Emil era un po’ frastornato dallo
svolgersi degli eventi.
svolgersi degli eventi.
Per anni aveva sognato , quasi ogni
notte quella mitica settimana, e adesso aveva un po’ di magone nel salutare gli amici che lo avevano accompagnato. Spesso gli veniva alla mente la frase di un amico che gli ripeteva completamente un mantra..
notte quella mitica settimana, e adesso aveva un po’ di magone nel salutare gli amici che lo avevano accompagnato. Spesso gli veniva alla mente la frase di un amico che gli ripeteva completamente un mantra..
” tu puoi avere tutta la passione che
vuoi, ma quando sentirai il profumo di
femmina senza mutandine, svanirà
ogni cosa e avrai altre priorità .”
La cosa lo faceva sorridere, però un
poco di nostalgia di una persona che gli
aveva completamente cambiato la vita,
anche se da poco, la sentiva e in certi
attimi, quelle montagne così belle e
vertiginose, gli sembravano
all’improvviso un ostacolo alla sua
felicità.
Certo, con una scusa avrebbe potuto
rinunciare e andare al mare, come era
capitato con il monte Rosa, ma qui la
cosa era seria e i soldi, tanti, già
pagati, quindi volente o nolente,
bisogna arrampicare, sperando che
fosse arrivato presto il sabato.
Sicuramente però, non poteva
sfuggire a Emil, così attento e appassionato, la bellezza dei luoghi e la superficialità di certe persone che, col naso all’insù, senza sapere un accidente, commentavano le imprese dei ragazzi che , appesi a minuscoli appigli, provavano a vivere la vita con un gusto nuovo.
Da parolacce di certe donne che sotto alla PICCOLISSIMA, osservando un alpinista solitario arrampicare sulla Cassin , sparlavano di gradini di ferro e chiodi come pioli di una infinita scala..certe volte la educazione impone di non offendere chi parla per niente. Tra l’altro, il nostro amico malinconico, poi troverà l’arrampicatore, un ragazzo cecoslovacco, al rifugio davanti ad una bella birra e scambiando qualche parola avrebbe capito che in lui non c’era nessuna traccia dei superuomini che agognavano le donne sul sentiero, ma solo un uomo forte e allenato con una passione immensa e una bravura non da poco, la Cassin non è proprio una via da prime lezioni di corso roccia e slegati non è poi così da buttare.
La settimana comunque non era stata poi così male, anzi, arrampicate una più bella dell’altra, con meditazioni e pensieri mattutini davanti allo splendore dell’alba, con passaggi su pareti storiche
che avrebbero segnato per sempre i suoi ricordi con sensazioni e emozioni incancellabili e tanti nuovi amici. Il telefono funzionava pochissimo per cui Emil si sentiva raramente con la persona che gli colorava i suoi giorni, però l’ambiente fantastico e le cime inimmaginabili per chi sa solo camminare sul piano, non alzando mai gli occhi verso l’azzurro del cielo, lenivano e di molto la sua mancanza temporanea di affetto.
Da brividi la sera che a cena, dopo aver accarezzato rocce per tutto il giorno, il sole , colorando le gialle pareti di rosso vivo, aveva svuotato la sala da pranzo per ammirare tutti , la bellezza mozzafiato delle nord rosse come solo la dolomia da regalare, fuori , solo silenzio e commozione, non volava una mosca e a qualcuno è scappata una furtiva lacrima.
Alla fine della settimana, col senno di poi volata troppo presto, Emil era strafelice dei giorni passati e la malinconia iniziale era diventata una gioia infinita,
qualche suo sogno, anche grande, era diventato un prezioso ricordo da tenere ben stretto per gli anni a seguire , nello scrigno del suo cuore.
poco di nostalgia di una persona che gli
aveva completamente cambiato la vita,
anche se da poco, la sentiva e in certi
attimi, quelle montagne così belle e
vertiginose, gli sembravano
all’improvviso un ostacolo alla sua
felicità.
Certo, con una scusa avrebbe potuto
rinunciare e andare al mare, come era
capitato con il monte Rosa, ma qui la
cosa era seria e i soldi, tanti, già
pagati, quindi volente o nolente,
bisogna arrampicare, sperando che
fosse arrivato presto il sabato.
Sicuramente però, non poteva
sfuggire a Emil, così attento e appassionato, la bellezza dei luoghi e la superficialità di certe persone che, col naso all’insù, senza sapere un accidente, commentavano le imprese dei ragazzi che , appesi a minuscoli appigli, provavano a vivere la vita con un gusto nuovo.
Da parolacce di certe donne che sotto alla PICCOLISSIMA, osservando un alpinista solitario arrampicare sulla Cassin , sparlavano di gradini di ferro e chiodi come pioli di una infinita scala..certe volte la educazione impone di non offendere chi parla per niente. Tra l’altro, il nostro amico malinconico, poi troverà l’arrampicatore, un ragazzo cecoslovacco, al rifugio davanti ad una bella birra e scambiando qualche parola avrebbe capito che in lui non c’era nessuna traccia dei superuomini che agognavano le donne sul sentiero, ma solo un uomo forte e allenato con una passione immensa e una bravura non da poco, la Cassin non è proprio una via da prime lezioni di corso roccia e slegati non è poi così da buttare.
La settimana comunque non era stata poi così male, anzi, arrampicate una più bella dell’altra, con meditazioni e pensieri mattutini davanti allo splendore dell’alba, con passaggi su pareti storiche
che avrebbero segnato per sempre i suoi ricordi con sensazioni e emozioni incancellabili e tanti nuovi amici. Il telefono funzionava pochissimo per cui Emil si sentiva raramente con la persona che gli colorava i suoi giorni, però l’ambiente fantastico e le cime inimmaginabili per chi sa solo camminare sul piano, non alzando mai gli occhi verso l’azzurro del cielo, lenivano e di molto la sua mancanza temporanea di affetto.
Da brividi la sera che a cena, dopo aver accarezzato rocce per tutto il giorno, il sole , colorando le gialle pareti di rosso vivo, aveva svuotato la sala da pranzo per ammirare tutti , la bellezza mozzafiato delle nord rosse come solo la dolomia da regalare, fuori , solo silenzio e commozione, non volava una mosca e a qualcuno è scappata una furtiva lacrima.
Alla fine della settimana, col senno di poi volata troppo presto, Emil era strafelice dei giorni passati e la malinconia iniziale era diventata una gioia infinita,
qualche suo sogno, anche grande, era diventato un prezioso ricordo da tenere ben stretto per gli anni a seguire , nello scrigno del suo cuore.
P.S. All’amico che Emil citava all’inizio,
poi lo stesso ha risposto,
E’ vero che il profumo di donna è
fortissimo e suadente, ma, togliendo il
fatto che una cosa non esclude l’altra,
una passione , quando è forte e fondata
e foriera di sogni e gioie infinite, può
accompagnarti dolcemente per tutta la
vita..
e Emil, dopo tanti anni di amore ,
infinito e pieno, per la
sua donna e per le cime, in montagna
ci va ancora e si diverte un sacco.
Curriculum settimanale..
lunedi..monte Paterno parete Ovest
via Holzer
martedi..piccola di Lavaredo
spigolo Innerkofler
mercoledi..grande di Lavaredo
spigolo Dibona
giovedi..cadini di Misurina, torre Wund
via Maggiorana
venerdi..torre Frida
via Comici
Emiliano..
poi lo stesso ha risposto,
E’ vero che il profumo di donna è
fortissimo e suadente, ma, togliendo il
fatto che una cosa non esclude l’altra,
una passione , quando è forte e fondata
e foriera di sogni e gioie infinite, può
accompagnarti dolcemente per tutta la
vita..
e Emil, dopo tanti anni di amore ,
infinito e pieno, per la
sua donna e per le cime, in montagna
ci va ancora e si diverte un sacco.
Curriculum settimanale..
lunedi..monte Paterno parete Ovest
via Holzer
martedi..piccola di Lavaredo
spigolo Innerkofler
mercoledi..grande di Lavaredo
spigolo Dibona
giovedi..cadini di Misurina, torre Wund
via Maggiorana
venerdi..torre Frida
via Comici
Emiliano..
Bell'articolo! E belle vie.
RispondiEliminaBELLISSIME IMMAGINI!
RispondiEliminaE V V I V A !
GRANDE ARTICOLO!
EliminaHo l'hobby della Pittura: questa foto è da dipingere = https://2.bp.blogspot.com/-kJe9CdWixIQ/U4Yp1vdPEDI/AAAAAAAAKG8/3QXcX1H4UZI/s1600/DSCF2834.JPG
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