sabato 2 novembre 2013

IL RIFUGIO E IL SENSO DELLA MONTAGNA VERA...

La montagna è bella, è varia nei suoi continui cambiamenti di prospettiva e di panorama e una cosa che resta sempre uguale, almeno nei miei ricordi, sono le giornate e le notti passate in un rifugio, in attesa che col sole e la voglia di salire , un'altro sogno prende forma concreta...
In genere , la salita al rifugio è faticosa e non molto lunga se si considerano le salite in dolomiti , almeno la maggior parte, invece nelle occidentali e centrali il discorso è un pò diverso e spesso arrivare ad un rifugio è un pò come calcare loa terra sognata di una cima...Molti praticano montagna con escursioni anche continue da rifugio a rifugio e ti confesso che sogno anche io , col passare degli anni , di provare a fare una delle alte vie che tanto affascinano moltissime persone..

Ma questo fa parte dei miei sogni e io vorrei parlare dei miei ricordi nei vari  rifugi..
Insomma si sale verso queste piccole ( io parlo di 25 30 anni fa, oggi forse non è più così ) costruzioni , abbarricate in capo al mondo, dove mi riposerò dalla fatica e preparerò le mie stanche membra alla salita dell'indomani..In genere, quando si arriva al rifugio , che spesso si è visto dal sentiero ,lontano e quasi impossibile da raggiungere, il primo pensiero  è sedersi e riposarsi per ore , magari incontrando ed invidiando un pò , quelli che scendono perchè , come farò io domani, hanno raggiunto la vetta..

Piano piano ci si abitua anche alla quota e agli ambienti che di solito non guardiamo mai e il pomeriggio passa tra esercizi di nodi ( che poi non si usano mai, quando ne conosci tre ne sai tanto ) esposizioni al sole, spesso troppo lunghe ( io al Teodulo mi sono ustionato ) e racconti e scambi di idee con gli altri che poco a poco diventano amici, con la fame che mentre il pomeriggio passa , è sempre più pungente..
Arriva l'ora che i turisti sono scesi e si resta solo noi malati di cime a fare progetti sulla via da seguire ed a guardare  insaziabilmente la cima del giorno dopo.. e io credo che questo sia uno dei momenti più belli..solo io e qualche amico matto come me, davanti al sogno scelto per il giorno dopo..

Arriva l'ora di cena e ,complice qualche bicchiere di vino l'atmosfera si fa più allegra e ci si scambiano racconti, commenti e complimenti per il giorno dopo..(sempre al Teodulo non dimenticherò le grappe coi ragazzi tedeschi che non capivano una parola , ma che ci hanno fatto vuotare delle strane loro fiaschette piene di questo prezioso liquido ) finchè , a fine cena , per molti non arriva quell'attimo di malinconia per le persone  amate che a casa continuano la loro normale vita e che vorresti avere vicino a te , in questo ambiente , in queste sensazioni , almeno una volta, per provare quello che io reputo lo spirito della montagna..oppure per gli amici lontani o quelli andati via per sempre, che magari hanno passato con noi , molti di questi attimi preziosi ed indimenticabili..
Ti è mai capitato , a cena che il rifugio si svuoti completamente per ammirare lo spettacolo della natura?? A me molte volte e indimenticabile al Locatelli con le tre cime che grazie all'Enrosadira, mi hanno messo nella mente e nel cuore un ricordo indelebile..con circa 50 persone che guardavano le gialle pareti colorate di rosso e nessuno e dico nessuno fiatava..silenzio assoluto e sacro..
Oppure sempre al Teodulo , col Cervino quasi sorridente in fianco a noi, altissimo e nobile come gli ideali più belli, sembrava ammirare la cima del Breithorn sopra di noi , il nostro sogno di domani, ancora inebriata dal sole e il mondo sotto e quasi intorno , ancora al buio..

Dopo cena , qualche canto, ancora qualche parola e poi si va a letto che il domani ci aspetta..
Io non riesco mai a dormire in un rifugio ed ascolto tutti i rumori della notte, se sono su ghiacciaio , il lento e preoccupante gocciolio della neve che è cattivo segno di caldo eccessivo e se sono in dolomiti il rumore melanconico e triste del vento che passando tra le rocce sembra cercare l'anima di chi , su questi monti meravigliosi , gioca ed ha giocato e magari perso la vita..come a voler dare conforto a chi forse ha capito il senso vero del sognare ma pe destino o sfortuna ha smesso per sempre..
Mi sveglio che mi sembra di aver dormito la notte intiera ma ho riposato pochissimo e il senso vero dell'essermi alzato  lo provo , con una gioia infinita , quando il sole sorge caldo e forte ad illuminare il panorama meraviglioso e a farmi vedere molto vicina la cima che ancora una volta , ore dopo , mi saprà colpire con la sua bellezza..non so voi..ma perme sono tutte belle le cime che calco coi miei poveri e spesso malandati piedi..

Questi sono alcuni pensieri, qualche ricordo e riflessione sulle mie salite ai rifugi, ne ho salito molti, ma troppo pochi per i miei sogni..se vuoi ne parliamo insieme ..e chissà che un giorno non ci si incontri in uno di questi posti, magari appoggiati ad una balaustra ad ammirare le cime sovrastanti e le valli sottostanti e a condividere un sogno che , se anche dura un attimo , può colorare tutta la vita..

Emiliano..

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa