A MARINA e
SIMONE..
Quando
all’amore si concede un’altra possibilità
C’è
un tepore niente male su questa cima e questi primi raggi del
sole, sembrano
voler riscaldare le nostre membra esauste e
doloranti. La salita è stata molto
dura, spesso lo sconforto, la
stanchezza, la paura sembravano avere la meglio
sulla nostra
volontà di provare a salire e gioire della bellezza di questa
avventura. Tante volte i nostri sguardi si sono incontrati per
trovare quel
poco di coraggio,quel pizzico di follia che ci avrebbe
permesso di raggiungere
il culmine e la felicità.
Spesso a vincere la tristezza e la voglia di lasciare
stare, di non
fare fatica e di sopravvivere invece di vivere pienamente, è
stata la
capacitò di capire, di ascoltare di invogliare a provare, perché la
nostra forza è stata quella, non perdersi nel lamenti, nell’illusione
che forse
lasciando stare si sarebbe stati meglio, che solo i matti e
gli illusi credono
ancora nei sogni. Invece eccoci qua, io e te felici
nella luce radiosa di un
fantastico tramonto, a baciarci felici, a
lasciare fuori da noi il brutto del
mondo,
a prometterci di aiutarci a lottare, a non smettere mai di sognare.
Perché , la montagna è come la vita, se la
sai amare , nonostante
tutto ti offre sempre la voglia di ricominciare,
di riprovare ad
essere felici nell’amore che diventa dono reciproco di
felicità..e
ogni vetta sarà un attimo per capire il nostro cammino passato e il
Semplicemente grazie Emiliano ❤️
RispondiEliminaGrazie a voi per il dono preziosissimo della vostra amicizia..
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