ci eravamo lasciati con la cena a lume di candela e la, spero, soddisfazione di una cima sopra il rifugio Contrin....tra l'altro , per chi non è arrivato in cima coi più matti,ci sarà senz'altro il ricordo piacevole delle cose fantastiche ammirate in questa escursione, la bellezza della val Contrin , tipica valle a formazione glaciale, dolce al centro , come pendenza , per poi precipitare all'inizio in pendii molto ripidi e innalzarsi verso la fine con ghiaioni di una pendenza notevole intervallata da pareti verticali e levigate dalle intemperie del tempo e dal lavoro lento e metodico della natura...
Tra l'altro, sopra il rifugio c'è anche una bella cappelletta a ricordare chi dalla montagna, vuoi per guerra , vuoi per troppo voglia di vivere, non è tornato più..Credo ..e spero che ognuno di noi saprà fermarsi un attimo a mandare un pensiero a questi nostri amici che ammirano questi possenti panorami da un'altro punto di vista...
Ecco, nella prima giornata di escursione , io spero che ognuno porti a casa , con sè, e custodisca gelosamente , il ricordo , forse triste , forse amaro ma sempre struggente e bello, di luoghi che ti portano col cuore e col pensiero, a guardare per un prezioso e infinito attimo, un poco o anche molto, sopra la nostra povera e limitata mente..
Comunque dopo cena si va a nanna e, sperando di dormire , si attende l'alba della domenica..Sul fatto di dormire ho qualche problema, l'anno scorso, alle tre di notte, con un amico insonne come me, ero in giro per Pozza , perchè Morfeo non mi voleva tra le sue braccia..p.s. Morfeo non è il mio amico, lui è Davide..Morfeo era il dio del sonno..forse sarà per l'agitazione, l'ansia da prestazione in montagna , il fatto è che nelle gite io non dormo mai o malissimo..due anni fa ero seduto sul marciapiede davanti all'albergo alle 4,30 per aspettare l'alba ...il sole poi sarebbe sorto ben più di due ore dopo ma continuavo a rigirarmi nel letto e allora che senso ha guardare il soffitto..meglio guardare nel buio le mie cime che si illuminano..
Comunque colazione e poi col pulman si parte verso Predazzo e passo Rolle dove le pale di S. Martino fanno da splendida corona a questi altri bellissimi luoghi..
Credo che la visione del Cimon della Pala , il mitico Cervino delle dolomiti, sia uno degli scorci più famosi di queste montagne uniche ed entusiasmanti..
Credo che a me scapperà uno sguardo, forse anche più di uno , verso il Mulaz, cima bellissima della cui vetta l'estate scorsa ho avuto la fortuna di pestare i sassi e la terra con mio figlio Sebastiano..
Con un bus navetta in circa 15 minuti ci portiamo alla baita Segantini e iniziamo il sentiero che in circa un'ora ci porterà in cima alla nostra montagna ..cima Castellaccio , meta odierna del nostro girovagare..
Spero che ognuno in questo ennesimo sogno sappia trovare quello che cerca in montagna, attimi di bellezza infinita e di pace del cuore a contatto con questa grande e bellissima natura..e credo che in cima, intorno ai simboli della nostra comune fede, non potrà' mancare un pensiero e una preghiera per rinsaldare i nostri legami di amicizia e la nostra voglia di stare insieme, col vento e la bellezza dei luoghi a fare da testimone ad un altro sogno che grazie a voi , miei immeritati ma grandi amici, ho potuto realizzare e forse far realizzare a ognuno di voi...
Emiliano...
come sempre bellissimoooooooooooooooo!!!
RispondiEliminaAspetto con ansia che la dolce brezza di questi luoghi stupendi mi porti via...
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