oppure la soddisfazione di aver portato, con fatica ma con enorme gioia, due persone, due amici, Gabriella e Giambattista, , per la prima volta su di una cima, magari facile , magari solo faticosa , ma sempre bella e , proprio perchè prima , indimenticabile...La corsa che abbiamo fatto nello scendere per incontrare il mio parroco , mezzo matto , ma personaggio forte e che ti sa dare fiducia, che era venuto in albergo per incontrarci e metterci d'accordo per il giorno dopo l'escursione insieme..non ho mai corso così in montagna per una donna, ma ne è valsa la pena..
La gioia di aver conosciuto Marco, un ragazzo di Imola, innamorato delle dolomiti..un tipo un pò pazzo che mi ricorda come ero il 25 anni fa..grazie Marco, tu mi fai continuare a credere che forse la gioia del salire non morirà mai...
Dello stupore provato nel fare la traversata delle creste sopra VIEL DEL PAN, con i colossi dolomitici a guardarmi arcigni e duri nella loro bellezza e col mio cuore pronto ad esultare delle bellezze della natura..
Della gioia strana e vera di aver portato su una cima , un gruppo di 18 persone , gli amici di Viserba, che gioiose e felici mi hanno regalato attimi di grande soddisfazione..la più piccola ha 5 anni , la più avanti negli anni mi sembra quasi 60 , ma tutti esausti ma ripagati dallo spettacolo in vetta..
Della gioia su cima Mulaz, ne parlerò a parte e più compiutamente in un altro post..ti basti sapere che mio figlio Seba, sognava di arrivare al rifugio, dall'età di 6 anni..e che invece insieme abbiamo addirittura calcato la cima di 2906 metri..Ti basti solo sapere che dalla vetta ho visto credo il 90 % di tutte le dolomiti, perfino le tre cime di Lavaredo..e che porto nel mio cuore un tesoro di incanto e bellezza al solo pensiero di ritornare..
Della cosa che un adulto responsabile non dovrebbe fare..ho salito una cima di cui non ricordo il nome nè l'altezza, ma pericolosa , esposta e solitaria, penso che forse dovrei smettere di andare in montagna da solo, perchè poi so che sono stupido e faccio fatica a rinunciare, con tutti i rischi possibili...
Ci saranno altri momenti per condividere le mie emozioni, adesso voglio solo ringraziare chi mi è stato vicino..per la Gemma e la Claudia, con le loro famiglie, ormai è un'abitudine, sono troppo brave persone..ma vorrei ringraziare i miei fratelli Nino e Giovanni, con le loro mogli Iris e Franca, mia nipote Chiara, Gabriella, Giambattista, mia moglie Paola che capisce il mio furor scalandi, i mie figli Marta e Sebastiano, Bruno di Forlì, Marco con tutti gli amici di Viserba, gli amici di Cremona , Ennio,Achille,Rosella e Piera, che mi hanno sopportato e colorato la mia vacanza..Spero di essere stato per loro, un amico fidato innamorato delle montagne..
Daniela, che dovevo conoscere e incontrare a FEDAIA..mi è spiaciuto molto, ma prima o poi si farà..
Roberta che da anni sogna l'ANTERMOIA, l'ho pensata molto sulle rive cristalline del lago, e prima o poi coroneremo anche il suo di sogno..
INTANTO GRAZIE A TUTTI PER LA PAZIENZA E L'AMICIZIA...
Emiliano..
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