domenica 4 maggio 2014

ARIA DI CASA MIA..



Sicuramente sto invecchiando..sono due giorni che il mal di schiena mi tormenta ..probabilmente ha ragione mia moglie Paola, sono fatto al contrario, sto bene al lavoro e se mene sto a casa troppo mi vengono tutti i mali..comunque ho rinunciato alla mia corsa per andare a camminare per la mia campagna..


Non è male camminare lentamente in mezzo a questa natura che mi ha visto nascere e crescere..e se appena fuori di casa vedo il castello, poi la campagna mi accoglie festosa..La campana coi suoi rintocchi gioiosi mi chiama alla santa messa , ma io oggi sono già a posto , però mi piace ascoltare il richiamo millenario dei nostri bellissimi campanili..I vecchi  poi mi dicono che una volta le campane erano padrone assolute del tempo, la giornata era scandita dal loro suonare..


Mi piace da matti asdcoltare il gracidare delle rane che al tuo arrivo si tuffano nell'acqua dei fossi, oppure ammirare le sinfonie clorofilliane dei colori della campagna..


Mi  regala piacere osservare il frumento che aspetta il sole per maturare e regalarci il pane, oppure il granoturco che comincia debolmente a mettere fuori la testa dalla terra fredda e scura..Terra che poi scalderà e maturerà le pannocchie che ci daranno ancora una volta da mangiare..Mi piace questo rapporto antichissimo ed eterno che l'uomo ha con la terra..


C'è anche l'occasione , in questa giornata chiara e limpida , di sospirare guardando in lontananza le mie montagne che sembrano chiamarmi al loro cospetto..


Non può mancare un saluto alle persone che mi hanno amato o che semplicemente hanno fatto un pezzo di strada con me e adesso dormono il sonno dei giusti..con un pensiero triste ma vero..prima o poi questa sarà anche casa mia..


Godere di un piacere assurdo ma piacevole , col sorriso delle donne anziane che si ricordano il tuo volto a messa prima tutte le domeniche, oppure il tornare insieme a qualcuno che più anziano di te , ti ricorda piacevolmente i vecchi tempi e ti riporta a persone che avevi momentaneamente dimenticato..


Ritornare in paese e stupirsi ogni volta di come il profumo  di arrosto o di ragù , ti riporti a tempi ormai andati ma che ritornano chiari e belli nella tua memoria..di quando ragazzino sentivi il profumo del cibo, che ti metteva più fame, tornando a messa oppure l'aroma squisito del pane caldo , la mattina quando andavi a lavorare..


Tornare a casa stanco ma contento, sperando però  che il mal di schiena passi, altrimenti le mie montagne non resteranno che un sogno, un sospiro lieve del mio desiderio di libertà..


Emiliano..

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa