domenica 30 aprile 2017

LA VITA DEL FIORE...


A VOLTE, LA MONOTONIA DELLA VITA, SEMPRE UGUALE  A SE' STESSA  E' INTERROTTA DA AVVENIMENTI , FELICI O ANCHE DOLOROSI PURTROPPO,
 CHE RENDONO IL VIVERE , UN PO' COME UN PRATO FIORITO..



A  PRIMA VISTA SEMBRA INUTILE E BANALE NEL SUO CRESCERE.
 ERBA E FIORI CHE NON SERVIRANNO A NESSUNO ,


MA SE GUARDO CON OCCHIO PIU' ATTENTO , QUANTA BELLEZZA, QUANTA VITA , QUANTA SEMPLICITA' ,
LA SEMPLICITA' DEL VIVERE, ALLA QUALE NON HO MAI PENSATO..



SPESSO BASTA UN FIORE MOSSO ;ACCAREZZATO DOLCEMENTE DA UN TENUE SOFFIO DI ARIA, A FAR USCIRE LA DISARMANTE E SEMPLICE BELLEZZA DI TUTTO IL PRATO..


SPERO CHE NELLA MIA VITA , IL FATTO DI COGLIERE E DI GODERE ANCHE DELLE SFUMATURE PIU' LEGGERE E NASCOSTE, POSSA DARMI LA FORZA DI ANDARE AVANTI LEGGIADRO E FELICE ..



 COME QUANDO , DA BAMBINO, CORREVO , CON GRANDE GODIMENTO , A PIEDI NUDI NEL PRATO DAVANTI A CASA MIA...


Emiliano..

sabato 29 aprile 2017

LA CURIOSITA' DI CAPIRE...

a volte mi chiedo ,cosa possa essere quella molla,quella spinta insondabile e strana che spinge molti di noi a mettere in gioco la comodità ,gli affetti e qualche volta purtroppo anche la vita solo per il gusto di vedere come si è quando si sale una montagna o si mette il piede su di una vetta a volte a lungo sognata e desiderata...
A chi gli chiedeva perchè volesse salire l'Everest , Mallory rispondeva perchè è lì e poi su quella montagna ha perso la vita,nel tentativo di cogliere un sogno forse impossibile per quei tempi...Così a volte mi chiedo il perchè in montagna io ci vada spesso e volentieri e perchè la cosa mi dia così tanta gioia . Se perso a quando ero ragazzo, alle delusioni che la vita mi dava ogni volta che mi piaceva una ragazza, mi viene spontaneo pensare che quella fosse una fuga in ambiente dove il mio io finalmente aveva il modo e la ragione di realizzarsi. Ti farà sorridere ma ne ho presi di no dalle ragazze quando ero giovanissimo e non credo sia un caso che la mia prima e ultima donna sia stata ed è mia moglie che però ho conosciuto che avevo ormai 25 anni. Non tolgo nulla alla passione che mi bruciava per salire montagne sempre più alte e difficili, però ti confesso che forse cercavo di calmare un po' i miei angosciosi desideri e aumentare la mia poca autostima. Quando dico che sono timido, tutti ridono e nessuno ci crede, ma io so che il merito di quello che sono adesso è merito in gran parte della persona che mi vive accanto, che ha saputo apprezzare e farmi capire le mie capacità..e i miei sogni. Comunque non rimpiango niente della mia giovinezza, le montagne mi hanno regalato gioie immense e amici straordinari, pareggiando le varie delusioni di un ragazzo impacciato e goffo in amore , inversamente proporzionale al suo andare con sicurezza in montagna.A proposito , se ci vado ancora è perchè quasi sempre ci sto attento, mai banalizzare la nobile arte di salire montagne.
Andare in montagna è bellissimo,ci si tolgono molte soddisfazioni ma è indubbio che anche sul facile c'è sempre un pochino di rischio che però noi ,a chi ci ama neghiamo sempre e spesso lo neghiamo persino a noi stessi...A volte arriviamo ,per giustificare la nostra passione ,a sublimare tragedie che si sarebbero potute evitare,considerando eroi persone che ,forse per troppa baldanza, hanno buttato la loro vita ....Partendo dal fatto che la persona che muore va sempre rispettata non bisogna esimersi dal dire ai nostri ragazzi ,che spesso hanno preso la passione da noi,che è vero che salire montagne è sublime ,però la vita ha un valore inestimabile e se io perdessi un figlio mentre sale una montagna non potrei mai perdonarmelo...E' giusto amare e sublimare le montagne e la natura però ricordiamo sempre,a noi e ai nostri figli che praticano sport rischiosi ,che a casa ci sono persone che ci amano e che pensano a noi,per cui la cima ,ogni cima ,se non si riesce a salire ,si può riprovare,mentre la vita ,una volta che ci è tolta non ci viene più restituita...e per me ,non c'è nessuna cosa al mondo per la quale ne valga la pena...

TU COSA NE PENSI??? HO RAGIONE O TORTO??? FAMMI SAPERE UN TUO PARERE...

EMILIANO

mercoledì 26 aprile 2017

UN SALUTO AL DOTTOR FRANCESCO CARLO MASSARI..quando stava bene , si univa al nostro gruppo nelle escursioni..indimenticabile per me, quella a RASCIESA sopra Ortisei.e con la moglie è arrivato in cima , sotto questa splendida scultura che rappresenta la croce.


ONORATO PER LA TUA AMICIZIA, E DISPIACIUTO PER LA TUA  MANCANZA NELLE PROSSIME ESCURSIONI ; TI VOGLIO RICORDARE CON QUESTO MIO VIDEO. RIPOSA IN PACE..e su molte cime tornerà prepotente e consolatorio, il ricordo della tua amichevole compagnia..


Emiliano e i prigionieri dei sogni..


giovedì 20 aprile 2017

UN OMAGGIO ALLA MIA VALLE DEL CUORE, IL MIO NIRVANA, IL MIO AMATO POSTO DELLE FRAGOLE..LA VAL DI FASSA..


Chi mi conosce bene , sa qual'è la MONTAGNA che sogno spesso e che mi fa battere ancora più forte il cuore. Ma anche che in val di Fassa, una valle che frequento da più di quarant'anni, io sono felice e che le sue cime, le sue rocce, i suoi tenebrosi boschi e freschissimi laghetti,, uniti alla cordialità delle persone che ci vivono e che sanno farla amare, mi regalano sensazioni uniche ed indimenticabili. In ogni mio libro c'è una emozione dedicata a questa valle che mi ha preso il cuore, nell'ultimo, la storia si svolge proprio sotto o sopra queste amate montagne e in un capitolo finale ho aggiunto alcune mie riflessioni che adesso ti faccio leggere su questo mio Eden, questo paradiso in  terra.


Per la prima volta ho voluto cimentarmi con una storia. Finora, nei miei tre libri precedenti mettevo le mie emozioni che qualcuno considera poesie, ma stavolta è un racconto dall’inizio alla fine. Nei personaggi c’è un po’, molto, di me e un po’ di lavoro di fantasia, ma sempre profili tratteggiati di persone che ho conosciuto. La storia è triste però fa parte della vita e credimi è uno dei miei incubi. Sarebbe la fine se succedesse qualcosa per una passione nata e fatta crescere da me, ma non solo ai miei figli o alle persone che amo, anche ai miei amici di cui ogni volta che si va in montagna sento la responsabilità.  I luoghi non ho voluto citarli perché chi li ama , con attenzione e fantasia potrebbe scoprirli da se, però per chi non c’è mai stato o molto poco,svelo l’arcano, la storia si svolge in val di Fassa, la mia valle del cuore. Io amo tutte le Dolomiti e ne ho frequentate parecchie, in valli incantate e pareti anche vertiginose, ma , forse perché è stata la prima valle dove dentro il mio animo  è nato il fuoco dell’amore per le cime,la val di Fassa è la mia preferita. E non solo per le sue montagne, i boschi, i laghi e i torrenti, per la sua natura insomma, ma in particolare per la sua gente, sorridente , cordiale e sempre col cuore in mano pronta a darti una mano. A proposito di Fassa, vorrei spezzare una lancia in favore di questi luoghi per me splendidi. Molti dicono che c’è troppo folla, troppa confusione ed in parte è vero, però a queste persone vorrei far notare un paio di cose..in amicizia chiaramente. L’Antermoia è sempre affollato, a parte la bellezza del luogo, perché non provi a salirci da Mazzin, per la valle Udai ?? Faticosissima, lunga ma escursione splendida con panorami particolari molto belli. Oppure salire a Ciampac , per la solitaria val Grepa da Fontanazzo o per la val Jumela da Pozza.??  Qui se ti dovessi  sfortunatamente far male , te la dovresti cavare da solo oppure avere pazienza per due tre ore che passi qualcuno. A proposito di farsi male e restando in tema, qualche anno fa,con mio figlio Sebastiano, per salire al Col Ombert dalla valle di S. Nicolò, ho preferito alle cascate andare a destra alla forcella Paschè. Sotto la cima sono caduto malamente e con una bella abrasione in testa , che però sanguinava molto, sono sceso con mio figlio al Contrin e anche in quel caso ho incontrato gente solo lì..che tra l’altro si è spaventata vedendomi la faccia piena di sangue. Comunque è andata bene e quello che voglio dirti  è che in valle si trovano escursioni per tutti i gusti e gambe, basta saper scegliere e mettersi in gioco, più è lunga l’escursione meno hai probabilità di trovare gente. 
Torniamo al libro. La vetta che cito sempre, è Cima 11 nel gruppo della Vallaccia, una cima che mi ha colpito da ragazzino e che ho salito, anni dopo, la prima volta da solo sotto un’acqua torrenziale. Il lago dove si conoscono i personaggi della storia è il lago Fedaia, con sullo sfondo il Civetta e il bianco ghiacciaio della Marmolada..purtroppo ultimamente sempre più grigio. La regina con la parete d’argento è proprio la Marmolada, nel racconto vista  dal rifugio Vallaccia, bellissimo rifugio davanti a scenari incantevoli e panorami mozzafiato. Dal rifugio cima Costabella e tutto il gruppo, i Monzoni, sass Morin e cima 11 , riempiono di gioia occhi e cuore. Anche se solo per fare una escursione facile, e un po’ faticosa , vale sempre la pena arrivare a questo rifugio, in particolare per l’affabilità e la bravura in cucina, che anche in montagna non guasta mai,della famiglia dei gestori. Io veramente  e mi ripeto, ma perché è importante e vera la cosa, trovo che a parte la bellezza dei luoghi, anche le persone di questa valle siano veramente gentilissime e cordiali, a immagine e somiglianza dello loro splendide montagne. Probabilmente è la loro indole LADINA a farle essere così cordiali e gentili. Non è un luogo comune, io in Dolomiti ho girato qualche valle dove dicevano di odiare gli Italiani che li opprimevano dal 1918.  Mi permetto di sottolineare che l’albergo dove arriva Alberto, uno dei protagonisti del racconto è l’hotel dove felicemente soggiorno io con la mia famiglia quando, purtroppo troppo poco, si va in vacanza. L’hotel si chiama  CIMA 11 , come la mia montagna e appena si entra si è subito colpiti dall’ accoglienza che la Claudia e la Gemma , con sua figlia Federica  , le sorelle che gestiscono l’albergo sanno farti sentire. Ormai, col mio gruppo e credimi siamo in molti, ci andiamo da anni e ogni volta è sempre una sorpresa per chi ,veramente in quei tre giorni, per merito di queste donne di montagna, si sente come a casa. Se le montagne sono belle è sempre una cosa per cui vale la pena darsi da fare, ma se oltre alle cime, ci sono dei sorrisi, delle belle parole e come dicevo prima parlando del rifugio anche un’ottima cucina, siamo a cavallo. Io spero che la storia ti piaccia , che ti sappia suscitare l’emozione come ha fatto con me e che magari qualche giorno, i tuoi passi possano incrociare i miei  magari nel mio Nirvana, la mia valle del cuore,
                        

                                   la   VAL DI FASSA.






Emiliano..

martedì 18 aprile 2017

SE VUOI TI PRESENTO QUALCHE PAGINA DEL MIO NUOVO LIBRO..stavolta è un racconto..


Mi è arrivata oggi la prima copia cartacea. Adesso la farò correggere dalla prof. di Italiano di mia figlia poi per chi la vorrà sarà disponibile per l'acquisto, credo a 14 o 15 euro. Stavolta esento mia cognata e mia nipote Chiara dalla correzione perchè sono impegnatissime negli ultimi particolari organizzativi delle prossime gite..però le cito nei ringraziamenti, come farei senza di loro ??







Io , come al solito, ci ho messo tutto me stesso. La storia , per fortuna, non è autobiografica, è più che altro una paura che credo prenda tutti noi papà che insegniamo ai nostri figli la bellissima arte di salire montagne. Infatti c'è un po' di me, del mio vissuto, in ogni personaggio della storia..che spero ti piaccia. ti dirò, in qualche attimo ha commosso anche me che la scrivevo.
In ogni caso grazie per la tua infinita pazienza.


Emiliano..

giovedì 13 aprile 2017

I MIEI AUGURI DI PASQUA..


Spero non si offenda nessuno, ma sono auguri sinceri, che Pasqua sia una tappa felice, un'inizio speranzoso di una vita nuova e più foriera di gioia. Comunque la si voglia realizzare questa nostra strana ma bella esperienza che e la vita.                               Auguroni.

Emiliano..  

domenica 2 aprile 2017

LA NOSTRA PROSSIMA GITA, L'EVENTO DI GIUGNO..se vuoi venirci a trovare noi siamo in Dolomiti..


Noi si parte prestissimo dal paesello, , il nostro Castiglione d'Adda, ma credo che la montagna, queste montagne e questi amici, meritino questo e ben altri sacrifici. A  S. Cristina colazione con i nostri mitici panini e funivia verso Col Raiser. Per l'itinerario ti invito su questo blog un po' più indietro, ma fidati è mozzafiato.


Credo che nella memoria di ogni partecipante  ci siano le cene della Gemma e della Claudia e il sorriso della Federica, per me , la loro gentilezza e cortesia sono sempre un valore aggiunto.  Al sabato mattina, col bus navetta Gardeccia e rifugio re Alberto, con uno strappo al  Santner per i più volenterosi.






credo che non servano parole per esaltare questi luoghi così magici ed indimenticabili.


e la Domenica al Lusia in cabinovia , con discesa a piedi toccando una piccola ma bellissima gita, sia il compendio giusto a questa nuova avventura.


Per il tempo non possiamo assicurare niente , non dipende da noi, ma per l'amicizia nel nostro gruppo , così calda e speciale da far sembrare a tutti che ci si conosca da sempre, oppure per la meraviglia dei luoghi e degli itinerari, non abbiamo nessun problema, sarà veramente un fine settimana pieno di bellissime visioni , avventure ed emozioni. SE PUOI E VUOI TI ASPETTIAMO..


Emiliano e i   "PRIGIONIERI DEI SOGNI.."

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa