IV… IL MATRIMONIOE LA LUNA DI MIELE
Un
famoso filosofo antico, Platone, parlando dell’amore ,aveva elaborato una sua teoria, “IL SIMPOSIO DELLE META’ ’” e affermava che
ognuno di noi è una metà in cerca dell’altra metà, quella perfetta per noi per
renderci felici e completi. Io non sono
così colto e intelligente, però mi sono fatto una mia teoria sull’ amore, quello
che io Antonio e mia moglie Maria , abbiamo vissuto felicemente in quei bellissimi
anni, da quando ci siamo conosciuti in riva allo splendido lago alpino che
rifletteva la bellissima montagna bianca di ghiaccio, fino al momento che
chiudendo gli occhi per sempre non mi ha
lasciato solo al mondo. Io , più che alla metà, perso ad una coppia come pezzi
di un grande puzzle..se non combaciano perfettamente , è difficile che la
bellissima immagine che dovrebbe rappresentare esca. Tu alcuni pezzi li puoi spingere ed
incastrarli a forza, ma se non combaciano perfettamente il rischio è che prima
o dopo saltino fuori rovinando tutto e quante vite rovinate per scelte
obbligate o sbagliate abbiamo visto intorno a noi, quanta sofferenza, quanto
dolore. Invece per noi è andata bene e
dopo gli anni bellissimi, indimenticabili
del fidanzamento, fra salite in montagna e condivisione di molte nostre
passioni, ci siamo uniti in matrimonio in un tiepido giorno di primavera, con
un sole splendente che dava alle rocce, ai nostri monti , un colore speciale,
come se si fossero vestiti a festa , come noi, per festeggiare il passo che stavamo facendo. E questi monti ci saranno sempre vicini nelle
tappe belle e brutte della nostra vita, quasi a vigilare sul nostro cammino , o
a voler colorare di nuove, emozioni e sensazioni il continuo passare dei giorni
che formano l’esistenza.
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