lunedì 12 settembre 2011

A MIA MADRE...

NON ERO ANCORA NATO
E GIÀ SENTIVO CHE MI AMAVI
E QUESTO TUO AMORE
NON MI HA ABBANDONATO MAI..
MAMMA, QUANTE VOLTE SIAMO STATI LONTANI
QUANTE VOLTE NON CI SIAMO CAPITI
QUANTE VOLTE MI SEI VENUTA A CERCARE
QUANTE VOLTE NON HO SAPUTO FARMI TROVARE …
ADESSO CHE LA MIA ESISTENZA
COMINCIA AD ESSERE VIVA
MI ACCORGO DELL’IMPORTANZA DEI TUOI SILENZI,
DEI TUOI PIANTI, DEL TUO SAPERSI PERDERE
CHE PORTAVA A ME.
PURTROPPO MI ACCORGO DI QUESTE COSE
QUANDO IL TEMPO, “GIUDICE IMPLACABILE”,
NON MI DÀ LA POSSIBILITÀ DI REDIMERMI.
MAMMA, NON SAI COME VORREI TORNARE INDIETRO
PER DARTI ALMENO LA METÀ
DI QUELL’AMORE CHE TU,
E SOLO TU, IN QUELLA MISURA
HAI SAPUTO AVERE PER ME.
SAI CHE SE POTESSI NON TI LASCEREI MAI SOLA,
MA SO CHE NEL TUO AMORE,
ANCORA UNA VOLTA SAPRESTI LASCIAR DA PARTE
QUELLO CHE SEI,
PER FAR VIVERE QUELLO CHE SONO.
GRAZIE MAMMA !!!

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa