Mi è capitato un sacco di volte, magari mentre ero impegnato in difficili salite, di pensare di smettere.. o che al mare ci si diverte di più...che è da pazzi giocarsela in quella maniera, pur bella ma spesso dolorosa..
A volte era perchè un amico mi aveva deluso, io avevo speso entusiasmo ed energie per fargli amare i panorami più belli del mondo, anche se conquistati con fatica, e lui , dopo i primi approcci e soddisfazioni , mi avevavoltato le spalle e scelto altri divertimenti..Quanti amici ho avuto e perso così..
A volte perchè ero sfinito, ad esempio scendendo a piedi dal Breithorn, dalla cima a valle a cervinia , sono più di 2000 metri di dislivello, poi la pista della ventina è eterna, non finisce mai, con gli sci sarà stupenda , ma a piedi ti assicuro è un tormento... oppure durante il tentativo fallito al Gran paradiso, avevo poca voglia, non ero riuscito, al Vittorio Emanuele a chiudere occhio, a casa avevo una bambina piccola ed ero poco allenato, al primo pendio del ghiacciaio, mi si rompe il rampone, allora ho girato le chiappe e a casa, mai piùmontagna per me...Poi fortunatamente è andata diversamente..
Ma , una volta, è capitato veramente che volessi smettere e per motivi molto seri, sono arrivato ad un passo a lasciare sul tavolo lo straccio , forse un pò spiegazzato, ma bellissimo e utile , che è la mia vita..
Andiamo con ordine..Io , con la scuola di alpinismo di Messner, ogni anno arrampicavo in varie località in dolomiti, in particolare al rif.Cinque torri a Cortina, da dove partivamo ogni mattina per le varie vie di arrampicata nelle cime intorno..A passo Falzarego , ci sono due bellissime torri, la piccola e grande torre Falzarego, dove abbiamo salito due vie di Comici, lo spigolo della piccola e una fessura della grande..
Ero con Gildo, un amico di Belluno ed andato tutto bene sulla piccola, a parte la perdita , da parte mia , di un pò di suo materiale..sull'imbrago , ci sono tanti anelli, ma se il materiale raccolto lo metto sempre sullo stesso anello è inevitabile che prima o poi qualcosa cada nel vuoto sottostante..Vabbè, Gildo si è un pò incazzato , ma non è niente in confronto a quello che sarebbe successo poi...Saliamo la piccola e con una doppia arriviamo alla fessura per salire la grande, la fessura non è facile , ma se non ti fai prendere dalla paura è abbastanza abbordabile..è esposta, però io ricordavo, dai manuali di alpinismo, che le fessure si s cerca di salirle più all'esterno possibile, cosa che io ho fatto nonostante la tremenda esposizione..Comunque arrivo in cima , mi assicuro e chiedo a Gildo di partire..Forse avrà preso paura, fatto sta che si è incastrato nella fessura e non riusciva più ad uscirne..credo che i santi del paradiso si siano salvati in pochi dalle sue bestemmie , fino a che ce l'ha fatta..io vedendolo incazzato e tutto rosso in faccia sono scoppiato in una fragorosa risata..non ti dico gli occhi che mi ha fatto, e credo che se non fossimo stati legati mi avrebbe buttato di sotto..Comunque dopo , forse complice la bellezza del panorama, si è calmato.. e in futuro, poi ti dirò come , me l'avrebbe fatta pagare..
Comunque , non è questa la volta che ho rischiato, è solo un preambolo per farti capire l'ambiente..Intanto goditi un paio di foto delle torri..
LA PARTE FINALE DELLO SPIGOLO DELLA PICCOLA.. |
LA VIA COMPLETA ALLA PICCOLA.. |
La guida è il mitico Friedl Musc.il cognome è troppo difficile , non mi viene di scriverlo, comunque un grande e molto amico di Messner e Kammerlander ,che alla fine della sua vita, colpito da un fulmine nel 1991, mentre con Hans cercava di salire il Manaslu, avra' salito 3 o 4 ottomila ..
Tra l'altro quel giorno, sul lungo spigolo , abbiamo rischiato tutti e due , di fare la fine che poi avrebbe fatto lui ,anni dopo..
Emiliano...( continua )
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