sabato 11 aprile 2015

AD UN AMICO..NORBERTO, UN GRANDE AMICO DELLA MONTAGNA..


Qualcuno dice, e ne è fermamente convinto, che l'amicizia, quella vera, esiste solo se si ha la possibilità di vedersi spesso,di frequentarsi..
Sorrido al pensiero della stima che avevo..che ho ancora per te, e il mio ricordo corre alle sere  in cui, stanco ma molto felice per gli spettacoli meravigliosi della natura che avevo ammirato, magari dietro tuo consiglio, mi sedevo accanto a te e alla tua stupenda famiglia e ti ascoltavo estasiato raccontare di un passato forse lontano, ma quanto mai reale nell'emozione delle tue parole. E noi ci si vedeva una volta all'anno, ma per me era come parlare con un amico che cammina con me tutti i giorni.  Ammiravo i tuoi occhi estasiati dalla bellezza dei tanti sogni di montagna diventati bellissimi ricordi, magari un pò lucidi dalla commozione, ma sempre specchio di una voglia di vivere che entusiasmava spesso anche il mio cuore a volte un pò dilaniato dalla fatica del vivere.  Che piacere ascoltarti e magari i giorni successivi scoprire grazie a te , al tuo entusiasmo, posti nuovi dove la vita , con la sua bellezza, può prendere un senso più completo, più bello e vero..perchè forse alla vita di danno troppe cose scontate e ci si dimentica la fatica dello scoprire che il bello è dentro di noi, basta avere la forza e il coraggio di mettersi in gioco sui vari sentieri dell'esistenza. E tu l'hai sempre fatto, contagiando chi ti era vicino con entusiasmo e gioia di vivere..oltre ad una garbata  e forse, purtroppo fuori di moda , genuina cortesia. Non ti ho mai sentito giudicare o criticare qualcuno, avevi veramente un cuore vero e prezioso e anche tutta la tua famiglia ne aveva , come dono del tuo amore.  Norberto, una delle ultime cose che mi hai detto prima di salutarci per l'ultima volta è stata che ci saremmo visti fino a quando , l' OMINO DI SOPRA, non avesse deciso e scelto il tuo numero..probabilmente , guardando in giù e cercando un cuore puro e pulito, ha trovato il tuo e gli è venuta voglia di conoscere meglio i sentieri delle nostre splendide montagne, quindi ti ha chiamato vicino a fargli da guida come hai sempre fatto con chi ti conosceva.  Adesso che sei lassù e le gambe non ti dolgono più, ricordati le persone che ti hanno sempre amato e ti amano tuttora..stai loro vicino come facevi quando coloravi le loro giornate e ricorda anche i tanti amici che le passioni della vita ti hanno regalato..credimi , nonostante la lontananza, il vederci poco, manchi moltissimo anche a loro e ci puoi giurare, su ogni cima sulla quale metterò i piedi, ogni colle, ogni  bosco , roccia , neve o torrente che ammirerò, saranno per me un modo meraviglioso di ricordare un amico che forse senza vederlo mi cammina accanto e che , forse mi farà assaporare più ancora il senso della vita e del camminare su queste montagne che con la loro maestosa e unica bellezza ci portano ad alzare il cuore e lo sguardo, verso il luogo dove tu riposi il sonno dei giusti..GRAZIE NORBERTO..PER TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO E MI HAI SAPUTO FAR SOGNARE..

p.s. non ho usato i verbi come facevate voi, andai , venni , si disse, perchè mi facevate morire dal godimento col vostro parlare che solo nella vostra città, Firenze è così bello..ma spero che le mie povere e umili parole, facciano capire la stima che avevo di te e dei tuoi cari..
Emiliano..

3 commenti:

  1. Buonasera Emiliano, lei probabilmente non mi conosce, sono una delle nipoti di Nolberto, mi ha detto di questo suo blog mia cugina Elisabetta! Volevo dirle che ha fatto dello zio ( o di'zio come si dice a Firenze) un ritratto straordinario, verissimo e in maniera così delicata e sensibile che mi ha nuovamente commosso. Tanti anni in queste montagne anche a me care, calpestate e rovistate con gioia fin dall'infazia: sono il rifugio maestoso e allo stesso tempo tenero avvolgente poichè vissuto in compagnia dei miei cari. Tenga vivo questo blog è un lavoro assai prezioso.
    Ilaria

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    1. lei ha commosso me..suo zio era un grande, gli traspariva da ogni parola la passione per le montagne e per la vita in generale. Quando parlava delle nostre dolomiti io pendevo dalle sue labbra.la prossima estate mi mancherà sicuramente quando guarderò verso il posto dove ci si metteva di solito a parlare. Però su ogni cima che calcherò coi miei piedi, un pensiero grato e riconoscente ci sarà anche per Norberto..che comunque vive nei ricordi di chi lo ha amato e aprezzato e nella vita di voi che avete fatto tesoro della sua presenza viva..

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  2. Buonasera Emiliano, lei probabilmente non mi conosce, sono una delle nipoti di Nolberto, mi ha detto di questo suo blog mia cugina Elisabetta! Volevo dirle che ha fatto dello zio ( o di'zio come si dice a Firenze) un ritratto straordinario, verissimo e in maniera così delicata e sensibile che mi ha nuovamente commosso. Tanti anni in queste montagne anche a me care, calpestate e rovistate con gioia fin dall'infazia: sono il rifugio maestoso e allo stesso tempo tenero avvolgente poichè vissuto in compagnia dei miei cari. Tenga vivo questo blog è un lavoro assai prezioso.
    Ilaria

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sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa