martedì 21 dicembre 2010

A STEFANIA UN'AMICA CHE MI MANCA

Io non ti conosco, ma molto spesso riesco
ad immaginarti seduta davanti al mare.
E ti vedo seguire l’azzurro del cielo
e il blu cobalto del mare che si inseguono
fino a baciarsi alla soglia dell’infinito.
Credo che guardando l’acqua, tu non possa non pensare
alla tua vita che, se qualche volta è stata tranquilla
e assolutamente piatta, come quando c’è bonaccia …
spesso sarà stata burrascosa e agitata
come le onde quando c’è tempesta.
Chissà quante volte ti è capitato,
nella meravigliosa avventura che è la vita,
di dover lottare contro gli elementi
che ti volevano buttare sotto.
Chissà quante onde giganti
avrai dovuto scavalcare e quanti spruzzi
di schiuma rabbiosa, gettati in faccia con violenza inaudita,
avrai dovuto sputare per riuscire a tenere
la testa a galla e non cedere alla furia
di chi non ti ha mai conosciuto o capito.
Forse il peggio ora è alle tue spalle
e guardando il mare sai che,
anche grazie al coraggio di persone come te,
molti capiranno che ci può essere burrasca o tormenta,
ma se si ha la forza di resistere
e di portare avanti quello in cui si crede
il mare, come la vita, ci restituisce sempre
la calma e la pace del cuore …..

EMILIANO

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa