giovedì 29 ottobre 2015

FIRENZE..una città da godere , gustare ..che fa emozionare..

Marco è un amico, un ragazzo del sud che per lavoro vive a Bologna, amante del bello e della natura che sa incantare e carpire il cuore..questo fine settimana, con la fidanzata, visiterà Firenze, la stupenda città Medicea e , con questa emozione, provo a fargli  provare in anticipo la bellezza di quello che vedrà..io amo alla follia le montagne, ma l'arte e la cultura , a volte mi sanno emozionare anche  in pianura..La mia musa di fantasia si chiama Giulia, un nome inventato, ma grazie a lei, al pensiero della sua bellezza, mi tuffo col cuore  e la mente,nelle bellezze che ricordo di aver visto e che mi avevano colpito ed emozionato..




Firenze lo sai...no, non è questa la mia emozione, anche se è bellissima e struggente..
Nella mia emozione mi sembra di vederti, Giulia, bella e sconosciuta amica, che passi per le strade della tua città..
camminando tra la gente  e  amando il luogo dove ha iniziato a scorrere, la sabbia nella clessidra della tua vita, notare , tra tante parole, il gusto piacevole di cose , momenti , che ai turisti frettolosi, sono negate..
Ti vedo seduta su una panchina a piazzale Michelangelo che ammiri il tenue pallore della luna riflessa sui luoghi che tanto ami, rigirare tra le tue mani a coppa sul tuo grande cuore , il ricordo di un amore finito e il sogno piacevole di uno che sta per iniziare..
Ti immagino allegra e sbarazzina che volgi gli occhi verso l'alto a guardare la pioggia che cade sui marmi bianchi del campanile , come a voler lavare il brutto del mondo e della vita, oppure che sogni ad occhi aperti guardando il rosso vivo del tramonto stampato a fuoco sulle mura della cattedrale..


Mi piace pensarti sola e silenziosa a palazzo vecchio, in piazza della signoria , che , dopo la confusione del giorno, provi ad ascoltare ed immaginare le voci , le anime, le imprecazioni , i sospiri, di persone che non ci sono più , ma la cui anima vaga per questi posti splendidi, dove anche solo una semplice pietra potrebbe raccontarti la storia.. e la storia vera..Amo vederti , con gli occhi del cuore , davanti ai marmi lucidi e splendenti, ad ammirare il bello dell'arte somma , ma a pensare anche alla fatica di essere diversi dagli altri perchè troppo audaci o troppo bravi..


Con questo pensiero , ammirare santa croce e pensare a come passa presto la gloria del mondo, tanto faticare per vivere , per poi sparire per sempre dentro ad un'opera che altri hanno fatto per noi..veder sparire a poco a poco il nostro ricordo davanti alla bellezza e alla simmetria di
bellissime ed originali figure  geometriche..Sai , qualche volta mi sembra di cogliere i tuoi passi veloci e felpati a ponte vecchio , che sembrano inseguire i raggi di sole che giocando tra le fessure dei negozio verso il fiume, regalano ai tuoi occhi, alla tua mente ed al tuo cuore , visioni bellissime ed originali, come a colorare d'oro , le merci esposte in vetrina..
Giulia, tu che vivi in queste bellezze e che ne ammiri la bellissima natura, senz'altro coglierai spesso , la fatica del vivere normale davanti a tanta poesia, ma il bello di poter essere anche noi stessi artisti con la cosa più grande , l'amore che tutto crea e tutto rinnova..



Io amo molto la tua città, per me la culla di quello di bello e buono siamo,ma ho un mio ricordo  piccolo ma personale, due ragazzi,seduti in riva all'Arno che si baciano e che giocando con la felicità effimera ma sincera si promettono amore eterno..ora sono passati molti anni, ma i due ragazzi , ormai diventati adulti , ricordano spesso quella riva del fiume che sembra aver messo un tacito ma duraturo sigillo sulla loro bellissima ed invidiabile storia d'amore..
Giulia, ti auguro di aver anche tu di questi bei ricordi e di non smettere mai di pensare che se hai un grande cuore , ogni attimo, ogni pensiero , può essere quello giusto per vivere l'amore intensamente per tutta la vita..in una città che è amore fatto arte e cultura..e che insegna a tutti noi , dove può arrivare il genio umano, se combinato con la voglia di amare il mondo e la vita..


 Emiliano..


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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa