martedì 28 giugno 2016

DEDICATO A TUTTI I MIEI AMICI E AMICHE, VECCHI E NUOVI..

PASSIONE





Ho amato il lento cercare,tra le rughe nascoste della roccia,
con le dita stanche e dure per trovare l’appiglio giusto  e
issarmi con uno scatto nervoso ed elegante per uscire dalla
parete ripida,buia e pericolosa,verso la vetta inondata dal sole.

Ho amato le fredde sveglie mattutine al rifugio,con i preparativi
frettolosi per la salita e i controlli del materiale da scalata,
accompagnati dal leggero ma continuo brusio di molti altri,
condannati,come me,a cercare se stessi su queste magnifiche cime.
Ho vissuto e amato ogni tipo di tempo e di colori su queste
cattedrali di roccia e ghiaccio che sembrano sfidare l’infinito.
Ho amato e amo tuttora,il lento camminare che la ripidezza
del sentiero mi impone e l’arrivare,ancora dopo molti anni
e stupirmi della imponente magnificenza del creato.

Ho imparato ad ammirare il dissolversi lento delle nebbie mattutine,
il rialzare la testa dei fiori ,carichi di rugiada

 e ad apprezzare
il profumo acre e selvatico del bosco.
Amo tantissimo il rumore unico e sconcertante del silenzio,rotto
soltanto dal battito del mio cuore e dall’ ansimare dei miei polmoni
in cerca continua di aria.
Ho amato e amo le montagne,per quello che mi hanno dato e per
ogni attimo felice che ho vissuto con loro,impegnato a mettere
in gioco le mie sicurezze e la mia personale idea di comodità.

Amo pensare che la natura mi abbia aiutato a vivere e che,chi verrà
dopo di me,la troverà,come se io non fossi passato,integra e pronta
a regalare a molti altri,che hanno il coraggio e la forza di mettersi in gioco,la consapevolezza,oggi più che mai indispensabile,
di essere vivi e di cercare dentro a se stessi ,il senso vero e importante delle cose della vita.



 Ho scoperto anche la bellezza di avere amici veri, sempre pronti a dare una mano senza mai giudicare o scrollare il capo..e credo che sia il dono più bello che la montagna, il mio correre per sentieri e cime, mi abbia mai fatto.

2 commenti:

  1. perchè leggo della tristezza, tra le righe del tuo testo? Sembra un saluto mesto.

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa