sabato 10 aprile 2010

grazie a COLUI che ha creato

2 commenti:

  1. Ciao Emiliano, non ho parole che possano spiegare le senzazioni che mi hai fatto provare, vorrei poterti confortare, ma non sono capace, di sicuro le nostre belle montagne, hanno un enorme potere, ogni croce ho simbolo, ha la sua storia, una storia creata da noi stessi che non rinunceremo mai di amare o di odiare, di soffrire o di gioire. Noi siamo gli alpinisti che vogliamo aprire una nuova via o quelli che percorrorono un itinerario difficile, che non temono la morte e che vogliono farcela ad ogni costo. Noi siamo anche quelli che abbiamo paura di precipitare nel baratro, col pensiero di lasciare per sempre i nostri cari, non possiamo permetterci l'errore e abbandoniamo la fatidica vetta. Noi siamo quelli che sappiamo aspettare il momento giusto, e quando le nuvole si diradano partiamo e vinciamo.

    La montagna insegna a sopportare il dolore delle sconfitte, ma premia gli audaci. Noi siamo audaci e non smetteremo mai di credere nell'amore.

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa