lunedì 10 ottobre 2011

non nego e non posso farlo che a volte,anzi sempre più spesso la mia montagna sia una fuga dalle mie paure e responsabilità...
Col carattere brutto che ho ,vuoi per curiosità,vuoi per senso di partecipazione, quasi sempre ,mi faccio carico ,nonostante sia inadeguato,dei problemi degli altri incasinando così,sempre di più la mia vita...perchè anch'io ho molti problemi e sono molto fragile..se una cosa mi sta a cuore cerco di viverla fino in fondo e di condividere con gli altri le mie scarse capacità...Invece in montagna,mi piace pensare che tutto, il successo o il fallimento,dipendano da me e quindi sono convinto che se eventualmente non riesco in un passaggio,in una cima ,è colpa mia,però basta allenarmi di più per riuscire...cosa che purtroppo nella vita è impossibile...E' per quello che amo così tanto la montagna,a parte che è bella ,riesco con il mio impegno e anche con un pò di fortuna a realizzare i miei sogni,mentre nella vita ci riesco poco....Sono un vigliacco oppure non è male caricarsi con qualche salita per poi tornare più motivato e convinto nella vita reale ??? E quando imparerò a cercare di risolvere i miei problemi prima di farmi carico degli altri ,magari illudendo le persone??
EMILIANO

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ai giovani

sempre più spesso si sentono criticare i giovani,perchè sono vuoti ,leggeri e non hanno ideali..Ma noi adulti che mondo abbiamo lasciato a questi ragazzi? Le nostre lontane lotte,cosa ci hanno dato da tramandare ai giovani? Noi che allora eravamo idealisti e lottavamo per i diritti,che tipo di mondo abbiamo poi creato per chi è venuto dopo? secondo me ci siamo adagiati sulle comodità e chi è rimasto quello di quei tempi è considerato un fuori di testa