lunedì 19 luglio 2010

ciao mamma,
sicuramente se leggerai queste righe,il tuo fagottino,come mi chiamavi da piccolo,quando
teneramente mi tenevi in braccio,non c'è più...
Non c'è più perchè il suo sognare,il suo amore più grande,dopo il tuo, lo ha trovato troppo
bravo ed ha preferito tenerselo a sè per sempre.
Mi dispiace darti un dolore così grande,probabilmente da quel giorno in cui sono caduto,
non hai mai smesso di piangere, avrai stretto tra le tue tremanti mani ,la foto in cui eravamo felici insieme proprio su quelle montagne e niente faceva presagire un destino tanto atroce.
Ma mamma ,non devi piangere, io ti sono vicino ancora, forse più di prima e se non mi vedi è perchè il tempo ci divide, ma l'amore che ti legava e avrai sempre per me ,non morirà mai.
In montagna ,si va per vivere appieno l'esistenza ,gustando il bello e l'eterno che ci sono stati donati,ma se il destino ha voluto così,non devi odiare queste magnifiche montagne ,dove sono cresciuto nella convinzione che il salire e il vivere l 'avventura unica ed impagabile dell'alpinismo fosse una delle cose più belle...
Ricordati mamma che niente e nessuno potranno dividerci ,se non il tempo che ci manca per trovarci qui ,dove ti sto aspettando e dove è così bello e ci sono pareti così speciali che quando arriverai ,ci legheremo insieme per tornare a quando ,da ragazzino ,mi portavare legato ,come uno grande ,sulle mie prime cime..
Ciao mamma ,non soffrire per me che sono felice ,e che l'attesa per te sia lieve e breve ...

4 commenti:

  1. bella emilio...e' piena di sentimento e dolcezza....mi sono commossa a leggerla....

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  2. Mi è venuto il classico nodo alla gola...Toccante ma delicata, speciale e profonda, amorevole e speranzosa, la tua lettera, Emi, tocca il cuore. Ivan

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  3. Mi sono venuti i brividi.. La montagna può essere pericolosa e a volte ne ho paura.

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  4. la montagna non deve far paura,va affrontata con rispetto,ma è benevola se si è prudenti...poi spesso il destino decide diversamente ma questo è sopra di noi e non possiamo far altro che accettare....comunque io preferirei morire da vivo che vivere da morto...non è mia ma mi piace molto

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa