
Da Meida, dopo colazione, parto , già con calzatio gli scarponi , nonostante l'asfalto del Lungo Avisio, tanto sarà un attimo ad arrivare a Mazzin per immergermi in una valle tra le meno frequentate della zona. Credo che , come la val Grepa o la val Jumela, la valle Udai, sia il luogo che in estate vede meno visitatori e credo sia davvero un peccato perchè sono posti quasi magici. A proposito di magico, anche il lungo Avisio come bellezza non scherza, basta guardare oltre la propria testa e molti picchi Dolomitici si mostrano in sfumature molteplici.
Arrivato a Mazzin, inizio il bellissimo sentiero che entra nel lussureggiante bosco che , come al solito fa da splendida cornice, a mò di collier a rocce da sogno. All'inizio il fiato si fa grosso, ma la solitudine del luogo e la sua bellezza, compensano la fatica e le incertezze che mi colgono ad ogni escursione, fino a quando il passo prende davvero una forma regolare e la mente può vagare, insieme agli occhi, su meraviglie piccole e grandi che solo in montagna si possono cogliere..o forse credo, anche da soli, quando le parole non permettono distrazione ai pensieri.Arrivo alla cascata che, con un tuffo altissimo mi dicono scenda direttamente dal lago e mi vengono in mente le parole del cercatori di minerali Rizzi, di Vigo, che mi aveva consigliato di scendere in una grotta vicino a dove cade l'acqua per trovare cristalli di pirite, però sono solo, mi basterebbe una scivolata o un sasso caduto e potrei farmi male, quindi proseguo, oggi la mia meta è un'altra.



Ad un certo punto, il bosco finisce e mi trovo davanti ad una grotta bellissima, credo attrezzata per arrampicare visto i rinvii che pendono dal tetto, ma da qua il sentiero diventa verde , visto che supera prati , però s'impenna notevolmente. I muscoli però sono già caldi, la rotta è fatta, poi anche questo sentiero è caratteristico, perchè costeggia , fino a traversarlo, un torrentello che con salti e cascatelle porta a valle un po' di acqua che non so dove arrivi, ma porta al cuore col suo rumore continuo e mai fragoroso, veri fremiti di gioia. Inutile dire che qui i fiori si sprecano..insomma , come in un quadro di un grande pittore, sembra che ci sia una gara per suscitare meraviglia. Io credo di avere un grosso difetto quando vado in montagna da solo, vado troppo forte e infatti all'improvviso mi trovo sull'altipiano di Camelot, dove mi si aprono davanti agli occhi scenari che è poco chiamare meravigliosi.



Mi incammino verso passo Dona, accompagnato dal fischio delle marmotte e mi trovo davanti due sacerdoti che celebrano Messa in questo splendido scenario e penso che siano pochi i posti più belli di questo dove dare lode a Dio , per la Sua bontà e per la bellezza della Sua Creazione. Arrivo all'inizio per il passo e sulla destra noto passo Ciaregole, il sentiero che proviene dal Micheluzzi in val Duron e mi prefiggo di scendere la lì finita l'escursione..Poi andrà diversamente, però ti devo confessare un piccolo sogno che devo ancora realizzare. Da passo Ciaregole, parte una bellissima cresta , con roccia ed erba , che divide la val Dona dalla val Duron e finisce proprio sopra Fontanazza con una croce sopra una cimetta veramente esposta , quasi a vegliare su tutta la val di Fassa alta fino a Canazei, non è difficile ma da solo, ormai sono vecchio e stanco, mi fido poco.Prima o poi lo trovo un amico e questa cimetta sarà nostra.



Spinto dall'entusiasmo in un attimo supero passo Dona e visto che sono ancora fresco e ci ho messo molto meno dei tempi indicati, salgo anche la vicinissima, forse insignificante ma per me bella cima Mantel dalla quale però c'è una vista magnifica sui gruppi lontani, Odle, Pale, Monzoni e su cime che prima o poi dovrò salire, cima Uomo e molte altre , ognuna piùbella dell'altra. Probabilmente sono stupido a salire anche su piccole cime, però qualcuno che mi conosce dice che sono bulimico di cime..probabilmente hanno ragione.



Dal passo Dona, scendo velocemente al rifugio costeggiando bellissime e verticali pareti e arrivato mi viene un colpo, il lago non c'è, possibile che abbia sbagliato, il rifugio è giusto, si sarà mica prosciugato ?? Chiedo stupidamente ad un escursionista e questo mi rassicura, il lago c'è è solo dietro un piccolo promontorio che lo nasconde dal rifugio.. infatti lo trovo e non ci metto parole, solo alcune foto per farti capire l'emozione..









Mi mangio un panino con vista lago con la schiena appoggiata a mò di  poltrona su di un masso, con gli occhi sempre in cerca di visioni e sfumature sempre nuove, mi prendo un caffè al rifugio , perchè credo sia importante ricordare che i rifugisti sono i presidi di umanità in montagna e spesso il loro contributo è essenziale e mi appresto a scendere, però non lo faccio dalla val Duron, voglio una ciliegina sulla torta, salgo a passo Antermoia e scendo al rif. Principe, al Vaiolet e Gardeccia, poi sempre a piedi ritorno a Meida..



Se il racconto ti è piaciuto , più avanti descrivo la discesa, sul blog finita la lettura ci sono da cliccare delle caselle, fammi sapere se ti interessa il seguito..



                                                         Emiliano

4 commenti:

  1. Bellissimo. Grazie. Mi hai fatto rivivere emozioni belle, luoghi che amo tantissimo e che non mi stancano mai.... Ho raggiunto il lago da diverse zone ed è stata sempre una gioia grande! Ora il mio obiettivo è una notte nel rifugio per contemplare tramonto, stelle e alba 🙃

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  2. Grazie della testimonianza, quest'anno finalmente andrò all'Antermoia con i miei figli, dalgo dal rifugio Vajolet ma non faccio le scalette. Mi dicono che c'è una parte esposta, devo preocciparmi??? Io sono una capretta, ma i sentieri stretti con lo strapiombo, senza piante, mi fanno sempre un po' di impressione... Grazie ancora e tienici aggiornati!!!

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  3. Stai solo attento ai piccoli nevai che devi attraversare..3 4 sotto il passo , sopra il Principe, e uno più grande sotto il passo, verso il lago

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  4. Stai solo attento ai piccoli nevai che devi attraversare..3 4 sotto il passo , sopra il Principe, e uno più grande sotto il passo, verso il lago

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