domenica 28 luglio 2013

UNA SALITA BELLA , NONOSTANTE TUTTO...

Complice il caldo afoso di questi giorni, che poi a me sembra normale, nei pigri e sonnacchiosi pomeriggi domenicali, mi piace ricordare una ad una le mie salite, da quelle più belle a quelle meno e anche le più strane..In val di Fassa, ci sono un paio di itinerari che , nel limite del possibile, ogni anno mi piace rifare, vuoi per motivi affettivi o per ricordi che la loro realizzazione mi fa ritornare in mente...
Uno è il lago d'Antermoia, salito da quasi tutti gli itinerari della valle, e così magico da emozionarmi ogni volta..

L'altro è la cima 11 che , vicino alla sorella cima 12 , sorveglia la valle dall'alto dei suoi appicchi e che da ragazzino mi aveva appassionato e fatto credere di essere impossibile per me..

E' proprio la salita , per la mia prima volta, su cima 11 che ti voglio raccontare...
Era la prima volta che con la mia famiglia si andava a Pozza, nell'albergo che non smetto mai di lodare e che come nome è affine alla mia cima e , avendo prenotato per mezza pensione, piovendo veramente a catinelle, come Dio la mandava diciamo noi, la Gemma, con la sua solita gentilezza e non conoscendomi ancora bene , mi chiedeva se volessi fermarmi per il pranzo...
Pioveva veramente a dirotto, ma potevo rinunciare ad un sogno lungo più di un anno per un pò di pioggia??? 
( un pò è molto riduttivo, veniva veramente fortissimo..) certo che no, e con la sorpresa della signora , indosso lo zaino, gli scarponi e parto...solo contro la mia debolezza e la mia pigrizia che aspettava il momento buono per vincermi...
Parto e dopo cento metri sono già fradicio, ma non importa , si va avanti e il trillare del cell. mi scuote dai miei pensieri..sotto un albero rispondo e al mio caro amico Carlo , illustro i miei desideri della giornata, lui ride e non resta stupito, viene in montagna con me da più di 20 anni, mi dà il bocca al lupo e mi saluta, si riparte...

La mia prima tappa è malga crocefisso e nella piccola cappella faccio una breve sosta in preghiera a chi mi ha amato , di ricordarsi sempre di me e dei miei cari e di tenermi d'occhio in quella salita così particolare..Ci credi se ti dico che avevo anche l'acqua negli scarponi???
Riprendo il cammino e chi conosce la strada , sa che da m.ga crocefisso a malga Monzoni c'è dell'asfalto.ebbene , la pioggia veniva giù a mò di torrente e io andavo controcorrente senza mai cedere, ormai il pensiero di abbandonare se ne era andato con  l'ansia della lotta..( in montagna non c'è la lotta con l'alpe di vecchia memoria, ma con la nostra debolezza..e quel giorno è stata dura , ma ho vinto )
Sopra malga Monzoni , il sentiero si impenna con tre salti sassosi e ripidissimi, ( qualcuno dice da pisciarsi addosso ), e con la pioggia che bagnava tutto è stato il pezzo più difficile..( un consiglio per chi vuole salire al rifugio Vallaccia e poi su cima 11, invece di salire direttamente per questi tre salti, andate verso il rif. Taramelli e poi seguendo i cartelli deviate a destra , è un pò più lungo, ma almeno vi fa evitare i primi due pendii spaccagambe..io l'ho scoèperto dopo , ma ormai seguo sempre questa deviazione )

Salito a bocca aperta , per la mancanza di fiato, l'ultimo salto di sentiero , trovo tre tedeschi matti come me, ma non sapendo l'estero, come dice sempre la Teresa dei Legnanesi..( conosci la Teresa, la tipica donna del popolo lombardo??? io ne vado matto e , mi ricorda moltissimo mia supocera quando stava bene.. )me la cavo con un timido morgen, il saluto che faccio a tutti i tedeschi e che forse non so neanche cosa voglia dire, li sorpasso e vado veloce verso il rifugio e la sognata cima..
Al rifugio piove meno , però c'è tutto bagnato e al gestore che mi guarda incredulo quando gli spiego cosa voglio fare, salire in cima e poi scendere verso Moena, deve essere passato qualche pensiero non bello nei miei confronti..e come dargli torto???

Salutato lo stupito gestore inizio la salita verso la cima , non piove più , però c'è un'aria lattiginosa e non si vede niente , se non i due o tre metri di sentiero che ho davanti, infatti queste nuvole basse mi provocano un paio di lunghi scivoloni sul terreno fradicio d'acqua , che per fortuna sono riuscito a controllare..
Come l'aria che appare benevola a chi è immerso nel mare e che regala felicità, la cima mi appare improvvisa tra le nuvole e sopra di me non c'è che cielo , dentro il mio cuore una gioia immensa e sotto , nella nebbia fitta , un mondo che con fatica ma con felicità e determinazione ho lasciato un attimo per vivere un grande sogno..L'unico rammarico è che dalla cima non ho visto che nuvole basse e bianche, ma avrei sopperito e visto dopo , nel corso degli anni , il panorama che da qui è veramente splendido, sui gruppi di montagne circostanti e su Pozza di Fassa , in tutta la sua distante bellezza...
In discesa ero bagnato fino al midollo e non sono neanche entrato nel rifugio per non bagnare tutto e con pazienza e circospezione , visti gli scivoloni della salita , sono rientrato in albergo e una doccia calda, mi ha rimesso in sesto il fisico e l'umore..

Dopo la doccia, riposato, rinfrescato, rinfrancato, nonostante l'età posso ancora sognare, con mia moglie e i miei figli, si va a fare un giro per negozi..( mica posso fare solo quello che voglio io) e uscito un timido sole, la cima mi sembra sorridere nella sua tracotante bellezza...Oggi è stato per me un bel sogno..

Bellissima salita..ma sai qual'è stata la cosa più comica per me ???
Giorni dopo , per la val s. Nicolò sono salito al rifugio s. Nicolò che è quasi in faccia a cima 11, faceva freschino e avevo indossato il mio kwai azzurro..il gestore del rifugio mi guarda e mi dice...MA LAI L'ALTRO GIORNO, SOTTO LA PIOGGIA , E' SALITO SU CIMA 11??? MI SEMBRA DI RICONOSCERLA DAL COLORE DEL GIUBBOTTO..IO L'HO SEGUITA COL BINOCOLO..alla mia risposta affermativa mi ha dato gentilmente del matto..e secondo te , potevo dargli torto???

Emiliano...

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa