martedì 14 gennaio 2014



camminare sui sentieri, 
ripidi di certe valli nascoste,
è duro e faticoso anche per me,
te lo assicuro ,
nonostante pochi mi credano..


e proprio in certi ATTIMI NON FACILI,
quando il fiato fatica a regolarsi e la gola brucia
 per il respiro affannoso,
mi abbasso per respirare meglio e normalizzare anche il cuore che sento forsennato nelle orecchie..CHE VEDO COSE NUOVE..



è in questi momenti che,guardando a terra ,noto cose che solitamente mi sfuggono ma che osservate meglio,
mi fanno pensare.
Vicino al LIMITARE DEL bosco,
tra i sassi e l'erba,
è tutto un brulicare di formiche che girano vorticosamente,
ognuna probabilmente 
con un compito fisso..


Guardandole mi viene in mente quella che è la mia vita,
con tutto il bello e sublime 
che la natura sa darmi ,
io sono quasi obbligato 
ad abbassare la testa 
e ad impegnarmi 
a fare cose molto,
a detta di molti,
più utili e serie...
sarà perchè in montagna 
mi sento più libero ,
ma probabilmente il mio amare la montagna 
in un modo così smodato 
è forse un fuggire 
da certe responsabilità...


il rischio magari 
è non crescere mai,
ma se per diventare uomo 
come vogliono loro,
devo rinunciare ai miei sogni, 
io preferisco restare così 
e stupirmi ed emozionarmi ancora ogni volta che calco con i miei fedeli scarponi ,una cima..


UNA CIMA CHE HO SOGNATO 
E AGOGNATO NELLE LUNGHE NOTTI
DI QUESTA VITA ,
SPESSO SCIALBA E FORSE INUTILE..
CHISSA' COME SAREBBE, 
IL MIO FATICAR DEL VIVERE,
SENZA I MIEI  AMATI ..
E SEMPRE NUOVI SOGNI???



 Emiliano...

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa