sabato 8 ottobre 2011

IL CORAGGIO DI ESSERCI...

ieri, parlando con un amico di vecchia data,il discorso è caduto su di un'altro nostro amico che ha gravissimi problemi di salute e probabilmente non ne ha ancora molto......
Il mio interlocutore diceva che gli piacerebbe andare a trovarlo ,ma ha paura che lui ci resterebbe male vedendo la tristezza nei suoi occhi..
Tutti i torti non li ha ,il mio amico,però ti chiedo...è giusto allora lasciare quelli più sfortunati di noi al loro tragico destino senza neanche il conforto di una parola???
E' difficile ,non lo nego ,farsi carico dei problemi altrui ma essere amici comporta pure questo..
Quando è morta la mia mamma ,io vedevo arrivare i miei amici a farle una visita e dentro di me ,non ero felice,che come termine non rende bene,ma mi dava sollievo averli vicini ,anche senza parlare,mi bastava che ci fossero..
E' allora che ho maturato la decisione di andare sempre da chi conosco ,anche 2 minuti,io che non andavo mai...e perchè?? perchè avevo paura del dolore degli altri che avrebbe scalfito la mia gioia effimera e il mio vivere senza pensieri...Non so se faccio giusto o se sbaglio però io ,il mio amico lo vado a trovare,tanto so che lui sa ..e cerco di essere ottimista senza fargli pesare la cosa...e sai perchè ??? ho deciso che se anche sbagliassi in certe mie scelte ,preferisco sbagliare perchè ho cercato di fare qualcosa e non perchè sono stato assente...Sarà dura però con tutto il mio impegno cercherò di essere ,per i miei amici ,sostegno anche nelle prove più amare..TU COSA NE PENSI?? FACCIO BENE O SBAGLIO COME AL SOLITO???
EMILIANO

3 commenti:

  1. Il cuore non ha dubbi e non si guarda indietro. Fraternamente g

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  2. La scelta è molto difficile, perchè la malattia di un'altra persona ci fa pensare che al suo posto potremmo starci noi, e quindi ci porta anche dei pensieri tristi e ci mette di fronte alla realtà, non solo ma a volte si ha un atteggiamento di commiserazione invece che di supporto alla persona cara e questo è difficile non farlo trapelare, però come dici tu è meglio sbagliare nel fare piuttosto che essere assenti e nel nostro piccolo portare un aiuto il più sincero possibile.
    Marilisa

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  3. E' meglio andare, essere presenti in qualche modo. Magari annunciare la visita, perché in certi casi la sorpresa potrebbe provocare disagio o un'emozione troppo forte. E' giusto superare la nostra paura di non saper cosa dire: a volte basta non dire niente.

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa