lunedì 6 aprile 2015

GITA DI GIUGNO..secondo giorno, il rifugio TIRES..dalla val duron..


Ieri ci siamo deliziati con la incomparabile bellezza delle torri del Vaiolet, abbiamo goduto di visioni fantastiche su guglie famose in tutto il mondo , per cui , oggi dobbiamo almeno vivere altrettanti momenti di bellezza e gioia di stare nella natura , nelle sue molteplici e a volte nascoste , per chi non vuole mai mettersi in gioco, meraviglie...Tappa di oggi sarà il rifugio Tires, da Campitello di Fassa, per cui percorreremo tutta la bellissima e amena val Duron, coi suoi continui e indimenticabili cambiamenti di panorama.


I miei amici prigionieri dei sogni, conoscono bene la valle, avendola frequentata qualche anno fa, in discesa dal rifugio Sassopiatto passando per l'aerea e confine naturale con Siusi, cresta nera, ma allora il tempo fu poco clemente e la grandine ci colse in cammino per ben tre volte..ma anche allora ,con perfino le mutande bagnate dalla pioggia, molti di noi hanno goduto della bellezza della valle che nei pochi squarci di sereno ci aveva offerto vedute bellissime e invitanti per altre ore di avventura.


Al mattino, dopo l'invitante e solitamente abbondante colazione, col pulman, ci portiamo in quel di Campitello, dove ha inizio l'escursione che spero possa soddisfare i palati di tutti i nostri amici. Per sicurezza , e conoscendo i miei polli, chi non volesse fare fatica, può usufruire del servizio navetta fino al rifugio Micheluzzi e poi decidere se continuare l'escursione oppure fermarsi in questo bellissimo alpeggio, contornato da cime stupende, qui il Sasso piatto mostra in lontananza la sua vetta seminascosta ma che con un pò di sole sembra chiamare col luccichio della croce di vetta, oppure può passeggiare tranquillamente nei paraggi , magari andando a vedere le numerose marmotte che contornano la strada che dal rifugio porta al passo Duron..Chi si ferma può godere di queste bellezze, ma logicamente ne perderà di altrettanto belle, visto che tutta la valle è un paradiso.


,A parte la prima salita, proprio sopra il paese, che io definisco da pisciarsi addosso, tanto è ripida, poi la valle segue per salite più lievi e regolari, tipiche delle valli di chiara origine glaciale e io consiglio sempre a chi è con me, di osservare la morfologia del terreno intorno che è tipico dell'incontro di due diverse morfologie di roccia.  Salendo , sulla destra c'è la cresta nera di chiara matrice vulcanica , mentre sulla sinistra ci sono le rocce chiare della dolomia di formazione calcarea e all'occhio attento non scapperà, guardando nel rio Duron, il torrente che costeggia quasi tutta la salita, la mescolanza dei sassi neri e bianchi che l'acqua col suo scorrere porta sempre a valle..A qualcuno non interesseranno questi particolari , ma secondo me fanno parte dell'amore che uno deve avere dei luoghi che gli regalano gioiose e profonde emozioni.


Comunque questa escursione, anche se lunga, non è difficile e se presa con tranquillità è alla portata di tutti e ti assicuro regala scorci panoramici veramente gradevoli..


Man mano che ci si avvicina al passo Duron, i denti di Terrarossa e il Molignon ciclopica montagna che ci accompagna per tutto il cammino, cambiano prospettive e forme regalandoci veramente liete sorprese per questi continui cambi di scenario e a volte sembra che un regista misterioso , di proposito cambi il palco di un'opera immensa per far godere di più i nostri occhi e il nostro cuore.


Quando poi si arriva al bivio che a sinistra porta al rifugio Tires, credo che non di possa non fare una breve disgressione per portarci a passo Duron e ammirare sotto di noi il bellissimo altopiano di Siusi che tutti noi conosciamo molto bene, nonostante a qualcuno sia stato consigliato un atlante.


Accontentati i i nostri occhi ansiosi di bello, si ritorna al bivio e verso sinistra si prende il ripido..( qui diventa veramente duretto ma non è lunghissimo ) sentiero che ci porta finalmente al rifugio Tires, anche questo un posto magico e per me , di enorme soddisfazione.




Qui , ognuno può godersi il meritato riposo e ammirare le valli sottostanti con tutte le loro bellezze, ma chi lo desidera , può realizzare un sogno con me.. e qui voglio vedere come sarà, perchè a tavola sono tutti eroi coraggiosi e instancabili, mi buttano in faccia di preferire i rifugi alle vette, poi all'atto pratico , certe cime le devo salire da solo o con pochi..vedremo..io vorrei , chi se la sente, dal Tires salire la prima ima del Molignon..( le altre sono troppo pericolose o esposte )




Oppure..e vedremo cosa fare, salire il primo dei denti di Terrarossa ( come prima , il proseguire  la traversata con persone impreparate sarebbe troppo pericoloso e io non vado in montagna per dire no a chi desidera un sogno, per cui stiamo tutti un passo indietro per regalare gioia a più amici possibili.. )



Poi a questa ulteriore e bellissima esperienza , seguirà la lunghissima , ma col cuore pieno di gioia e meraviglia per le cose ammirate, discesa verso Campitello, dove chi vorrà potrà approfittare dei vari negozi e fare schopping, per poi portarsi alla sera ancora a Pozza, dove i nostri angeli, Claudia, Gemma e Federica dell'hotel cima11 a Pozza, ci allieteranno con un'ottima cena al lume di candela, perchè anche questo è amicizia e passione per la montagna, rivivere insieme, con gli occhi ancora luccicanti, i momenti passati insieme, a toccare il cielo con un dito, negli incantevoli scenari delle nostre Dolomiti e ti assicuro che un brindisi caloroso, sarà anche per te che, nonostante non fossi con noi, ci segui con amicizia e simpatia..con un augurio..che prima o poi, come è successo a molti altri, si possa camminare insieme su questo bellissimo e immenso palcoscenico che sono le montagne..




e domani?' domani come disse Rossella è un'altro giorno e si vedrà, noi, nel nostro piccolo opteremo per un bellissimo giro, sempre consigliato da Giovanna di Bolzano spesso il nostro mentore in Dolomiti,che da passo Rolle, dalla malga per l'esattezza, passando per cima Cavallazza, ci porterà ai bellissimi laghetti di Colbricon..ma di questa escursione ne parleremo in un'altra puntata di questo mio dialogo, spero benvoluto con voi..


Emiliano...

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