le foto sono della mia terra,
del posto che amo di più,
perchè è in questo lembo di universo che è cominciata la mia avventura,
il mio camminare nella vita ..
che poi mi avrebbe portato a vedere mari immensi e misteriosi
e montagne fantastiche e meritevoli dei miei sogni più belli...
Sisifo ,aveva sfidato gli Dei e
questi lo avevano condannato ad una pena infame..doveva far rotolare
continuamente un masso sulla cima di un monte,ma ogni volta che arrivava
,questi ricadeva rotolando a valle e ogni volta riprendeva la fatica e il
supplizio di fare sforzi titanici che poi non servivano a nulla..
Quante volte ,
anche a me, sembra di fare cose , di vivere o forse meglio di sopravvivere,
senza che questo serva veramente a qualcuno..A parte che è solo nella nostra cultura
moderna, quello dell'avere sull'essere , che è predominante questa mentalità..e
forse sarebbe un pò ora di smetterla con questo rincorrere cose e situazioni
che poi ci lasciano spesso a mani vuote..
mi viene in mente quando, sulla riva
del mare, prendo un pugno di sabbia e schiaccio i palmi, la sabbia scorre via e
la cosa è piacevole , però alla fine non resta che il ricordo effimero di un
gesto stupido e inutile..Se non riesco mai ad essere pienamente felice, non
sarà perchè forse sbaglio gli obiettivi che mi pongo???
Ecco a cosa mi serve la
montagna, la conquista dell'inutile come diceva un famoso alpinista..e se anche
ci vado poco,proprio perchè forse deviato da altre cose meno importanti, questa
, la montagna , mi resta sempre nel cuore, almeno come ideale semplice di
vita..
Qualche volta,quando arrivo in cima
ad un sogno e guardo sotto di me molti altri ad arrancare e a sudare,imprecando
magari bestemmiando per la fatica,mi viene in mente questo personaggio della
mitologia e trovo molte analogie col mio stile di vita..
La salita di una montagna comincia
molto prima,quando da un racconto o da una foto cominciano a sorgere la
curiosità o la voglia di andare di persona a godere delle meraviglie per ora
solo immaginate..poi quando arriva il giorno ,c'è sempre un pò di sacro timore
e la paura di non farcela..piano piano si sale e col passare del tempo aumenta
la forza e la fiducia ..la fatica si sente sempre meno ,forse perchè
narcotizzata dal richiamo imperioso e sottile della
cima..
alla fine poso i piedi sul sogno a lungo cullato e la prima sensazione è
di sollievo per la fatica finita e per il sogno realizzato..Tempo di regolare
il respiro e intorno a corona scopro altre vette ,forse più belle ,forse più
alte e la discesa è già un progettare nuovi sogni,nuove salite...
E' o non è un
supplizio?
E' molto dolce però,e in un mondo che vuole io faccia tutto quello
che mi è programmato ,continuare a scalare montagne mi aiuta ,perlomeno a
sentirmi vivo e anche solo questo vale la fatica e i sacrifici fatti..
Emiliano...
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