Sono a piedi nudi e alle quattro del mattino è una goduria camminare sui sassi intorno al rifugio per cercare una sorgente dove lavarmi la faccia e svegliarmi completamente..
Dal terrazzo del rifugio ,lo spettacolo è ,per me unico,perchè sotto di noi è tutto un ribollire di nuvole e non nego che verrebbe la voglia di camminarci sopra per salire le montagne circostanti..
Sopra di me invece il cielo è sereno come non mai,con le stelle giganteschi fanali coronare la luna che illumina con la sua pallida luce ,la vetta che tra poco cercherò di salire...
Saranno sensazioni e ricordi banali ,ma è in quei momenti che mi sento vivo come non mai e ancora oggi ,quando mi fermo a ricordare quella salita al Carè Alto,mi sembra di sentire ancora il godimento del freddo sotto i miei piedi nudi..Il resto della salita è stata un'esaltante e faticosa camminata,prima su ghiacciaio ,poi su rocce rotte,su pendii non molto ripidi se non l'ultimo sotto la cima che mi ha dato le solite e indimenticabili sensazioni che chi fa montagna ben conosce...
Ogni salita è una storia particolare ,ma poi siamo noi che nel nostro cuore ricordiamo gli attimi più coinvolgenti ed emozionanti..e questi momenti sono,per me ,quelli che formano e determinano il mio andare in montagna,..camminare e guardare però specialmente vedere col cuore le cose che la natura ci dona ogni giorno...
Emiliano
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