sabato 19 giugno 2010

A MIO PADRE...fiero ancora adesso di essere stato un partigiano

CHISSÀ QUANTE VOLTE
TI SEI SVEGLIATO
E HAI GUARDATO VERSO IL MIO LETTO
PREOCCUPATO DI NON DISTURBARMI.
CHISSÀ QUANTE VOLTE HAI CERCATO
DI VEDERE IN ME QUELLO CHE TU ERI
E CHE NON SARÒ MAI …
CHISSÀ QUANTI SOGNI SUL MIO FUTURO
CHISSÀ QUANTE LACRIME TI HO FATTO
VERSARE …
PAPÀ SE SOLO SAPESSI AMARTI
COME TU HAI FATTO CON ME.
SE SOLO RIUSCISSI E FERMARE
IL TEMPO PER GODERE CON TE
QUESTI ATTI IRRIPETIBILI
DEL GRANDE SPETTACOLO CHE È LA VITA.
PAPÀ, FORSE UN GIORNO SAREMO LONTANI
MA NEL MIO CUORE NON PASSERÀ
MAI IL RICORDO DI COLUI CHE
HA SAPUTO COL SUO AMORE
FARMI IL DONO PIÙ GRANDE …. LA VITA.
EMILIAN

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa