Sisifo
,aveva sfidato gli Dei e questi lo avevano condannato ad una pena
infame..doveva far rotolare continuamente un masso sulla cima di un monte,ma
ogni volta che arrivava questi ricadeva rotolando a valle e ogni volta
riprendeva la fatica e il supplizio di fare sforzi titanici che poi non
servivano a nulla..Quante volte anche la
nostra vita non sembra che essere questo, un inutile affannarsi verso mete e ricompense che ci sfuggono per
sempre..Un alternarsi di gioie e dolori,
di ansie di aspettative che poi magari ci lasciano con le mani vuote ..e magari
doloranti..A me capita e a voi??
In montagna qualche volta,quando
arrivo in cima ad un sogno, a realizzare uno dei miei innumerevoli sogni e guardando sotto di me, vedo molti altri ad arrancare e a sudare,imprecando
magari bestemmiando per la fatica,mi viene in mente questo personaggio della
mitologia e trovo molte analogie col mio stile di vita..e con quella di
moltissime persone che conosco..
La
salita di una montagna comincia molto prima,quando da un racconto o da una foto
cominciano a sorgere la curiosità o la voglia di andare di persona a godere
delle meraviglie per ora solo immaginate..
Non immagini, quanto tempo perda
sulle cartine dei monti che amo, della mia valle del cuore, a immaginare ,
sognare, costruire nuovi percorsi che il mio cuore, poi ogni sera ripercorre
prima di addormentarsi.. e ti assicuro, vivere così , prima di farli diventare dolci ricordi , i miei sogni , è un pò come
vivere la vita più intensamente..
Poi quando arriva il giorno c'è sempre un pò
di sacro timore e la paura di non farcela. di non essere più all'altezza, di
essere arrivati al momento di sostituire i sogni con i rimpianti..Ma piano
piano si sale e col passare del tempo aumenta la forza e la fiducia ..la fatica
si sente sempre meno ,forse perchè narcotizzata dal
richiamo
imperioso e sottile della cima..alla fine poso i piedi sul sogno a lungo
cullato e la prima sensazione è di sollievo per la fatica finita e per il sogno
realizzato..
Tempo di regolare il respiro e intorno a corona scopro altre vette
,forse più belle ,forse più alte e la discesa è già un progettare nuovi
sogni,nuove salite...
E' o non è un supplizio? E' molto dolce però,e in un mondo
che vuole io faccia tutto quello che mi è programmato ,continuare a scalare
montagne mi aiuta ,perlomeno a sentirmi vivo e anche solo questo vale la fatica
e i sacrifici fatti..
Come non riconoscerla? Cima 11 per sempre nel mio cuore...grazie per avermela fatta conoscere grazi...
RispondiEliminaViel del pan
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