domenica 3 novembre 2013

MEDITAZIONI DELLA SERA...

ho amato il lento cercare,tra le rughe nascoste della roccia,come a voler sentire, in questo mio affannoso toccare, tutta la fatica , ma anche la bellezza del vivere..
Ho avuto le dita stanche ,scorticare dal ruvido e tagliente bordo di questa roccia  eterna e dura,  come il mio animo ,straziato in certi frangenti di questa salita che è la vita , per trovare l’appiglio giusto e
issarmi con uno scatto nervoso  forte ed elegante per uscire dalla
parete ripida,buia e pericolosa, che però mi ha regalato attimi sublimi ,verso la vetta inondata dal sole e piena di gioia e felicità vere per il sogno realizzato..


Ho amato le fredde sveglie mattutine al rifugio,con i preparativi nervosi, al limite della pazienza ma frettolosi per  vivere meglio la salita e i controlli del materiale da scalata,pazienti , attenti e accompagnati dal leggero ma continuo brusio di molti altri, moderni cercatori del senso della vita condannati,come me,a cercarsi  coi loro dubbi, le loro debolezze ma anche con il loro magnifico sognare,      su queste magnifiche cime.
Ho vissuto e amato, nonostante il mio carattere impaziente ed impulsivo, ogni tipo di tempo e di colori su queste
cattedrali di roccia e ghiaccio che sembrano sfidare l’infinito...che poi, alla fine , sfidano solo la mia paura e debolezza..

Ho amato e amo tuttora,il lento camminare che la ripidezza , a volte veramente atroce ed infinita,
del sentiero mi impone e l’arrivare,ancora dopo molti anni
e stupirmi della imponente magnificenza del creato.
Ho imparato ad ammirare il dissolversi lento delle nebbie mattutine,col sole caldo foriero di visioni fantastiche,
il rialzare la testa dei fiori ,carichi di rugiada,come a salutare il giorno dopo il buio della notte  e ad apprezzare
il profumo acre e selvatico del bosco,che mi riporta a ricordi mai sbiaditi della mia infanzia felice..e troppo breve..
Amo tantissimo il rumore unico e sconcertante del silenzio,la vera voce dell'universo e della natura , con le sue pause e i suoi picchi,rotto
soltanto dal battito del mio cuore, sempre più vecchio e dall’ ansimare dei miei polmoni, sempre più poveri,in cerca di aria.
Ho amato e amo le montagne,per quello che mi hanno dato  e che mi daranno finchè avrò la forza di allacciarmi gli scarponi e mettermi in gioco , per
ogni attimo felice che ho vissuto con loro, nei loro spazi infiniti, impegnato a mettere
 alla prova, ogni volta, le mie sicurezze e la mia personale idea di comodità.
Amo pensare, e credo di non sbagliare, che la natura mi abbia aiutato e mi aiuterà sempre a vivere e che,chi verrà
dopo di me,dovrà trovarla,come se io non fossi passato,integra e pronta a regalare nuove e forti emozioni..
per  regalare a molti altri,la consapevolezza,oggi più che mai indispensabile,anche se il mondo non capisce e magari  ti irride con la sua onnipotenza,
di essere vivi  nonostante tutto e tutti e di cercare dentro a se stessi , con fatica, con coerenza, andando controcorrente , ma con gioia infinita il senso  vero delle cose della vita..



Emiliano...

1 commento:

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa