venerdì 2 luglio 2010

TRAMONTO AL TEODULO

Ci sono attimi,indimenticabili e forse unici, come questi ,dove il tuo essere ,in ogni sua forma ,è in pace con sè stesso e tu ti trovi ,con gli occhi ,a contemplare ,uno spettacolo che ,per sempre ti resterà nel cuore.
In valle c'è già la prima oscurità del buio che arriva e noi siamo ancora nella luce,mentre sopra di noi le cime innevate e i ghiacciai sono rosseggianti e ancore inondate di sole..
Il mio sogno più grande sembra guardarmi benevolo e sembra invitarmi sulla sua cima ,che mi pare vicinissima ,ma che mi tenta e mi fa soffrire da molti anni..
Il vento freddo e pungente mi getta in faccia i suoi piacevoli tentacoli e mi saluta con qualche spruzzo sui nevai intorno a me.
E' l'ora in cui davanti a tanta bellezza ,guardando la meta di domani,esamino un poco quella che è la mia vita e mi consolo pensando agli affetti lontani che se anche se non sono qui con me ,mi staranno sicuramente pensando.
Domani ,in cima il primo grazie ,dopo i miei compagni di salita,sarà per loro che hanno capito che vado in montagna anche perchè ,è in questi momenti speciali ,che vorrei condividere con loro,che li sento più vicini.
Adesso il sole si è spento ,ma le prime stelle e la luna ,vigileranno sul mio sonno e domani mi saranno vicine,anche loro in questa splendida salita

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa