lunedì 12 aprile 2010

il dolore di un amico

il sole occhieggia tiepido dietro le nuvole,
i primi fiori spuntano timidamente nei loro
tenui colori e anelano un poco di calore….
In questa tarda primavera,la natura sembra
Risvegliarsi dal torpore sonnolento dell’inverno
E dare ad ogni cosa nuova linfa e colore.
Solo io resto freddo e insensibile al risveglio e al
Rinnovarsi della vita,perché il mio cuore è diventato
Di ghiaccio da quando,tu,al contrario di quello che
Mi circonda,ti sei addormentata per non svegliarti mai più.
Avevamo tanti progetti insieme e per un po’ di tempo,
sempre troppo poco,siamo stati molto felici.
Abbiamo condiviso gioie,problemi,salite in montagna,
ansie e aspettative del vivere di ogni giorno,abbiamo donato
una nuova vita e ci siamo arricchiti a vicenda ,accettando
ognuno il tutto dell’altro e camminato insieme verso
i nostri bellissimi sogni.
Adesso,senza di te,la casa,la nostra bella casa, è vuota e
Silenziosa e se di giorno riesco a sopportare,la notte,quando
Nei miei sonni agitati,sento il freddo della tua assenza nel
Nostro letto,mi prende ,e perdonami per questo,un po’ di sconforto.
Quante volte,arrivato su qualche cima,che anche tu amavi tanto,
mi coglie la tentazione di sedermi ad aspettare che tu venga,
da qualunque posto sia,a prendermi per portarmi con te.
Ma poi penso che non posso lasciare anch’io sola nostra figlia
E con fatica,facendo uno sforzo notevole di volontà,mi incammino
Verso il ritorno a casa,dove mi aspetta,la maschera della finta
Felicità,proprio perché senza di te non c’è più gioia e il dolore è
Più acuto.
Senz’altro la vita deve continuare,ho degli obblighi verso le persone
Che amo,ma il mondo,senza di te,almeno il nostro mondo,ha poco senso
E l’unica cosa che ti chiedo,nel mio vivere e onorare il tuo dolce ricordo,
è quella di starci vicino e di darmi la forza di crescere nostra figlia
nelle scelte che avevamo sognato e fatto insieme.
E un ultima cosa ti chiedo,dammi il conforto che, il tempo che dobbiamo
Stare separati,prima di ritrovarci per sempre voli e che quando
Mi verrai ad aprire la porta del posto dove sei,tu veda in me,il ragazzo
Che ti ha amato fino all’ultimo istante della tua,ma soprattutto della
Sua vita e che non ti ha mai dimenticato e nel profondo del suo cuore
Ti ha sempre onorato,fino all’ultimo respiro….


EMILIANO

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa