giovedì 11 settembre 2014

ANCORA AD UN'AMICO CHE NON C'E' PIU'

                       A   PAOLO...
un collega, un amico...un  tenero e malinconico ricordo..


Ciao Paolo,
se anche sappiamo  che ogni addio è doloroso e di una lacerante sofferenza, crediamo anche che non sia altro  che un tristissimo ma pieno di speranza  arrivederci, che un giorno ci vedrà tutti uniti  nella gioia piena dell'amore assoluto..
Però il dolore  ci rende muti e attoniti davanti alla notizia  che non sei più tra noi..
E' vero , spesso mancavi alle nostre giornate, ma spesso ritornavi a lavorare accanto a noi e il male sembrava lontano, sconfitto dalla tua tenacia e voglia di vivere..se forse avessimo guardato più attentamente il tuo sguardo velato di leggera malinconia..
Avremmo capito  che il tuo essere uomo con noi , era dato dal tuo carattere allegro e gioviale, che il tuo evitare ogni volta di parlare male degli altri, non era che un modo di esprimere la tua bontà d'animo e la tua generosità..Quando parlavi delle montagne che ama tua figlia e che sono le stesse che fanno battere il cuore a me,ti si illuminavano gli occhi e si coglieva il tuo essere felice della vita..
Paolo, come ogni volta che la vita distrae con inutili patemi, non abbiamo capito la tua ansia di vivere gli ultimi giorni  senza farsi vincere dalla paura che la malattia cancellasse tutto..
Adesso che sei  diventano , per noi, indegni tuoi amici, un tenero e malinconico ricordo, di quelli però che ti scaldano il cuore tanto sono stati preziosi i fugaci momenti vissuti insieme, il nostro pensiero riconoscente va a chi , dandoci l'opportunità di conoscerti e starti vicino , ci ha regalato giorni di vita migliore, perchè il tuo sorriso, la tua bravura , la tua bontà erano contagiosi e con te si stava bene..

Paolo, non ci vedremo più, ma l'amicizia, la stima che hai seminato tra noi, non morirà mai..e sarà il tuo ricordo più bello..


Emiliano

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa