sabato 28 giugno 2014

UNA SETTIMANA DOPO LA GITA..ricordi ed emozioni..part.one


ormai è passata una settimana dalla gita e i ricordi e le emozioni si sono un pò depositate nel mio animo come la polvere che giornalmente , poco a poco e senza rumore , si deposita sui mobili in casa..Credo che la gioia più bella di questa ennesima , e sono convinto per molti bellissima gita, sia stata , a parte i panorami meravigliosi e indimenticabili, il gusto genuino di stare insieme e conoscere persone nuove e vere, capaci di regalarti emozioni anche solo con un sincero sorriso..

Molti non capiscono e non sanno il lavoro che c'è dietro anche una semplice escursione, ma devo dire che quest'anno, la mia fatica e quella di chi ha organizzato, mio fratello Nino, mia cognata Iris e mia nipote Chiara, è stata ripagata da molta soddisfazione..


Credo che la prima cosa bella , che fa molto piacere nelle nostre gite, sia l'accoglienza e la disponibilità delle signore Gemma con la figlia Federica e Claudia, che nel loro bellissimo hotel cima 11 trattano il nostro gruppo benissimo e ognuno si sente a casa propria..inoltre col sorriso sempre sulle labbra colorano i nostri pochi giorni di permanenza..

Mi sto troppo dilungando in complimenti , anche se meritati..per cui racconto la nostra giornata di sabato..partenza per Alba di Canazei e ci incamminiamo , qualcuno in fuoristrada, verso il bellissimo rifugio..( io credo uno dei più belli e caratteristici del Trentino ), dove il panorama sulla sud della Marmolada è grandioso e dove la maggior parte del gruppo riposa e si abbronza..

Io , con un bel gruppetto di amici e amiche , proseguo verso passo S. Nicolò, essendoci troppa neve per l'idea originale che era salire a passo Cirelle e in vetta a cima Cadine occidentale.
Panorami bellissimi anche da S. Nicolò  comunque e compagnia stupenda..io credo che il bello di andare in montagna , ( con calma , non come quando vado io da solo ) sia il parlare a cuore aperto e conoscere meglio le persone e capire che tutti sono dono per gli altri..oltre al dono più bello che è la natura che parla e ci regala emozioni a non finire..



Anche questa disgressione alla passeggiata  è stata bellissima e alla sera si era , a tavola , a lume di candela , tutti soddisfatti e felicissimi..
Io vorrei complimentarmi con tutti e in particolare a chi era nuovo alle nostre gite..perchè sembrava che fossimo insieme da molti anni invece che da poche ore..ma questo credo che sia merito un pò di tutto il gruppo..Non faccio nomi  di persone perchè potrei dimenticarne qualcuno e veramente meritano tutti un  bravo gigante..eravamo indecisi se riprovare l'anno prossimo proprio perchè è dura fare contenti tutti, ma sembra che sia andata veramente bene..quindi si vedrà, mai dire mai..

Non posso non ringraziare Roberto, un amico conosciuto su internet, quindi mai visto, che con sua moglie Paola e suo figlio Lorenzo , il più piccolo del gruppo , ma quello con più energia, sono arrivati dalla Sardegna per condividere le nostre escursioni e regalarci un pò della loro simpatia e cordialità..anche loro sembrava fossero con noi da sempre ..e spero siano stati soddisfatti del nostro stile nel salire montagne e rifugi..

Nella giornata c'è stata solo una nota negativa..e per colpa mia..prima di scendere dal Contrin, io che notoriamente sono molto ordinato, nel cambiarmi la maglietta , ho lasciato sul tavolo del rifugio le mie bellissime scarpe verde lucente da corsa..nuove nuove che mia moglie mi ha regalato dopo tre tentativi andati a vuoto..quindi per me preziosizzime..cosa ti fanno mia cognata e qualche altro amico, me le portano giù ma senza dirmi niente , però passandosi parola dello spettacolo imminente..infatti quando apro lo zaino per cambiare gli scarponi e non le trovo, mi sono scappati qualche parolaccia ,mi è venuto un mezzo infarto, mentre loro trattenevano le risate..tutti , nessuno escluso, solo quando ho rimesso lo zaino e volevo ripartire me l'hanno detto e tra l'iralità generale, colui che li aveva portati su un sogno, colui che aveva loro regalato molte emozioni , doveva arrossire e mettersi le sue amate scarpe, altrimenti chi la sentiva la moglie..
Tutto è bene quel che finisce bene, però alle prossime gite , io fossi in qualcuno farei attenzione agli strapiombi..

Emiliano..
e la prossima volta il racconto del 
CRISTO PENSANTE della domenica..


1 commento:

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa