mercoledì 8 settembre 2010

RIFLESSIONI

camminare sui sentieri, ripidi di certe valli nascoste,è duro e faticoso anche per me,te lo assicuro ,nonostante pochi mi credano..e proprio in certi momenti,quando il fiato fatica a regolarsi e la gola brucia per il respiro affannoso,mi abbasso per respirare meglio e normalizzare anche il cuore che sento forsennato nelle orecchie..
è in questi momenti che,guardando a terra ,noto cose che solitamente mi sfuggono ma che osservate meglio,mi fanno pensare.
Vicino al bosco,tra i sassi e l'erba,è tutto un brulicare di formiche che girano vorticosamente,ognuna probabilmente con un compito fisso..
Guardandole mi viene in mente quella che è la mia vita,con tutto il bello e sublime che la natura sa darmi ,io sono quasi obbligato ad abbassare la testa e ad impegnarmi a fare cose molto,a detta di molta,più utili e serie...sarà perchè in montagna mi sento più libero ,ma probabilmente il mio amare la montagna in un modo così smodato è forse un fuggire da certe responsabilità...il rischio magari è non crescere mai,ma se per diventare uomo come vogliono loro,devo rinunciare ai miei sogni, io preferisco restare così e stupirmi ed emozionarmi ancora ogni volta che calco con i miei fedeli scarponi ,una cima..

EMILIANO

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa