Nel 2009 con alcuni amici avevamo creato il blog PRIGIONIERI DEI SOGNI ( dove potete vedere le foto delle escursioni del nostro bellissimo gruppo ) ma avendo io un sacco di cose scritte , era mio monopolio , per cui si è scelto di creare un blog mio EMILIANO DEI SOGNI dove ci sono emozioni quasi esclusivamente mie, anche se ogni tanto scrivo ancora per il blog del gruppo.Dopo tanto raccogliere e pubblicare emozioni, è stato breve il passo di raccoglierle in un libro cartaceo .
Un libro molto privato,troppo, quasi intimo, dove la quasi totalità delle emozioni, faceva parte della mia sfera più privata. Credo che in quel libro ci sia la cosa che ancora oggi io reputo la mia più bella, QUANDO UN AMICO SE NE VA..
http://emilianodeisogni.blogspot.com/2010/08/quando-uno-dei-nostri-amici-va-via.html?spref=fb
E' un pensiero a Cristina, la Cri, la ragazza infermiera appassionata degli 8000 e molto impegnata a servire chi le era vicino, infatti faceva l'infermiera in Veneto. In quei giorni, giugno o luglio non ricordo, perse la vita sui Gascebrun , cime credo del Karacorum, e la cosa mi aveva colpito, così di getto, come faccio sempre io , ( per quello mia cognata che corregge le mie emozioni impazzisce per errori e virgole )ho messo giù queste righe che mi commuovono sempre..poi ne avrei fatto un filmato su youtube, però lo scritto è tutta un'altra cosa. Basta chiudere gli occhi e immaginare le persone che salendo troppo in alto , per inseguire sogni, perdono la vita.Profondo rispetto per scelte che anche se difficili, io cerco di capire.
Nel 2011 invece, ho pubblicato questa raccolta di emozioni che stavolta conteneva molte diciamo erroneamente poesie, anche dedicate agli amici.
Di queste te ne suggerisco una che mi ha veramente impegnato tanto a livello di emozione, il saluto al mio babbo anziano che aveva finito i suoi giorni ed era volato non so dove, ma sicuramente in un posto migliore dove sicuramente avrebbe incontrato la mia mamma.
Credimi, spesso ho pensato di smettere , anche perchè è dura lacerarsi l'anima per sfogare le proprie tristezze e paure, però accadono sempre alcune cose che ti fanno ritornare la voglie e spesso il bisogni impellente di metterti in gioco e aprirti ancora una volta la tua anima devastata.
A giorni uscirà il mio terzo libro, forse il più sofferente e travagliato, non immagini quante volte ho pensato di lasciar stare tutto, con dispiacere perchè ci sono moltissime emozioni dedicate a voi miei amici che, secondo me, meritano veramente, però è dura mettere in gioco la propria anima le proprie debolezze, perchè c'è sempre qualcuno pronto a giudicare, a contestare, credo che i soloni abbondino ultimamente. Che poi, correggessero e notassero solo gli errori , ci sta, ma credere che io giochi sul dolore mio e degli altri, mi sembra un giudizio falso ed eccessivo.Ti faccio un esempio.
Tempo fa ho perso tragicamente e un modo devastante , mio fratello più giovane e ,mosso da emozione, in un attimo ho buttato giù dei miei pensieri. Pensa che la cosa è stata così dolorosa che solo la sera leggendo quelle poche righe , sono riuscito a sfogarmi in un pianto liberatorio, allora mi serviva quello e io l'ho fatto e ancora oggi , quando la notte non riesco a dormire pensando ancora a quel dolore, credo che quella emozione sia una delle poche cose che mi danno un poco, pochissimo, ristoro.
http://emilianodeisogni.blogspot.com/2015/01/un-saluto-mio-fratello-pierangeloun.html?spref=fb
Un'altra storia che merita di essere raccontata e che forse mi aiuta a scegliere di andare avanti ad aprire con te il mio cuore è questa.
Un mio collega aveva la moglie molto malata, e sotto le feste di Natale sapeva che sarebbe morta a momenti, credo che quando vengono in casa a somministrarti la morfina, tu capisca che c'è ancora poco. Ma la preoccupazione di questo mio carissimo amico, oltre a quella di perdere l'amata moglie, erano date dal fatto che io a Natale sarei stato 4 5 giorni in val di Fassa,per cui se fosse successo, non avrei potuto scrivere una cosa che desiderava tantissimo, una preghiera per salutare sul moglie al suo funerale. Immagina le chiamate ogni giorno e quando dopo l'epifania è capitato il fatto, la sua tristezza, ma anche il suo sollievo che le mie parole, una goccia nel mare del suo dolore, gli hanno dato e che tuttora non smette di ringraziare. Pensa, io le avevo scritte, una suora le ha lette e io ho pianto copiosamente,insieme a molti altri in chiesa.
http://emilianodeisogni.blogspot.com/2016/01/per-stare-vicino-ad-un-amico.html?spref=fb
Mi dispiace scrivere spesso di amici che non ci sono più, però a volte tocca, e comunque nei miei libri ci sono anche montagne, matrimoni, battesimi e tantissimi amici..dunque io credo di andare avanti e poi si vedrà, se sono rose..
Emiliano..uno scrivano di provincia..
A giorni uscirà il mio terzo libro, forse il più sofferente e travagliato, non immagini quante volte ho pensato di lasciar stare tutto, con dispiacere perchè ci sono moltissime emozioni dedicate a voi miei amici che, secondo me, meritano veramente, però è dura mettere in gioco la propria anima le proprie debolezze, perchè c'è sempre qualcuno pronto a giudicare, a contestare, credo che i soloni abbondino ultimamente. Che poi, correggessero e notassero solo gli errori , ci sta, ma credere che io giochi sul dolore mio e degli altri, mi sembra un giudizio falso ed eccessivo.Ti faccio un esempio.
Tempo fa ho perso tragicamente e un modo devastante , mio fratello più giovane e ,mosso da emozione, in un attimo ho buttato giù dei miei pensieri. Pensa che la cosa è stata così dolorosa che solo la sera leggendo quelle poche righe , sono riuscito a sfogarmi in un pianto liberatorio, allora mi serviva quello e io l'ho fatto e ancora oggi , quando la notte non riesco a dormire pensando ancora a quel dolore, credo che quella emozione sia una delle poche cose che mi danno un poco, pochissimo, ristoro.
http://emilianodeisogni.blogspot.com/2015/01/un-saluto-mio-fratello-pierangeloun.html?spref=fb
Un'altra storia che merita di essere raccontata e che forse mi aiuta a scegliere di andare avanti ad aprire con te il mio cuore è questa.
Un mio collega aveva la moglie molto malata, e sotto le feste di Natale sapeva che sarebbe morta a momenti, credo che quando vengono in casa a somministrarti la morfina, tu capisca che c'è ancora poco. Ma la preoccupazione di questo mio carissimo amico, oltre a quella di perdere l'amata moglie, erano date dal fatto che io a Natale sarei stato 4 5 giorni in val di Fassa,per cui se fosse successo, non avrei potuto scrivere una cosa che desiderava tantissimo, una preghiera per salutare sul moglie al suo funerale. Immagina le chiamate ogni giorno e quando dopo l'epifania è capitato il fatto, la sua tristezza, ma anche il suo sollievo che le mie parole, una goccia nel mare del suo dolore, gli hanno dato e che tuttora non smette di ringraziare. Pensa, io le avevo scritte, una suora le ha lette e io ho pianto copiosamente,insieme a molti altri in chiesa.
http://emilianodeisogni.blogspot.com/2016/01/per-stare-vicino-ad-un-amico.html?spref=fb
Mi dispiace scrivere spesso di amici che non ci sono più, però a volte tocca, e comunque nei miei libri ci sono anche montagne, matrimoni, battesimi e tantissimi amici..dunque io credo di andare avanti e poi si vedrà, se sono rose..
Emiliano..uno scrivano di provincia..
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