Io ho appena avuto esperienza di persone che fanno del loro lavoro una missione,infermieri medici e personale paramedico che vanno al di là del semplice dovere...
Ho scritto qualche parola per ringraziarli dopo la morte di mio padre, gli avevano colorato di nuovo il mondo, ma queste mie parole vogliono essere un grazie a tutti quelli che , sul lavoro, qualsiasi sia, portano l'amore per la vita...
Papa
Giovanni Paolo secondo , nella sua enciclica laborem exercens, esaltava il
lavoro come uno strumento che ognuno di noi ha per trasformare e cambiare in
meglio il mondo, qualsiasi lavoro sia..
Voi
avete trasformato, con la vostra gentilezza, la vostra pazienza , il vostro
impegno, gli ultimi giorni di vita del nostro anziano papà, rendendogli le
giornate più belle e trattandolo così bene che a volte sembrava gli voleste
bene come ne volevamo noi suoi amati figli..
E'
vero che fa parte del vostro lavoro fare così e lo facevate con tutti, però noi
siamo rimasti impressionati dall'impegno che mettevate e mettete nel servire
queste persone che, se anche avanti con gli anni, hanno ancora diritto ad un pò
di umanità che non sempre c'è in questo mondo moderno..
Non
dimenticheremo mai e resterà per sempre nel nostro cuore, il ricordo
dell'infermiera che nell'ultimo giorno prima del ricovero in ospedale,
continuamente accarezzava la testa al papà e gli diceva dolci parole di
conforto..
Il
ragazzo, il mitico infermiere che non era di turno nel suo reparto ma che
veniva a dare un occhio a Pietro per vedere come stava e lo ha accompagnato col
saluto militare, verso il partigiano,
quando sulla barella veniva portato in ospedale..con la struggente melodia dei
ricordi, mi sembra che al babbo sia scappata , furtiva e veloce, visto la
sofferenza che aveva, una lacrima di gioia commossa..
Il
medico che gli dava appuntamento per la festa della liberazione, dopo che in
questi mesi gli era stato molto vicino e aveva ascoltato , con infinita
pazienza, le sue storie di guerre lontane che però , pur nella malattia e nella
vecchiaia , lo facevano sentire felice e orgoglioso..
Ma
anche a tutto il resto del personale che trattava nostro padre in modo sublime,
tanto da fargli rifiutare il fatto di venire ricoverato in un istituto qui in
paese..chissà quanti episodi di amore verso di lui, sconosciuti o nascosti per
renderlo così felice e sereno??
Grazie
da parte di tutti noi, i suoi figli , nuore e nipoti, il nostro augurio per voi
, sia che l'amore immenso che avete seminato e seminerete nella vostra vita
lavorativa, vi sia restituito con gli interessi..infatti papà diceva che
eravate così bravi e disponibili che lui
vi considerava i suoi angeli custodi..
Adesso
dal posto in cui vive , guardando quelli che ha amato e da cui è stato amato,
protegga noi e voi , con le nostre famiglie e interceda perchè la nostra e la
vostra vita sia sempre migliore, cioè un continuo amare ed essere amati, con
magari la fortuna di incontrare ancora angeli come voi..
GRAZIE
VERAMENTE DI CUORE..
i
figli e le famiglie di Pietro Ardigò , grate per il vostro servizio..
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