mercoledì 13 novembre 2019
martedì 15 ottobre 2019
Introduzione EMOZIONI FASSANE.. quando mente e cuore volano all'unisono verso orizzonti infiniti
Prima di accingermi a raccontare le mie tantissime e credimi, favolose emozioni in Val di Fassa, permettimi qualche pensiero per far capire il mio amore per quel luogo incantato. Io ne ho vissute di cime, credo non riesca più a contarle, ho ammirato in silenzio stupito panorami che mi hanno qualche volta commosso. Ho visto dal rifugio al tramonto, la mia Montagna il Cervino, colorarsi di un rosso acceso le sue pareti dal lato Italiano e quello Svizzero, con la cresta del Furgen, immenso bastione che sembrava voler sfumare piano piano la luce verso il cielo con tonalità sempre più accese e col buio che saliva dal fondovalle. Ho temuto a Macugnaga , sotto la Est del monte Rosa, l'immensa parete allora carica di ghiaccio e neve, che i miei compagni andassero troppo sotto i seracchi che scaricavano quasi ogni minuto poderose valanghe di ghiaccio e neve..ne ho provate di emozioni sotto le cime più alte delle nostre alpi, su una facile facile anche sopra. Alle Centrali e Appennini ho imparato che quasi mai l'altezza di una montagna equivale alla sua bellezza, anzi, in cima al Sagro, sopra Carrara , con molti e cari amici, mi sono emozionato nel vedere da una montagna, l'azzurro intenso e rasserenante del mare, per non parlare della scalinata di Monasteroli, faticosa e infinita, come le emozioni che si provano nel provare ad entrare in quel mondo magico di grige rocce e onde blu cobalto. In Dolomiti , non dimenticherò mai l'emozione di un fantastico tramonto sulle Nord delle Tre Cime, emozione che poi è diventata commozione quando , il giorno dopo , i miei piedi e le mie mani hanno rovistato fra quelle rocce per trovare appigli e appoggi per arrivarne in cima, lo spigolo Dibona alla Grande è , ancora oggi, uno dei miei ricordi più belli. Ho anche salito la Sud della Tofana di Rosez, una via tosta e bella sul terzo spigolo e chi la ammira da sotto, questa immensa parete , credocapisca la mia enorme soddisfazione..tra l'altro, non dimentico che il mio primo corso roccia, l'ho fatto sulle Odle, per me forse le Dolomiti più belle, con la mia prima cordata, a comando alternato sulla est della Gran Fermeda. Poi Presanella, Resegone, Breithorn, Carè Alto, Grignetta , Grignone, Presolana, Visolo, insomma un sacco di cime e di montagne tutte bellissime e degne di un emozionante ricordo.Eppure ?? Eppure per la Val di Fassa, ho un amore particolare, forse perchè nel lontano 1976 è cominciato il mio amore prepotente per l'artefantasica e per me oltremodo coinvolgente di salir montagne. Ho scritto questi pensieri per farti capire che a me camminare o arrampicare in montagna piace dappertutto, ogni montagna, anche un semplice colle ha il suo perchè, per cui il fatto che io lodi la mia valle del cuore non esclude che io ami tutte le alte. E' come se al ristorante, dovendo scegliere dal menù una portata, io mi rammarichi tutta la cena per quelle che ho dovuto tralasciare, oppure se sentissi rimorso per amare alla follia una donna sola , che ho sposato molti anni fa, invece che magari molte altre che il destino, che in questo caso sarebbe stato cieco, mi avesse fatto incontrare. Permettimi di chiudere, nella speranza di avermi fatto perdonare questa passione Fassana, con due emozioni che questa valle mi aiuta a vivere e a tenere strette. Tra i miei ricordi ho una foto proprio di qiel lontano 1976 , sul lungo Avisio, ci sono la mia mamma , il mio papà e mio fratello Pierangelo che erano venuti a trovarmi, ormai adesso sono tutti e tre andati via, però mi piace ricordarli così in quel periodo felice e in quel luogo per me magico. Se invece guardi sul mio blog ( sul cellulare devi cliccare versione web ) sulla destra in alto c'è sempre la foto di mio fratello seduto su un prato molto sopra il rifugio Sassopiatto. Si vede chiaramente che è felice, che veramente portandolo con me gli avevo fatto un immenso regalo, gli avevo donato un attimo di felicità, forse in quei preziosi momenti aveva lasciato da parte i problemi che gli devastavano l'anima e che l'avrebbero portato a togliersi la vita. Ecco , quando guardo quella foto un po' mi intristisco perchè non sapendo niente non ho potuto salvargli la vita, se solo l'avessi portato con me un poì di più..però sono anche contento di avergli fatto provare in que periodi bui un pò di gioia e di luce.
Leggi e poi dimmi con franchezza cosa ne pensi di questo libro che sto scrivendo con tutte le mie emozioni in valle..credo uscirà a febbraio per il mio compleanno e ci saranno raccontio itinerari e bellezze che ho colto nelle mie sempre troppo brevi vacanze. Ho solo una curiosità da chiederti, io vorrei fare un libro senza nemmeno una foto, a parte la copertina, perchè penso che forse chi ci è stato , oppure no, possano chiudendo gli occhi vedere e immaginare i luoghi che descrivo, troppo facile con le foto..
Cosa dici, è una bella idea o una gran cazzata ??
Leggi e poi dimmi con franchezza cosa ne pensi di questo libro che sto scrivendo con tutte le mie emozioni in valle..credo uscirà a febbraio per il mio compleanno e ci saranno raccontio itinerari e bellezze che ho colto nelle mie sempre troppo brevi vacanze. Ho solo una curiosità da chiederti, io vorrei fare un libro senza nemmeno una foto, a parte la copertina, perchè penso che forse chi ci è stato , oppure no, possano chiudendo gli occhi vedere e immaginare i luoghi che descrivo, troppo facile con le foto..
Cosa dici, è una bella idea o una gran cazzata ??
martedì 10 settembre 2019
LE CHIAMANO NOZZE DI PERLA.. e si fanno i confetti verdi, COMUNQUE SONO 30 ANNI DI NOZZE..
Ricordo benissimo come ci fosse il sole dopo un giorno di pioggia, le tante persone che per curiosità o magari amicizia, erano fuori sul sagrato a fare da cornice al giorno il cui, le nostre vite arrivavano al bivio che le avrebbe trasformate.
In meglio o in peggio non lo so, io credo che tutti e due si sia cresciuti e migliorati, lo dico perchè, da parte mia , anche le mie montagne, che amo quanto te, o appena un filino meno, sono diventate più belle .
Forse le cose, guardate con gli occhi felici dell'amore, hanno un colore, un senso diverso, più bello e completo..
insomma , starti vicino e sognare ancora le montagne , mi hanno reso un uomo più felice e forse completo.
Sono passati trent'anni, forse tanti , ma se guardati con gli occhi del nostro vivere insieme, sono stati un attimo, un lieve refolo di vento che ci ha regalato refrigerrio nell'arsura della vita.
Ne abbiamo avute di prove, abbiamo affrontato tanti problemi, però , ogni volta , con l'aiuto reciproco e la vicinanza di persone che ci hanno voluto bene, siamo andati avanti..e forse abbiamo aiutato qualcuno a farlo.
Quel giorno , in chiesa,la preghierache avevo scelto diceva,
SIGNORE , FA CHE NON SIAMO FELICI DA SOLI
e forse in questi anni , qualcosa di buono, insieme, abbiamo fatto.
Per me sono stati anni bellissimi e spero ce ne siano altrettanti, l'unica tristezza mi pervade quando, guardando le foto di quel giorno, vedo volti amati o di amici veri, che non ci sono più e purtroppo aumentano sempre, spero solo che da lassù, ci siano vicini in questa bellissima avventura che hanno visto nascere e crescere.
Io, mai troppo amata moglie,
ti ringrazio per come sai essere con me e credo da sempre che , nonostante le nostre differenze, spesso stridenti,
credo che in pochi siano disordinati e distratti come me,
Qualcuno , che Ci ha scelto e amato da ancora prima che nascessimo, abbia scelto davvero , per noi una vita felice, sperando di dispensare , col nostro amore un pò di speranza a chi fa fatica a trovare la luce in quello che è spesso il buio della vita, vivere soli e senza una persona che ti possa accogliere e amare così come sei, senza volere assolutamente cambiarti.semmai migliorarti un poco..
GRAZIE PER QUESTI BELLISSIMI 30 ANNI..
domenica 11 agosto 2019
domenica 14 luglio 2019
VAL DI FASSA, appena tornato..e già mi manca
Prima di iniziare a descrivere l'emozione che, ancora una volta , ho provate in questa valle, vorrei fare una precisazione per scansare quelle che sono solo critiche , che sicuramente non fanno bene alla valle e ai suoi abitanti.. precisando che se anche sbagliassi, sono solo mie considerazioni.
Giovedi, scendendo dal rifugio Gardeccia, dopo un favoloso giro all'Antermoia, arrivato da Campitello a piedi, sempre a piedi ho raggiunto Pera e devo dire che ,secondo me, a parte la decisione politica che potrebbe essere discutibile, im località Regolina, dove c'era un bel ristorante, la strada non è accessibile per le navette, stretta, con alberi caduti sui bordi e una frande e profonda buca, per cui, le macchine stando attente ci passano , ma per i pulmini la vedo dura.
Comunque , lasciando stare le polemiche, io dico sempre che la valle la amo a prescindere, posso raccontarti qualche emozione di questi pochi, ma intensi giorni..
Lunedi ,
appena arrivato,un grande amico, Michele, da Ora mi ha portato in valle e ad ogni km il cuore si estasiava e saziava, oltre di una bella amicizia, di panorami sempre forieri di sensazioni nuove..
Tra l'altro, ho anche conosciuto la mamma e Antonella, sua simpaticissima sorella, che ha un bellissimo negozio di sport proprio sulla stupenda piazza di Moena, dominata dall'arcigna mole del Piz Meda..
Martedi,
Oggi si comincia a fare sul serio e con gli amici Sandra , Franco, Monica e il marito, sono salito al rif. Vallaccia e con Franco che però si è fermato alla forcella Costela visto il poco allenamento, sono salito in cima a punta Vallaccia , dopo di che, davanti ad uno strudel buonissimo, nel rifugio ho scambiato un bel po' di parole col, gentilissimo gestore e la sua famiglia. Anche questo, nonostante la fatica, credo sia un rifugio che non può mancare agli amanti della valle..la Marmolada sullo sfondo e tutte le cime che arrivano fino ai Monzoni meritano veramente.
Giovedi, scendendo dal rifugio Gardeccia, dopo un favoloso giro all'Antermoia, arrivato da Campitello a piedi, sempre a piedi ho raggiunto Pera e devo dire che ,secondo me, a parte la decisione politica che potrebbe essere discutibile, im località Regolina, dove c'era un bel ristorante, la strada non è accessibile per le navette, stretta, con alberi caduti sui bordi e una frande e profonda buca, per cui, le macchine stando attente ci passano , ma per i pulmini la vedo dura.
Comunque , lasciando stare le polemiche, io dico sempre che la valle la amo a prescindere, posso raccontarti qualche emozione di questi pochi, ma intensi giorni..
Lunedi ,
appena arrivato,un grande amico, Michele, da Ora mi ha portato in valle e ad ogni km il cuore si estasiava e saziava, oltre di una bella amicizia, di panorami sempre forieri di sensazioni nuove..
Tra l'altro, ho anche conosciuto la mamma e Antonella, sua simpaticissima sorella, che ha un bellissimo negozio di sport proprio sulla stupenda piazza di Moena, dominata dall'arcigna mole del Piz Meda..
Martedi,
Oggi si comincia a fare sul serio e con gli amici Sandra , Franco, Monica e il marito, sono salito al rif. Vallaccia e con Franco che però si è fermato alla forcella Costela visto il poco allenamento, sono salito in cima a punta Vallaccia , dopo di che, davanti ad uno strudel buonissimo, nel rifugio ho scambiato un bel po' di parole col, gentilissimo gestore e la sua famiglia. Anche questo, nonostante la fatica, credo sia un rifugio che non può mancare agli amanti della valle..la Marmolada sullo sfondo e tutte le cime che arrivano fino ai Monzoni meritano veramente.
Mercoledi,
con gli amici di Caselle Landi ,im provincia di Lodi e il loro parroco, don Edmondo, dal Col Rodella siamo arrivati al rif. Sassopiatto e, dopo aver celebrato la messa in uno scenario che dire fantastico è poco, siamo scesi a Campitello per la Val Duron, anche qua , con i ragazzi , emozioni bellissime e vedere la gioia del bello nei loro occhi stupiti dalla meravigliosa armonia del creato, è una emozione incredibile..
Giovedi, L'apoteosi,
l'escursione che sogno ogni anno , il mio luogo magico, l'Antermoia, con l'Amico Enrico di La Spezia, da Campitello, senzanavetta , per scendere ,come dicevo sopra, a Pera..
Che dire?? Chi mi conosce sa cosa c'è nel mio cuore quando ci arrivo, ma stavolta metto solo qualche foto , di scenari magici, ma anche di carissimi amici che ho conosciuto o incontrato..
Venerdi..d'accordo con mia moglie e per riposare un po' sono andato, a piedi da Pozza e ritorno, a vedere la Fiorentina a Moena e a salutare nuove amiche che ho incontrato per la prima volta qui in valle, Antonella e Cinzia..
perchè, se oltre alle montagne, i lagui, i torrenti , insomma gli scenari stupendi, si aggiungono persone speciali, il gioco è fatto, si è in un luigo meraviglioso..
Chiudo con questa frase che c'è sulla croce al rif. Vaiolet, credo sia davvero una sacra verità..e in ogni caso , prendo appuntamento con voi tutti, l'anno prossimo in valle..
Emiliano..
mercoledì 29 maggio 2019
UNA DOMANDA DA FARE A TE, MALATO DI MONTAGNA..
Guardando le notizie dell'Everest di questi giorni, mi piacerebbe farti una domanda..
In roccia o su ghiaccio mi è capitato di farmi sorpassare da chi era più veloce di me, più che altro per non ingarbugliare le corde, come è capitato a me di sorpassare.
Ad esempio sulla Grande di Lavaredo , salendo lo spigolo Dibona, abbiamo sorpassato dei ragazzi Francesi che volendo godersi la via ci hanno impiegato 3 giorni con ben 2 bivacchi.
La mia domanda è questa e credimi è solo teorica..
SE FOSSI SULL'HILLARY STEEP , IN CODA E ATTESA PER ARRIVARE IN CIMA E REALIZZARE IL SOGNO DI UNAVITA, CON TANTO DI ATREZZATURA E OSSIGENO E ARRIVASSE UNA CORDATA SENZA OSSIGENO, COSA FARESTI ??
Tutti sappiamo che non è una scelta facile, però credo loro rischierebbero moltissimo un eventuale edema polmonare..
BHO , IO FRANCAMENTE NON LO SO..
E TU ??
Emiliano..
mercoledì 10 aprile 2019
RICORDI DI UN UOMO INNAMORATO..della vita e delle montagne..
C'è un silenzio qui, quasi sacro e l'anima non può che correre verso i ricordi più belli, quelli che spesso hanno dato un senso e forse orientato una vita. Allora la mente corre ad un ragazzo con in mano un libro, con gli occhi estasiati a sognare le grandi montagne. Le parole scorrono veloci e quasi la paura diventà realtà,quando sui Dru o sul Gran Capucin, manovre mozzafiato, quasi al limite , portavano alla vittoria e alla realizzazione di qualche grande sogno. Il terrore , poi purtroppo divenuto realtà di perdere Andrea e gli altri amici sul Pilone Centrale, poi l'amarezza delle critiche di chi, magari senza mai aver mai smesso gli scarponi pontifica su tutto e tutti, scuotendo solennemente la testa. Ma che ne sanno, certe persone, del senso vero di vivere al limite e di realizzare grandi sogni. Le scariche micidiali sulle sperone difficile e infinito e l'angoscia di un bivacco, mai fatto prima, nella zona della morte , trattenendo una e più volte, il compagno e salvandolo damorte sicura..quanti èpensieri bui in quella notte eterna, gelida e scura e quanta delusione da chi , poi, non avendo capito, o voluto non capire, avrebbe posto l'oblio su tutto. Quanta dolcezza in quello sguardo , stanco ma ancora volitivo, all'orsacchiotto di peluche che , per essere più leggero, dopo giorni e notti in quella parete difficile , sempre in ombra ma salita da solo, avresti voluto buttare ma che ha tenuto nello zaino per ricordare un amico..
Grazie amico , per i sogni che da ragazzo mi hai fatto fare, per aver aiutato la mia anima a non accontentarsi dei sogni, ma a provare a realizzarsi e qualcuno è diventato un tenero e felice ricordo.
Lontano, dove il blu cobaldo dell'orizzonte, contrasta con l'azzurro zaffiro del mare, una piccola barca, a vele bianche spiegate, veleggia verso nuovi lidi, magari verso un sogno..e la cosa mi fa nascere dentro una domanda..
Cosa è che a certe persone , il canto delle sirene , fa così effetto da dimenticare per qualche attimo Itaca, la casa, la vita sicura fra chi amiamo, gli amici , le persone che vivono con noi ?'
Forse non lo saprò mai, perchè il sognare è diverso da cuore a cuore, ma oltre a questi pensieri , tra le mie labbra esce una silenziosa preghiera a chi, forse per troppo volare, troppo sognare, ma per me per troppo vivere, non è tornato più, facendoci capire, anche se con fatica, che non tutto quello che colgono occhi e mente, può bastare a vivere, ma spesso c'è molto altro che non tutti possono avere.
Ciao Walter, ciao Friedl, Tom, Daniele
e tutti gli altri
che non hanno mai smesso di sognare e spero che per voi, dove state adesso, le montagne siano belle come quelle che in vita vi facevano luccicare gli occhi e che spesso, contro tutto e tuitti avete scalato..
Emiliano..
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